Opyn, la fintech italiana del lending alle imprese, e Banca Valsabbina – istituto bresciano presente con 70 filiali nelle principali province del Nord Italia – stringono un nuovo accordo per sostenere le piccole e medie imprese. La Banca bresciana erogherà fino a 100 milioni di euro attraverso la tecnologia di Opyn, in ottica software as a service, portando a termine un'operazione che rappresenta un ulteriore passo nel percorso di integrazione Banca-PMI-fintech.

 

Avvalendosi del software di Opyn e facendo ricorso ad un'operazione di cartolarizzazione, verranno erogati in modalità completamente digitale e con valutazione in 24-48 ore finanziamenti da 200mila a 800mila euro, con durata fino a 72 mesi. I finanziamenti sono assistiti dal Fondo di Garanzia per le PMI e il processo di richiesta della garanzia è gestito direttamente da Opyn; potranno accedere ai prestiti PMI (società di capitali) con sede nei territori di insediamento della Banca. La liquidità messa a disposizione delle imprese viene fornita dalla Banca per il tramite di un veicolo di cartolarizzazione dedicato, nell'ambito di un progetto denominato "PMI Be-Tech".

L'operazione rafforza ulteriormente la collaborazione tra la fintech milanese e la Banca bresciana, che da settembre 2020 ha già veicolato mediante operazioni di Cartolarizzazione circa 100 milioni di euro alle PMI attraverso il progetto "Slancio Italia", realizzato da Opyn (volto a fornire nuova liquidità alle imprese colpite dalla crisi economica), a cui sono seguiti nell'aprile 2021 ulteriori 200 milioni di euro di funding nell'ambito di una nuova operazione di Cartolarizzazione. Infine, si aggiunge che nel luglio 2021 Banca Valsabbina ha consolidato la partnership, investendo direttamente nel capitale della Fintech.

L'accordo definisce inoltre un tassello fondamentale nel percorso di integrazione del fintech italiano con le istituzioni finanziarie e le PMI: si tratta infatti di una innovativa progettualità che prevede l'utilizzo - in modalità as a service - del software di Opyn per la valutazione del merito creditizio delle PMI e delle successive fasi di erogazione, gestione e monitoraggio del credito, nonché della connessa garanzia.

Ha partecipato all'operazione anche Cardo AI, in qualità di partner tecnologico fintech che mette a disposizione del mercato del private debt le più avanzate tecnologie software e di intelligenza artificiale per la gestione e le elaborazioni dei dati, insieme alla creazione della reportistica contrattuale e regolamentare attraverso un processo totalmente automatizzato.

Hogan Lovells Studio Legale ha fornito l'assistenza legale come transaction legal counsel, con un team guidato dal Partner Corrado Fiscale.

Per il ruolo di Master Servicer ed altri ruoli gestionali Opyn si è avvalsa della collaborazione di Centotrenta Servicing S.p.A., mentre Banca Finint opera nei ruoli di Paying Agent, Rappresentante dei Portatori dei Titoli e Back-Up Sub-Servicer Facilitator.

L'iniziativa si inserisce in un contesto in cui, come rileva l'Osservatorio Digital Banking di Abi Lab e PwC nonché l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Polimi, le imprese necessitano sempre più di servizi agili e digitali. Al contempo le istituzioni finanziarie stanno in egual misura puntando sulle soluzioni fintech e, quindi, sull'alternative lending: un mercato fiorente, stando alle previsioni del Centro per l'Alternative Finance dell'Università di Cambridge, che nel 2020 ha raggiunto nel mondo (esclusa la Cina) 43 miliardi di euro di prestiti (un aumento del 51% anno su anno) e in Europa 4,4 miliardi. L'Italia appare essere il mercato più vigoroso dell'Europa continentale: il volume di erogato realizzato dal direct lending nel 2020 in Italia è di oltre 1,6 miliardi, in aumento di 4,5 volte rispetto all’anno prima, e secondo P2P Market Data, a metà 2021 le società del lending avevano già prestato oltre 2 miliardi.

“Questa operazione rappresenta per Opyn un passo importante nel percorso di evoluzione della società – dichiara Ivan Pellegrini, CEO di Opyn. – Che una Banca di primaria importanza del territorio abbia scelto di affidarsi a Opyn per abbracciare così strettamente il digitale è oltremodo significativo ed è indice di quanto la nostra tecnologia, sviluppata e continuamente perfezionata in un decennio, sia considerata solida anche dal sistema bancario tradizionale. Nel prossimo futuro il lending digitale diventerà parte integrante dei servizi che le banche offriranno all’economia reale. Opyn sarà in prima linea in questa evoluzione con la funzione di abilitatore tecnologico per la finanza.”

“La partnership tra Banca Valsabbina e Opyn è ormai solida, e siamo soddisfatti di questo nuovo accordo con una delle realtà fintech più innovative in Italia. Abbiamo pensato ad un progetto finalizzato a finanziare le PMI del territorio sfruttando la tecnologia ed i processi digitalizzati di uno dei nostri principali partner fintech – premette Hermes Bianchetti, Responsabile Divisione Business di Banca Valsabbina. – Abbiamo messo a disposizione liquidità per un plafond di finanziamenti, assistiti dal Fondo di Garanzia, per complessivi euro 100 milioni a sostegno dell'economia dei territori di nostro riferimento. Il programma "PMI Be-Tech" vuole infatti connettere le imprese alla Banca per il tramite della tecnologia fintech. Nell'ambito del progetto – prosegue Bianchetti – la Banca si appoggia ad un selezionato numero di reti convenzionate con Opyn che potranno far conoscere il prodotto alle imprese potenzialmente interessate. Con questa struttura innovativa intendiamo snellire e velocizzare i tempi di risposta alle PMI, mantenendo alta l'efficacia dei presidi a mitigazione del rischio."