Va in scena questa sera, venerdì 5 luglio, al centro polifunzionale di San Giorgio «A casa loro», monologo in atto unico di e con Giulio Cavalli, scritto da Giulio Cavalli e Nello Scavo. Inizio alle 20.30, ingresso libero (in caso di pioggia, all’auditorium di Palazzo dei Panni). Uno spettacolo emozionante realizzato partendo dalle coraggiose inchieste di Nello Scavo, che prova a raccontare quella parte del mondo che ci illudiamo di conoscere e di poter giudicare.
 
Va in scena questa sera, venerdì 5 luglio, al centro polifunzionale di San Giorgio «A casa loro», monologo in atto unico di e con Giulio Cavalli, scritto da Giulio Cavalli e Nello Scavo. Inizio alle 20.30, ingresso libero (in caso di pioggia, all’auditorium di Palazzo dei Panni). Uno spettacolo emozionante realizzato partendo dalle coraggiose inchieste di Nello Scavo, che prova a raccontare quella parte del mondo che ci illudiamo di conoscere e di poter giudicare.
 
Il Mediterraneo è il cimitero liquido dei nostri scheletri ma lì intorno, nelle regioni che scendono per l’Africa, quelle sulla rotta balcanica e nella zona impigliata tra i fili spinati della Turchia ci sono le persone. Persone, semplicemente, con il fardello delle loro storie che hanno l’odore di carne viva, senza valigie ma con quintali di paura, costretti al macabro destino di stare sulle pagine dei giornali o sulle bocche più feroci della politica e poi davvero non avere un posto dove stare. Il mare non uccide. A uccidere sono le persone, la povertà, le politiche sbagliate e le diseguaglianze che rendono il mondo un posto opposto dipendentemente dal nascere dalla parte giusta o sbagliata. “A casa loro”, partendo dalle coraggiose inchieste di un reporter internazionale, prova a raccontare quella parte del mondo che ci illudiamo di conoscere e di poter giudicare guardando le immagini dei profughi mentre ci viene nascosta nel buio delle notizie non date.
 
«A casa loro - scrive Giulio Cavalli - è anche la scelta di versare sul palco quel pezzo di mondo che ignoriamo per assolverci e invece la storia ce ne renderà conto perché la solidarietà non sta nei regolamenti, nei trattati internazionali e nemmeno negli editoriali. E per questo forse anche uno spettacolo teatrale serve: i furbi parlano molto di solidarietà, ma ne parlano troppo con chi avrebbe bisogno di riceverla, piuttosto che parlarne con chi avrebbe bisogno di farla». L’iniziativa rientra nel percorso di co-progettazione finalizzato alla costruzione di un patto di collaborazione per la cura e la gestione condivisa del compendio urbano ex circolo San Giorgio, nell’ambito della valorizzazione dei beni comuni. 

Giulio Cavalli è scrittore, attore e giornalista. Autore e attore di teatro civile. ha collaborato con Paolo Rossi, Renato Sarti e Dario Fo. Ha scritto come editorialista per Left, Fanpage.it, Il Fatto Quotidiano, l’Espresso, Linkiesta. Si occupa di criminalità organizzata con inchieste, spettacoli, conferenze e incontri nelle scuole. Ha pubblicato due romanzi per Rizzoli e Fandango. 

Nello Scavo è giornalista di Avvenire, nonché reporter internazionale e cronista giudiziario. Negli anni, ha indagato sulla criminalità organizzata e il terrorismo globale, firmando servizi da molte zone «calde» del mondo come la ex-Jugoslavia, il Sudest asiatico, i paesi dell’Urss, l’America Latina, il Corno d’Africa. Per scrivere «I sommersi e i salvati di Bergoglio» (Piemme, 2014) è partito per Buenos Aires, alla ricerca della verità sulle voci di presunta connivenza di Papa Francesco con le dittature sudamericane. Suo è anche «La lista di Bergoglio» (EMI, 2013), tradotto in più di 15 lingue. Nel 2017 ha pubblicato con Piemme «Perseguitati».