“L’attività del Consorzio Lago di Garda Lombardia non conosce confini”. Sono queste le parole con cui Marco Girardi, direttore del consorzio, annuncia l’apertura in grande stile dell’Operazione Cina «Garda – Via della Seta».
Quella proveniente dalla nazione più popolosa del pianeta è un’ondata di turisti che registra una crescita esponenziale, un fenomeno che il più grande lago italiano - uno dei sistemi ricettivi turistici di maggior rilevanza in Europa - non può permettersi di trascurare.
Il primo passo sulle orme di Marco Polo è stato intrapreso sul filo della diplomazia internazionale, nel corso della visita di una delegazione bresciana all’Ufficio Commerciale del Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano. Nel corso dell’appuntamento, organizzato dalla co-presidente della Belt & Road Local Cooperation Maria Moreni, la delegazione guidata dal presidente della Provincia Samuele Alghisi e dal presidente di Garda Lombardia Luigi Alberti ha incontrato alcuni alti rappresentanti diplomatici cinesi, gettando le basi per l’apertura di un canale preferenziale per le attività di promozione territoriale Made in Brescia.
Come ha spiegato il presidente Alberti «Attualmente il Garda può vantare una consolidata reputazione in Europa e nel Nord America. Si tratta dei nostri mercati tradizionali, che fanno registrare sul territorio della riviera la bellezza di 25 milioni di pernottamenti. Allargare la nostra sfera d’azione al pubblico dell’estremo oriente non ci servirà tanto per incrementare il numero complessivo di turisti, quanto per elevare il nostro target di riferimento e raggiungere una tipologia di ospite di fascia molto elevata».
I nuovi Paperon de’ Paperoni cinesi fanno gola a tutte le località di villeggiatura più famose, dalla Costa Smeralda a Dubai, e in questo scenario il Garda dimostra di non temer alcun competitor, anche grazie alla Via della Seta e ai canali della diplomazia internazionale.