Appovata in Regione la legge sulla riorganizzazione dei parchi lombardi.

Il comunicato di Massardi

“Sono molto soddisfatto per l’approvazione di questa legge che corregge alcune delle problematiche emerse nell’ambito della riorganizzazione dei nostri parchi.” Lo afferma Floriano Massardi, vice capogruppo della Lega al Pirellone, commentando l’approvazione della nuova Legge regionale sui parchi, che ha avuto il via libera nella giornata di oggi dall’Aula del Pirellone e che prevede una modifica, proposta dallo stesso esponente leghista, che pone rimedio alla questione relativa all’Altopiano di Cariadeghe, situato nel Comune di Serle (BS).

 “Abbiamo salvaguardato – spiega Massardi – un patrimonio del territorio e del Comune di Serle, che lo ha gestito fino ad oggi e che, grazie al mio intervento, continuerà a svolgere in futuro questo buon lavoro, nonostante il voto contrario in Aula da parte del Pd. Non posso fare a meno di ringraziare la comunità e quei cittadini che si sono interessati attivamente alla questione fin dai primi momenti, sottoponendomi la questione già dall’aprile 2018 (...). L’Altopiano di Cariadeghe infatti costituisce un unicum in tutta la Regione: si tratta di un sito riconosciuto come Monumento naturale, ma che per dimensioni è del tutto assimilabile ad una riserva naturale.

La questione nasceva da un problema rilevato nella normativa precedente, proprio in relazione alla gestione dei Monumenti naturali. La Legge del 2016 infatti chiarisce come questi debbano andare in capo al parco regionale di riferimento, nel caso specifico però, l’Altopiano di Cariadeghe, che quindi sarebbe dovuto ricadere nella gestione del parco regionale dell’Alto Garda, costituisce un’eccezione assolutamente unica nel panorama lombardo. La sua enorme estensione infatti, ben 540 ettari, lo rende diverso rispetto a tutti gli altri monumenti naturali, normalmente costituiti da elementi puntiforme. Un cambio di gestione quindi, dal Comune all’Ente gestore del parco, avrebbe causato numerosi problemi, defraudando la comunità serlese di un monumento naturale tenuto in grande considerazione e gestito in modo oculato.

Sono soddisfatto dunque – conclude Floriano Massardi – per quella che rappresenta una scelta di buon senso e per l’attenzione dimostrata da Regione Lombardia nel venire incontro alle legittime istanze presentate dai cittadini di Serle.”

 

Il comunicato di Carzeri e Beccalossi

“Il voto di oggi al progetto di legge per la “Riorganizzazione del sistema lombardo di gestione e tutela delle aree regionali protette e delle altre forme di tutela presenti sul territorio”, ha sancito, in via definitiva, il mantenimento in capo al Comune di Serle, della gestione del Monumento naturale dell’Altopiano delle Cariadeghe.

Per ottenere questo importante risultato, abbiamo lavorato fin dai primi mesi della nostra elezione, soprattutto in seguito ad un’audizione, avvenuta a dicembre, in VIII Commissione nella quale l’Ente gestore dell’altopiano faceva presente a noi consiglieri della necessità di mantenere ferma la prerogativa in capo al Comune di Serle di gestione del Monumento ”affermano claudia CARZERI e Viviana BECCALOSSI.

“Infatti, in seguito a quell’audizione, avevamo invitato la Giunta a prevedere, nell’ individuazione degli ambiti territoriali eco sistemici e dei parametri gestionali per la riorganizzazione della tutela delle aree regionali protette, una apposita convenzione che garantisse al Comune la necessaria autonomia.

Oggi, grazie a questo progetto di legge e all’emendamento a prima firma del Collega Massardi, sottoscritto anche da noi, si sancisce in via definitiva che l’Ente Gestore del Monumento naturale dell’Altopiano delle Cariadeghe rimane il Comune di Serle, il quale nella sua attività ha sempre dimostrato un  elevato ed efficiente modello di gestione.

Tale importante risultato è dunque il frutto di un lavoro che ha visto quale protagonista il territorio e le sue esigenze, tutelando il Monumento e la sua gestione. “ concludono le Consigliere Claudia CARZERI e Viviana BECCALOSSI, firmatarie dell’emendamento al progetto di legge discusso in seno all’VIII Commissione agricoltura e approvato quest’oggi in Consiglio Regionale.