“La nomina di un Commissario straordinario per la realizzazione del raccordo tra la A4 e la Valtrompia, nel rispetto dei tempi e di tutti gli adempimenti necessari, assicurando anche la miglior collaborazione possibile tra tutti gli Enti e le realtà coinvolte nel progetto.” È quanto chiedono le 14 associazioni di categoria bresciane – a partire dall’Associazione Industriale Bresciana, quale portavoce – in una lettera indirizzata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli.

I firmatari sono: Associazione Industriale Bresciana (Giuseppe Pasini), Assopadana (Mariano Mussio), Apindustria (Douglas Sivieri), Associazione Artigiani (Bortolo Agliardi), Confcommercio (Carlo Massoletti), CNA-Federazione Artigianato Bresciano (Eleonora Rigotti), ANCE-Collegio Costruttori Edili (Angelo Massimo Deldossi), Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale (Eugenio Massetti), Confcooperative Brescia (Marco Menni), Confederazione Italiana Agricoltori Est Lombardia (Domenico D’Amato), Confesercenti della Lombardia Orientale (Pier Giorgio Piccioli), FAI-Federazione Autotrasportatori Italiana (Sergio Piardi), Coldiretti Brescia (Ettore Prandini) e Confagricoltura (Giovanni Garbelli).

“Oltre il 20% del reddito della nostra provincia è prodotto in questa zona – spiegano le Associazioni nella lettera, in riferimento alla Valtrompia –.Vi sono settori ed aziende presenti sui mercati mondiali che stanno investendo molto nel processo produttivo e nelle tecnologie 4.0 ma che oggi, ancor più di prima, rischiano di veder messi in seria discussione le loro leadership, stante l’assenza di un sistema infrastrutturale efficiente, moderno, allo stato dell’arte rispetto alle dinamiche globali e rispettoso del contesto ambientale in cui si inserisce. Da sempre, infatti, tutta la Val Trompia e il distretto industriale che vi insiste pagano a caro prezzo questo deficit che si traduce in una continua perdita di competitività causa i tempi di trasporto e le reti di comunicazione inadeguate.”

Il primo progetto risale al 1965, ma l’opera ha visto aprire i cantieri solamente quest’anno dopo ritardi, ricorsi al Tar, al Consiglio di Stato e molti altri ostacoli. Il raccordo è interamente finanziato, per un costo di 255 milioni già a bilancio di ANAS ed è ritenuto strategico per tutte le Amministrazioni Comunali della Valle, dalla Comunità Montana e dalla Provincia di Brescia.

“Ciò nonostante, attendiamo da 3 anni che ANAS rilasci il progetto esecutivo definitivo dell’opera, in coerenza con le modifiche per di più concordate con la stessa impresa vincitrice l’appalto (Salc) – proseguono le Associazioni nel messaggio rivolto al ministro De Micheli –- Altri e clamorosi errori hanno impedito nel passato di procedere; ora però sembrano esserci quasi tutte le condizioni per arrivare alla sua realizzazione. Ribadiamo che le risorse sono a bilancio; sottolineiamo che il consenso sociale ed istituzionale è unanime”.

Da tali considerazioni deriva la richiesta formulata: “Il cambio di passo serve oggi, di fronte all’impatto che la diffusione del COVID19 sta determinando nelle dinamiche economiche locali e non solo, che vedranno in un significativo ripensamento della supply chain chiamata a recuperare massima efficienza anche attraverso modalità di trasporto efficaci ed al contempo consone alla convivenza con la gestione del virus. In quest’ottica chiediamo, pertanto, di prendere in seria considerazione l’opportunità di replicare la felice esperienza della ricostruzione del Viadotto Polcevera dell'autostrada A10, nominando un Commissario straordinario per la realizzazione del raccordo tra la A4 e la Valtrompia, nel rispetto dei tempi e di tutti gli adempimenti necessari, assicurando anche la miglior collaborazione possibile tra tutti gli Enti e le realtà coinvolte nel progetto.”