L'Anpi Medio Garda riprende la sua attività. Ecco quanto ci scrivono i suoi rappresentanti in vista di un'assemblea che si terrà il prossimo 26 settembre a Roè Volciano presso la sede degli alpini alle ore 16.30.
Nell’autunno del 2018 su richiesta della partigiana Elsa Pelizzari, viste le difficoltà operative degli Anpi locali, le sezioni di Roè Volciano e Salò furono ricondotte ad un’unica struttura per rilanciarne il lavoro. Fu fatto assecondando le indicazioni del Provinciale per creare sezioni / coordinamenti sovracomunali che potessero “coprire” maggiore territorio unendo le forze disponibili. Nasce l’Anpi Medio Garda, fin qui esperienza “sperimentale”, che ha dovuto fare i conti con le enormi difficoltà di questi ultimi anni.
Oggi l'Anpi Medio Garda intende ripartire e lo fa riunendo amici e simpatizzanti. L'assemblea è una riunione a porte chiuse. Per parteciparvi serve presentarsi e comunicare il proprio nome a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 24 settembre. Portare mascherina. La partecipazione verrà segnata (elenco riservato) - protocolli covid.
Obiettivo Assemblea
Riunire persone vicine all’Anpi, o che si vogliano avvicinare all’associazione anche rimanendone esterne, per confrontarsi sui temi che ci interessano, per conoscersi e per chi vuole tesserarsi in vista del congresso da realizzarsi ad ottobre nella quale si definirà la struttura organizzativa, il presidente e il direttivo, i delegati per il congresso Provinciale.
Di seguito i contenuti proposti all’assemblea e che verranno poi puntualizzati dal congresso.
Aspetti organizzativi
E’ necessario dare maggior corpo all’Anpi Medio Garda implementano gli iscritti e soprattutto i volontari che possano aiutare immaginando o un’organizzazione tradizionale verticale, snella che copra tutti i comuni coinvolti o un’organizzazione più orizzontale articolata ove possibile con referenti in ogni comune o gruppi di lavoro con un coordinamento (Direttivo) di sezione.
Temi di indirizzo
L’Anpi promuove la Resistenza (momento storico di particolare importanza posto tra un “prima” e un “poi” che non vanno ignorati) con i suoi ideali, le sue speranze e il sacrificio dei suoi protagonisti. Non è folclorismo o ricordo emozionale, ma è stimolo per una riflessione che coinvolga l’oggi e il domani: questo per la volontà dei protagonisti che diedero vita all’Anpi stesso.
In questi anni ci siamo confrontati con delle forze che vogliono “sterilizzare” la Storia, descritta come “superata” in quanto “accaduta”, con l’unico motivo di rimuovere la linea di demarcazione tra ciò che può essere definito “fascismo” e “antifascismo”, presentati come termini desueti, con l’obiettivo di restituire una dignità storica ai primi riducendo i secondi a nostalgici fuori tempo.
Il qualunquismo e la predisposizione a non approfondire i temi ha dato grande spazio a questo processo di ricodificazione storica. Per esempio sono arrivati a definire “talebani” l’Anpi perchè ha sostenuto a Salò la richiesta di rimuovere la cittadinanza onoraria a Mussolini, orgogliosamente difesa dall’amministrazione locale. La memoria della Resistenza viene logorata e svuotata. Ridotta, quando non viene oscurata, a retorica vuota, buonista, distorta.
Gli ambiti d’azione dell’associazione sono molteplici: riflessioni, sottolineature, incontri, attività per le scuole, attività ludiche e di vita comunitaria, lavoro di valorizzazione dei documenti storici, materiali informativi e didascalici.
Lo spazio di lavoro e i progetti che si possono immaginare sono molteplici. Alcuni progetti sono stati iniziati possono essere rilanciati o modificati e nell’assemblea si farà riassunto.
Ordine del giorno
- relazione presidente uscente
- dibattito partendo dagli interventi dei presenti, eventuale documento congiunto
- prima raccolta adesioni o collaborazioni esterne
- piccolo rinfresco