Laura Maffazioli, consigliere comunale di minoranza, nei giorni scorsi ha presentato al sindaco Nicoletta Maestri una mozione con la richiesta di un piano per eliminare le barriere architettoniche, ancora troppo diffuse in paese. Propone, inoltre, la costituzione di una commissione che comprenda rappresentanti dei gruppi consiliari, ma anche di associazioni da sempre dedite alla cura e all'assistenza di persone fragili.
Da tempo una mutata sensibilità ha portato i legislatori a pianificare l’abbattimento di tutti gli ostacoli che le architetture miopi del passato avevano progettato nelle nostre città. Nonostante questo, l’obiettivo di una vita in edifici o infrastrutture liberi da ostacoli è ancora lontano dall’essere pienamente realizzato. Tale ritardo è divenuto inaccettabile per la discriminazione subita da persone con disabilità motorie o sensoriali.
Per tutti questi motivi la consigliera Laura Maffazioli ha deciso di interpellare sindaco e amministrazione, affinché destinino fondi alla realizzazione di uno studio per un piano che abbia come obiettivo l’eliminazione delle barriere architettoniche e l’accessibilità urbana sull’intero territorio comunale. «Nel nostro Comune – sottolinea la promotrice dell’iniziativa – persistono molteplici barriere architettoniche che rendono difficoltoso, se non addirittura impossibile, l’accesso autonomo e sicuro ad alcuni spazi e servizi pubblici per le persone dotate di mobilità ridotta o impedita. Il grado di maturità e civiltà di un’amministrazione si misura anche dal modo in cui questa è capace di garantire l’accessibilità agli spazi e servizi pubblici in modo sicuro e autonomo da parte di tutti i cittadini».
La firmataria si appella al fatto che l’attuale amministrazione abbia dichiarato nel proprio programma la volontà di ascoltare gruppi e persone che amano il proprio territorio, nella certezza che “il benessere di ognuno e di tutta la cittadinanza è il fondamento sul quale operare scelte condivise che promuovano la dignità della persona e dei suoi diritti”. Ha addirittura sottolineato come nel medesimo programma sia stato previsto il progetto “Adotta una barriera e abbattila”.
Nella sua mozione Laura Maffazioli ha ricordato, tra l’altro, il Piano 2030 Lombardia senza barriere, con la giunta regionale impegnata a dotarsi di uno strumento di pianificazione coordinata di interventi per l’eliminazione delle barriere fisiche e sensoriali, «rendendo l’accessibilità universale proprio obiettivo di progettazione». I riferimenti legislativi, generali e locali, sono chiari, così come i principi dichiarati dalle organizzazioni internazionali e da tutti i livelli istituzionali; resta solo da darsi da fare per una loro piena attuazione anche nei piccoli centri come Calcinato.
Giovanna Gamba