Riceviamo e volontieri pubblichiamo.
Percorso ciclopedonale: alcune considerazioni
Durante la scorsa estate (2018), le associazioni serlesi, preoccupate della modifica alla legge regionale sulla gestione del Monumento Naturale dell’Altopiano di Cariadeghe, con il prospettato passaggio della gestione al Parco Alto Garda, si attivarono e incontrando alcuni consiglieri regionali bresciani, cercarono di capire quale fosse la situazione.
A tal proposito, le associazioni chiesero all’amministrazione comunale la possibilità di creare una commissione ad hoc per trovare una soluzione condivisa al problema.
Il Sindaco di Serle, alla presenza dei suoi consiglieri, si impegnava in tal senso, chiedendo la presentazione di un elenco di nominativi disponibili a far parte della commissione.
Venne consegnata una lista formata da 11 nominativi che successivamente parteciparono ad una serie di incontri con la cittadinanza per raccogliere le osservazioni; in quel mentre si venne a conoscenza, tramite i responsabili del Jury Ragnoli Fan Club, del progetto Cariadeghe Bike Experience.
Da subito vennero evidenziate varie perplessità riguardanti il tracciato che si ritenne in contrasto con quanto previsto dal piano di gestione dell’Altopiano, all’articolo 1 comma 17, che vieta manifestazioni sportive all’interno del monumento naturale.
Nonostante le varie interpellanze presentate dai responsabili delle varie associazioni in più momenti, il Sindaco non ha mai risposto fino al giorno 10 settembre, quando emanava un comunicato che, venendo meno alle promesse, annunciava che la commissione Altopiano non avrebbe mai visto la luce.
La decisione del Sindaco di persistere sulla conferma del percorso ciclopedonale, nonostante anche le osservazioni negative di alcuni suoi consiglieri, sembrerebbe più una ripicca personale verso le associazioni, che una scelta ponderata.
L’auspicio delle associazioni era quello di creare un tavolo di lavoro sul quale far confluire le idee e la volontà dei cittadini serlesi, protagonisti attivi sul territorio comunale ma inascoltati da questa amministrazione, che diversamente ha puntato in maniera massiccia sulla divulgazione di notizie distorte della realtà, tramite mezzi di comunicazione locali, con la precisa intenzione di disgregare l’unità creatasi da sempre tra le associazioni e tra i cittadini.
I serlesi, quindi, amareggiati da questi atti ostili nei loro confronti, contrariati dal fatto che l’amministrazione di una piccola realtà come la nostra, invece di comportarsi come un buon padre di famiglia, premuroso e disponibile ad ascoltare le preoccupazioni dei propri figli, abbia a dimostrare arroganza e presunzione, dimenticando i principi fondamentali della democrazia, ossia dialogo e confronto anche con riflessioni diverse, vere opportunità di crescita e sviluppo.
I latini dicevano che la voce del popolo è la voce di Dio, in questo caso potremmo parlare di un grido d’aiuto; oltre 900 cittadini serlesi chiedono il totale abbandono del progetto, non in contrapposizione agli amici bikers, che sono ben accetti sui nostri monti, ma per salvaguardare le peculiarità attuali del nostro territorio, già per altro fruibile da qualsiasi tipologia di turista, sportivo e non.
La storia e i fatti dimostrano che i serlesi sono sempre stati ospitali con il pellegrino, purché rispetti il nostro amato territorio e il nostro genuino stile di vita.
Concludiamo con una richiesta chiara e precisa, alla quale chiunque si ritenga liberale, non potrà sopprassedere:
TOTALE ABBANDONO DEL PROGETTO,
che se ritenuto utile, verrà analizzato da chi nel prossimo futuro reggerà le redini del Municipio.
Le associazioni serlesi con 900 cittadini