Dopo aver parlato, qualche giorno fa, del tema di Expo, moltissime persone mi hanno contattato per esprimere le loro riserve sull’avventura italiana dell’Expo 2015. Ora la notizia dello slittamento della settimana bresciana a causa dei ritardi nei lavori della costruzione del padiglione Italia non è che una triste, dolorosa conferma a quando sostenuto da 51news e da molti altri nei giorni scorsi. (Invece di iniziare il 7 maggio si va - forse - al 4 giugno per il primo dei sei giorni bresciani distribuiti nei mesi successivi).
E non è la sola brutta, ma prevedibile notizia. Ho deciso di approfondire ulteriormente l’argomento. Ho sentito venerdì sera il monologo di Crozza (a volte ho l’impressione che il mestiere di giornalista lo facciano meglio i comici dei giornalisti stessi che fino a ieri scrivevano che tutto andava bene, ma quanto siamo bravi, a morte i disfattisti, basta gufare ecc. ecc.) e ho letto, letto…
Per esempio di una cosa vorrei avere il riscontro del vostro parere. Ma perché il presidente Mattarella non presenzierà all’inaugurazione? Quale precedente impegno può essere più importante di questo?
Mah. Un vero mistero. E poi la vicenda dell’albero della vita che ci riguarda da vicino come creatori (bresciani) dell’opera. Sapete come è finita l’accusa lanciata da un architetto inglese verso i bresciani: aver copiato il suo albero? In dicembre (il giorno 3) l’architetto Wilkins (vedi foto del Corriere della sera) si esprime molto duramente: “L’albero della vita è un plagio. Copia i miei giganteschi alberi di Singapore. Farò causa”. Due settimane dopo lo stesso accusatore si trasforma nel più grande sostenitore: “Macchè plagio, non hanno copiato niente, l’albero della vita è bellissimo”. Curiosa conversione sulla via di Rho…ma tant’è.
Insomma continuando a scavare su questa vicenda, scopro diverse sorprendenti questioni (altro che gufare!). Per quel che posso, vi terrò aggiornati. Ps il padiglione Italia di Expo è costato 92 milioni di euro!!!
Maria Paola Pasini