Riceviamo e pubblichiamo.

Depuratore del Garda, approvata mozione per sollecitare il Governo a valutare anche altre soluzioni per la depurazione del Lago. Massardi e Ceruti (Lega): “Soddisfazione per l’intesa raggiunta che tiene viva l’attenzione sulla depurazione del Garda”.

Approvata oggi in consiglio regionale della Lombardia la mozione che impegna la Giunta regionale a sollecitare il Governo per valutare anche altre soluzioni in merito al sistema di depurazione fognaria per i comuni del lago di Garda. Il progetto, che costa 230 milioni di euro di cui 100 stanziati dal governo, prevederebbe oggi la costruzione di due nuovi depuratori in altrettanti paesi – Gavardo e Montichiari – e lo scarico delle acque depurate nel fiume Chiese, un corso d’acqua dal bacino molto fragile ma anche uno dei più importanti della provincia e che bagna 31 comuni.  

"Sulla questione legata alla realizzazione del depuratore del Garda si sta discutendo da tanto tempo e nonostante i numerosi tavoli ed incontri, la situazione è ancora indefinita. Le varie soluzioni proposte hanno sollevato non poche polemiche. Da sempre sosteniamo che l'intervento sia necessario ma al contempo deve essere realizzato nel rispetto di una logica di sostenibilità economica, fattibilità tecnica e tutela ambientale” dichiarano Massardi e Ceruti.

“Sollevare un territorio da un problema per scaricarlo su un altro non è una soluzione. Da alcuni anni è emerso il problema dell’invecchiamento delle condotte sublacuali e quindi dell’adeguamento del sistema di depurazione. La mozione chiede tra tra l’altro di monitorare e supportate il progetto di depurazione che verrà ritenuto idoneo nel pieno rispetto della salvaguardia dei territori. Convinti che il problema vada affrontato e risolto con urgenza, essendo la mancata depurazione delle acque una criticità, siamo fiduciosi che la mozione approvata possa accelerare i tempi di risoluzione dell’annosa questione” concludono i due consiglieri regionali bresciani.