Attestati e applausi per tutti i partecipanti al Simposio di scultura che si è concluso domenica a Botticino Mattina dopo tre week end di intenso lavoro, fra scalpelli e flessibili, nella cava di Francesco Quecchia. Nello spettacolare scenario delle cave botticinesi hanno scolpito opere molto ammirate gli artisti Giovanni Melchiorre, Francesco Marchioro, Gianandrea Blesio, Andrea Blesio, Arianna Maccagnola, Davide Foppa e Veronica Foresti. L’iniziativa era della Pro Loco di Botticino (presidente Mary Chiaruttini, vice Giacomo Rossi) e dell’Associazione Schegge. La cerimonia conclusiva è stata ospitata nella Cascina “Pesa” di Armando Cerqui. Il critico d’arte Paolo Bolpagni ha offerto una interpretazione delle opere realizzate, il giornalista e scrittore Massimo Tedeschi ha sottolineato le ricorrenze che potrebbero dare prossimamente lustro alla pietra botticinese (nel 1911 venne inaugurato l’Altare della patria tutto in pietra di Botticino, nel 1921 venne collocata la tomba del Milite ignoto). Il vicepresidente della Provincia Guido Galperti, infine, ha offerto un tavolo di mediazione per provare a porre su nuove basi l’annoso problema del rinnovo delle cave di Botticino.
Odoardo Resti