Sarà presentato il prossimo maggio in Ateneo a Salò il nuovo volume curato da Fabrizio Galvani dal titolo “Il campanile di Strasburgo, viaggio di un dialetto tra le lingue d'europa”.
Scrive di questo testo Elena Ledda già presidente dell'Ateneo di Salò:
“Il dialetto bresciano, idioma del gruppo orientale della lingua lombarda, appartenente al ceppo delle lingue, come e più di altre espressioni vernacolari che rappresentano per l'italia un vero e proprio patrimonio culturale, lascia trasparire quei caratteri di icasticità, di positività e di sensibilità sociale che sono specchio di una civiltà territoriale laboriosa e autentica. Fabrizio Galvagni, che della terra bresciana è figlio e appassionato cultore delle sue tradizioni, si è lasciato coinvolgere da questo dialetto dal fascino nascosto, irsuto, ispido e duro da lui appreso fin dalla tenera età e si è messo tenacemente all'opera per riscoprirne i valori sociali ma soprattutto linguistici”.
Stiamo dunque parlando di un lavoro scientifico ma dai tratti chiari e facilmente comprensibili a tutti. Un'occasione per saperne di più sul nostro dialetto le sue tante implicazioni in una prospettiva comparativa con altre lingue e dialetti. Un'occasione per scoprire tante cose di cui si era persa memoria. Un bel libro, davvero.
Fotografie: dialetto vuole anche dire tradizione.