Sanità territoriale. Manifestazione di protesta sabato 5 a Nozza di Vestone. L'iniziativa si svolgerà (con distanziamento e mascherine) sul piazzale antistante la Comunità montana di Vallesabbia a partire dalle 14.30.

Su questa iniziativa interviene il consigliere regionale Gian Antonio Girelli.

La manifestazione promossa da più realtà a Nozza di Vestone evidenzia quanto più volte denunciato nel corso degli ultimi anni. Un progressivo smantellamento dei servizi territoriali, in particolare nelle zone montane o comunque periferiche. Nozza, ma potremmo dire la stessa cosa di Gargnano, ne é una dimostrazione.
Il COVID ne ha messo in evidenza la gravità, la necessaria e urgente ripresa delle attività sanitarie diverse dal COVID ancora di più.
Ora ci troviamo di fronte ad una doppia opportunità. Risorse europee straordinarie anche in sanità che devono trovare concretizzazione in investimenti in personale e strutture, la necessaria riforma della legge sanitaria regionale, giunta a fine sperimentazione e considerata oramai da tutti profondamente da cambiare.
Importante é fare una analisi dei bisogni, delle tipologie della composizione sociale, delle domande più urgenti a cui bisogna dare risposta. Da una lato garantendo diagnostica adeguata, dall’altra sviluppando adeguate prestazioni di prevenzione. La medicina digitale, la telemedicina sono opportunità che in territori come questi sono non solo utili, ma addirittura indispensabili. La realtà di Nozza può essere inserita nella riforma come Casa della Comunità, con tutte le sue potenzialità da sviluppare al massimo.
Altresì importante comprendere com affrontare e invertire il progressivo depotenziamento della presenza dei Medici di Medici Generale, valorizzare nuove figure come l’infermiere di comunità, dare maggior ruolo alle farmacie rurali. Mettere in salvaguardia la realtà delle nostre rsa sempre più da affiancare a modelli innovativi di tutela di persone anziane e fragili.  
Temi che non possono essere le solite promesse di regione Lombardia, ma precise volontà politiche tradotte in norme e risorse. Su questo nel corso degli anni più volte sono state avanzate proposte sempre bocciate o ridotte a semplici provvedimenti spot, del tutto inadeguati ai. I sogni. È vergognoso che 30 anni fa vi fosse in val sabbia una sanità, con tutti i limiti scientifici del tempo, di maggior qualità e prossimità di adesso.
L’eccellenza se non vuole essere solo presunta e sulla bocca degli amministratori regionali, deve essere non solo in qualche ospedale, ma in tutta la sanità di regione Lombardia. Senza distinzione in cittadini di serie A e di serie B.
Importante che oltre alla minoranza anche i cittadini comincino ad alzare la voce e  denunciare quanto avvenuto.