Obiettivo raggiunto: la concreta collaborazione tra pubblico e privato ha portato la comunità di Lonato del Garda a inaugurare oggi (20 dicembre 2019) il nuovo sistema di teleriscaldamento, grazie al calore fornito dall’acciaieria del Gruppo Feralpi, tra i più importanti gruppi siderurgici in Europa, con sede nel comprensorio lonatese, e con la partecipazione ENGIE, player mondiale dell’energia e servizi, protagonista nel settore del teleriscaldamento con oltre dodici reti attive in Italia.
L’investimento, sostenuto pariteticamente tra Feralpi ed ENGIE è stato di complessivi quattro milioni di euro. L’intero processo è sviluppato tecnicamente in partnership tra la società di ingegneria Energard ed ENGIE, quest’ultima ha realizzato la rete e ha in carico la sua gestione, per l’erogazione dell’energia termica agli utenti. Mentre il Comune di Lonato del Garda, con il proprio Ufficio Tecnico Lavori pubblici, ha svolto un ruolo centrale di coordinamento, seguendo l’iter burocratico e autorizzativo affinché il processo si svolgesse secondo i tempi previsti.
«Una sinergia virtuosa tra pubblico e private – dichiara il sindaco Roberto Tardani – che ha trasformato la visione condivisa in un progetto concreto, sostenibile e a beneficio dell’intera comunità. Un modello unico di economia circolare per dare valore al nostro territorio. Per questo risultato desidero ringraziare le aziende coinvolte e il nostro Ufficio Tecnico comunale per tutto il lavoro svolto, con il coordinamento del consigliere incaricato per i Lavori pubblici, l’ingegnere Oscar Papa».
«Se veramente vogliamo che l’Europa diventi il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 come previsto dal Green New Deal europeo – commenta Giuseppe Pasini, presidente del Gruppo Feralpi –, allora è necessario il contributo attivo delle imprese che responsabilmente sono chiamate a fare ancora di più nella lotta ai cambiamenti climatici. Come Feralpi, investiamo costantemente per attivare nuovi modelli di economia circolare. Ciò significa non solo innalzare la propria competitività con sistemi sempre più efficienti, ma anche creare valore partendo dal territorio. Il progetto del teleriscaldamento va in questa direzione perché sottolinea proprio come ogni singolo territorio può mettere in rete tutti gli attori che lo compongono per sviluppare progetti capaci di abbattere consumi e emissioni. Qui, pubblico (il Comune) e privato (il Gruppo Feralpi ed Engie) hanno condiviso la stessa visione sul futuro sostenibile, per poi mettere a terra un progetto reale».
«Oggi siamo testimoni di un importante momento nella storia della produzione energetica – afferma Matthieu Bonvoisin, direttore Business line InfraEnergy ENGIE Italia –. Per anni si è mirato unicamente a produrre energia senza curarsi molto del suo impatto sull’ambiente. Dagli anni ‘70 in poi si è cominciato a pensare ai costi dell’energia e all’esaurimento delle risorse non rinnovabili. Oggi, finalmente, l’obiettivo principale è rispondere ai fabbisogni dei cittadini con il minimo impatto ambientale, per una transizione del sistema energetico verso una completa decarbonizzazione. Lonato del Garda rappresenta un esempio concreto dell’ultima fase della rivoluzione energetica in atto – continua Matthieu Bonvoisin –. Questo progetto, annunciato un anno fa, oggi è una realtà. Grazie all’impegno di due aziende del territorio e alla lungimiranza dell’Amministrazione comunale, un’intera città potrà essere riscaldata da un’energia 100% decarbonizzata. Alla rete di teleriscaldamento saranno collegate utenze comunali e private, fornendo 5 GWh di energia termica e servendo fino al 65% del territorio comunale connettibile. Tale sistema virtuoso permette un notevole beneficio alla qualità dell’aria di Lonato, poiché comporta una riduzione dell’85% della CO2 emessa in atmosfera rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali, come se fossero stati piantumati 40.000 alberi nella città».
Già con l’avvio della stagione termica 2019/2020, dallo scorso ottobre, è operativo il nuovo sistema di teleriscaldamento di Lonato del Garda, iniziativa che porta sempre più il Comune a essere una vera “smart city”, la città del futuro.
Da tempo, Feralpi recupera calore per riscaldare gli edifici interni allo stabilimento, ora anche gli edifici pubblici e alcuni privati del territorio comunale (zona capoluogo) saranno interessati dal teleriscaldamento, permettendo al Comune di Lonato del Garda di essere all’avanguardia per l’utilizzo di fonti alternative. Nello specifico, l’iniziativa permette che il calore recuperato dai circuiti di raffreddamento dell’acciaieria scaldi edifici pubblici, privati e commerciali del Comune, portando nei prossimi anni non solo cospicui risparmi in termini economici, ma contribuendo in modo sostanziale alla tutela dell’ambiente.
Sono di duplice natura i vantaggi che l’impianto di teleriscaldamento offrirà a Lonato, benefici che iniziano già all’interno dello stabilimento Feralpi, dove il recupero del calore, non più disperso in atmosfera, risponde alla necessità di impostare i cicli produttivi secondo logiche circolari con l’abbattimento dei consumi e del relativo impatto ambientale. E tutto ciò si realizza senza fermi di produzione del processo siderurgico.
La mattinata inaugurale del 20 dicembre si è aperta con la realizzazione di un originale “murales antismog”, realizzato con una speciale vernice in grado di “assorbire anidride carbonica” e dedicato al teleriscaldamento. L’opera, realizzata dagli alunni lonatesi di quinta elementare e terza media, che si sono alternati al vecchio palazzetto dello sport per completare la pittura murale, ha poi fatto da sfondo all’inaugurazione con le autorità del Comune, di Feralpi ed ENGIE e gli assessori di Regione Lombardia Alessandro Mattinzoli (Sviluppo economico) e Raffaele Cattaneo (Ambiente e clima).
Sviluppo e vantaggi del sistema di teleriscaldamento
Già nel corso del 2015 il Gruppo Feralpi aveva realizzato una unità di recupero energetico, con produzione di acqua calda per usi sanitari e riscaldamento ambienti dei siti industriali Feralpi e Comeca. Tale impianto era stato preceduto da una accurata analisi delle fonti di calore disponibili in termini di cascame termico dal processo produttivo, che avevano già ai tempi permesso di delineare potenzialità e prospettive interessanti anche al di fuori del sedime industriale.
L’unità di recupero energetico realizzata a Lonato non richiede l’utilizzo di fonti fossili, in quanto sfrutta calore normalmente disperso nei fumi durante il funzionamento dell’acciaieria, e si interfaccia direttamente con i sistemi di raffreddamento fumi in uscita dal forno elettrico, caratterizzati da una temperatura di circa 1.000°C. Il sistema è in grado di recuperare circa 4 Megawatt termici (MWt) a una temperatura di esercizio di circa 90°C, compatibile quindi con la temperatura di esercizio di una rete di teleriscaldamento, dimensionata per carichi termici maggiori a quelli assorbiti dalle utenze industriali, in maniera da evitare significativi interventi invasivi sulle reti interrate di nuova posa in presenza di eventuali allacciamenti di nuove utenze o di utilizzi locali del calore in eccesso, non prevedibili nel 2015.
Le varie fasi di sviluppo del progetto industriale, partendo dallo studio iniziale fino alla nascita dell’impianto nella sua complessità, sono state eseguite grazie alla collaborazione con le società Comeca e Far Energia, con il supporto tecnico della società di ingegneria Energard. Negli anni 2016 e 2017 si sono effettuate valutazioni di carattere tecnico, amministrativo ed economico, finalizzate a valutare la fattibilità e la modalità per cedere il calore in esubero ad utenze esterne all’iniziativa primaria.
La nuova dimensione dell’iniziativa, rivolta a utenze di carattere pubblico e privato, ha comportato la necessità di rivedere la filosofia d’impianto, in quanto a differenza di quello in versione “industriale” ora l’allacciamento al teleriscaldamento comporta la rimozione delle caldaie esistenti, con conseguente necessità di garantire il servizio anche in assenza di recupero energetico. A tale scopo, in un’area comunale in prossimità dello stabilimento Feralpi, è stata realizzata una centrale di back up, di taglia complessiva pari a 3 MWt, in grado di produrre il calore in assenza di funzionamento acciaieria. Tale centrale è sorta in prossimità dell’attraversamento ferroviario delle tubazioni, realizzato con opera in spingitubo lunga 70 metri, opera complessa che di fatto ha determinato e condizionato le tempistiche di avvio del servizio verso le utenze esterne.
Tutto ciò genera vantaggi ambientali ed economici. Riscaldare gli edifici pubblici grazie al calore recuperato equivarrà a risparmiare ogni anno 447 TEP (tonnellate di petrolio equivalente), pari a circa 20 autocisterne. In termini di CO2, il progetto porterà a ridurre le emissioni di 1.059 tonnellate di CO2 all’anno, equivalente a circa 40.000 alberi piantumati. Numeri analoghi possono essere associati al recupero energetico attivo dall’anno 2015 all’interno del sito siderurgico.
Sempre in chiave ambientale, ci sarà una riduzione del consumo di acqua pari a quella che, altrimenti, verrebbe dispersa nelle colonne di vapore acqueo in corrispondenza delle torri di raffreddamento dello stabilimento siderurgico.
La città di Lonato del Garda sarà anche più sicura, grazie alla dismissione di centrali termiche alimentate da fonti fossili, sostituite dal calore fornito dal teleriscaldamento. Non da ultimo, il Comune vedrà una riduzione dei costi sostenuti per il riscaldamento dei propri edifici, con un vantaggio diretto per tutti i cittadini lonatesi.
Inoltre, l’allacciamento al teleriscaldamento eviterà, per gli edifici di nuova costruzione, il ricorso all’installazione di pannelli solari per il recupero del 50% dell’energia da fonti alternative.
La rete di teleriscaldamento in numeri
- Sviluppo rete teleriscaldamento Feralpi circa 1.800 metri di scavo, massimo diametro tubazioni DN 300;
- sviluppo rete teleriscaldamento ENGIE circa 2.000 metri di scavo, massimo diametro tubazioni DN 200;
- potenza termica recuperabile dall’impianto di recupero energetico: 4 MWt (equivalente al riscaldamento di circa 500 unità immobiliari...);
- potenza termica prodotta dalla centrale back up: 3 MWt;
- utenze pubbliche allacciate al 30 novembre 2019:
§ scuole pubbliche (ITIS; Scuola Primaria Don Milani, Scuola Secondaria di I grado Tarello);
§ palazzetti dello sport,
§ palazzi municipali;
- utenze private allacciate al 30 novembre 2019:
§ industria Bampi,