Cara regione Lombardia, cara regione mia,
Ti parlo col cuore. Lo so è difficile, la situazione è complessa. Ci sono le persone, i tuoi abitanti, che vengono prima di tutto, che non sono vaccinate in modo significativo dal punto di vista numerico. E’ indubbio: siamo indietro. Nemmeno la metà degli ottantenni, un po’ più avanti con la scuola e le forze dell’ordine. Bene i sanitari (e ci mancherebbe altro!!!) ma così non va. Gli errori, i disguidi, certo ci possono stare, ma non devono diventare la regola. Dillo, cara Regione mia, a chi ti dirige, a chi comanda…a tutti i livelli.
Cara la mia terra lombarda, per quanto riguarda la mia zona l’hub di Gavardo è in attività, ma mancano i vaccini, mancano le dosi. Lo ha detto lo stesso sindaco di Gavardo Davide Comaglio: “Ci è stato chiesto di aumentare, dalla prima settimana di aprile, da 6 a 10 i box vaccinali dell’hub di Gavardo. Gavardo sarà pronta! Nella speranza che vengano poi sfruttati tutti i box visto che dei 6 disponibili fino ad oggi ne sono stati utilizzati al massimo 3 per mancanza di vaccini o personale medico”. Ci sono poi le categorie a rischio, quelle più fragili. Per loro ancora nulla…
Ci sono le fastidiose esternazioni del tuo commissario alle vaccinazioni Bertolaso, evidentemente sotto pressione, che risponde male ai giornalisti. Caro Bertolaso non è così che si risolvono i problemi, trattando male la stampa!!!
Cara la mia regione, eccellenza in tantissimi campi, ieri come oggi, non può essere che dai una prova così triste di te. Certo hai tanti abitanti, l'organizzazione è più complessa, ma hai anche tante risorse, uomini, donne, ospedali, aziende, ricchezza…
Cara la mia regione, sei nel cuore di tutti noi, tuoi abitanti, che hanno voglia di ripartire. Datti una mossa per favore, un guizzo d’orgoglio, metti in campo ciò che hai di meglio. Cara la mia regione con i tuoi dirigenti, i tuoi comandanti, i tuoi sindaci, i tuoi medici, i tuoi muratori, i tuoi commercianti, i tuoi studenti, i tuoi pensionati. Torna ad essere la locomotiva d’Italia, torna ad essere te stessa! Ma fallo in fretta, perchè negli ospedali si continua a morire.
Una cittadina lombarda che vorrebbe continuare ad essere orgogliosa di essere nata e di vivere qui
Maria Paola Pasini