Forse per i pazienti reumatici sul Garda e in Vallesabbia si potrebbe fare di più. A fronte di una incidenza molto alta di queste patologie, il territorio del Garda e della Vallesabbia registra una scarsa attenzione da parte della sanità pubblica a questi pazienti. Basti pensare che sui due ospedali di Gavardo e Desenzano opera un solo medico reumatologo che tiene un ambulatorio settimanale in ciascuno dei due plessi.

Davvero poco, nonostante la dedizione e la costante presenza del dottor Paolo Prandini che anche in tempi di covid non ha mai abbandonato le sue posizioni e ha continuato anche a gestire il day hospital e a somministrare i cosiddetti “farmaci biologici” che sono una necessità imprescindibile soprattutto per i pazienti con patologie più serie come l’artrite reumatoide e il Lupus. Quanti potrebbero essere i potenziali malati in questo territorio che devono rivolgersi al privato?  

Secondo dati forniti dal Ministero della Salute, la prevalenza nella popolazione italiana dell'artrite/artrosi è del 17,3%; dell'osteoporosi del 7,3%; quindi in totale la prevalenza nella popolazione delle principali patologie reumatologiche  risulta essere di circa il 25%.

Inoltre vi sono altre patologie reumatologiche più rare (come connettiviti, vasculiti, ecc.). Considerando che la Valle Sabbia ha una popolazione di circa 60.000 abitanti, in base a questi dati si possono stimare più di 10.000 persone con artrite e artrosi, più di 4.000 con osteoporosi; in totale circa 15.000 persone affette da patologie reumatiche.

Se aggiungiamo la popolazione dell'Alto e Basso Garda (che fa riferimento all'ospedale di Desenzano), si arriva ai 200.000 abitanti e oltre con una stima di 34.000 persone con artrite/artrosi, 14.000 con osteoporosi, in totale sulle 50.000 persone.

E pensare che le potenzialità per sviluppare un servizio di reumatologia/immunologia ci sono. L' "attività" di reumatologia a Gavardo da anni ha ricevuto dalla Regione l'accreditamento come centro per la somministrazione di farmaci biologici a pazienti con poliartrite e LES. Attualmente ci sono in carico oltre un centinaio di pazienti di questo tipo, che si recano ogni 2-3 mesi in ospedale a ricevere il farmaco. 

Di fatto il servizio fornisce due ambulatori di reumatologia e immunologia a Gavardo e uno a Desenzano; oltre a due giornate di "ambulatorio protetto", presso il Day Hospital di Gavardo, in cui vengono effettuate le visite e la somministrazione di farmaci biologici ai pazienti con poliartrite, con osteoporosi, con algodistrofia. Qui i pazienti vengono visitati e viene consegnato loro il farmaco da autosomministrarsi a domicilio, oppure la terapia viene somministrata mediante infusione direttamente in ospedale. Infine si sono aggiunte nell’ultimo periodo le consulenze per i vaccini destinati alle persone fragili. Il tutto gestito, come detto, da un solo medico.

L'appello dunque che viene anche dai malati reumatici del territorio che necessitano di avere un punto di riferimento più strutturato e forse le loro istanze andrebbero prese in considerazione....

Maria Paola Pasini