Il sindaco di Bedizzole Giovanni Cottini ha ringraziato AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume PO) e il Consorzio del Chiese che hanno operato in sinergia per risolvere l’annoso problema dei detriti presso il ponte storico della frazione. L’intervento permette di scongiurare il rischio esondazioni, particolarmente elevato in questo periodo dell’anno.
Un passaggio significativo per chi abita a Pontenove, ma anche per tutti i cittadini bedizzolesi. Da tempo i rami e i detriti in prossimità del ponte rallentavano il corso del fiume, costituendo un pericolo nei periodi più piovosi dell’anno, soprattutto in autunno. La manutenzione ordinaria non è più appetibile per le ditte locali che operavano con la compensazione, ossia ripagando il proprio lavoro con la rivendita della ghiaia spostata dal fiume, e oggi bandi di questo tipo vanno regolarmente deserti. Ecco allora il coinvolgimento di un ente sovraregionale che, vista l’urgenza del bisogno, ha finanziato a proprie spese la messa in sicurezza, per una spesa totale di circa 75mila euro.
«Da parte nostra ringraziamo gli enti locali – ha esordito Luigi Mille, direttore generale di AIPO – che, grazie alla loro conoscenza dettagliata del territorio, ci segnalano in maniera puntuale le situazioni difficili da monitorare per un ente come il nostro, che di solito si coordina con le istituzioni regionali». Mille ha sottolineato il carattere dell’urgenza a Pontenove, ma ha aggiunto che il progetto di riqualificazione comprende anche Barbelli, Cantrina e Ca del Bisso in località Campagnola. Cesare Zane, responsabile di AIPO per il Medio Chiese, ha informato che i lavori sono stati affidati alla ditta Panni, realtà locale che sapeva come muoversi e si era già interessata all’intervento. Per la gestione del verde è stata invece coinvolta la Sanitaria Servizi Ambientali. Luigi Lechi, presidente del Consorzio Chiese, ha sottolineato con soddisfazione la messa in sicurezza dell’abitato, obiettivo prioritario viste anche le sollecitazioni dei residenti, ma difficile da realizzare senza l’intervento risolutivo di AIPO, cui offre la disponibilità anche per collaborazioni future.
La vicenda giunta oggi a felice conclusione era iniziata già nel 2017. «Eravamo preoccupati per l’inghiaiamento di alcune zone del Chiese – ha precisato il vicesindaco Flavio Piardi – e ci siamo rivolti ad AIPO, vista l’impossibilità di trovare soluzioni a livello locale. Il progetto dei tecnici del Consorzio Chiese, guidati dal vicedirettore Francesco Proserpi, è molto dettagliato e speriamo si possa presto completare anche con le altre tre zone evidenziate». Per portare il tutto a compimento dovranno essere trovati altri 35mila euro circa.
«La bellezza di questo scorcio del fiume – conclude il sindaco Cottini – è stata ripristinata in tempi davvero ridotti con un intervento risolutivo che lo preserverà da esondazioni future, restituendo serenità ai cittadini di Pontenove che da anni convivevano con la preoccupazione di una piena incontrollabile».
Giovanna Gamba