Nessuna scusa può tenere lontano un sportivo dal suo allenamento perché ha un importante obiettivo da raggiungere: l’Ironman World Championship che avviene attraverso la qualificazione alle gare Ironman Triathlon. Sono considerate le gare sportive più difficili. Esse comprendono in questo ordine: 3,8km a nuoto, una corsa in bici di 180km e una a piedi di 42km.

Non è difficile comprendere il duro allenamento a cui si deve sottoporre ciascun partecipante.

Antonio Andrea Petrillo, che vive in provincia di Brescia, mi racconta come lui sta vivendo la quarantena che ognuno di noi è chiamato a rispettare per dare la possibilità a tutti di usufruire della sanità che in questo momento non riesce a disporre delle strumentazioni per tutti.

Antonio è nato a Milano il 18.04.82 e, come tutti i ragazzi fino alla maggior etá, l’unico sport che occupa i suoi pensieri è il calcio. Dopo il diploma in odontotecnica si trasferisce per amore a Brescia, dove inizia a fare il libero professionista aprendo diverse attività tutte lontane dai suoi studi. Ha una mente ricca di idee e quindi non può che fare l’imprenditore, ma i suoi sport per mantenersi in forma ora sono diventati la corsa e la bici.

Mi racconta che ha sempre seguito le gare di triathlon con tanta stima, ma non avrebbe mai pensato di diventare un IRONMAN.

Dopo anni e anni di allenamento e diverse gare, nel settembre 2017 partecipa all’Elbaman Triathlon, competizione che si tiene a Marina di Campo, sull’isola d’Elba, ma purtroppo dopo un’ora la gara venne annullata a causa di un uragano. Inizia così la sua carriera di Ironman.

Nel 2018 partecipa al Challenge Venice (3.8 km nuoto, 180 km bici e 42.2 km corsa) dove si classifica 27esimo assoluto potendo partecipare alla selezione per il mondiale half marathon di Šamorín in slovakia nel 2019.

Sempre nel 2018 partecipa all’Elbaman triathlon classificandosi 25 esimo assoluto. 

Queste sono solo alcune delle gare più importanti della sua carriera prima dell’incidente, avvenuto a 15 giorni dall’Ironman di Cervia 2019, quando venne investito con conseguente frattura alla clavicola e rinuncia alla competizione. 

Ma “siccome i rimpianti non fanno per me, mi sono iscritto all’ Ironman Hamburg che avrebbe dovuto aver luogo il 21 giugno 2020 e dove avrei avuto la possibilità di qualificarmi per Kona dove si svolge il Vega IRONMAN World Championship, un sogno per tanti!” mi racconta ancora

“Inizio la stagione motivato, sfidando le intemperie invernali; il gelo, la pioggia e la neve non mi fermavano. Dedicavo tante ore al mio allenamento, togliendo spazio anche alla mia famiglia. Poi, tutto ad un tratto la Pandemia da Covid19. La quarantena.”

Ognuno vive a modo suo questa situazione in cui dobbiamo vivere entro le mura di casa nostra e nella quale, se dobbiamo necessariamente andare al supermercato o in farmacia, dobbiamo osservare scrupolosamente le protezioni per non rischiare il contagio che può divenire per alcuni fatale.

“Vedere che molte persone prendono con leggerezza e con affronto la situazione mi lascia l’amaro e la tristezza in bocca - si sfoga Antonio - io che trovo nello sport una ragione di vita; ma nonostante ciò per rispetto verso il prossimo (oltre che della legge) me ne sto privando avendo un giardino che non mi permette di correre e di avere il giusto sforzo all’altezza del mia professionalità sportiva. Per capirci: io in una giornata mi alleno 2 volte, cioè per esempio due ore di bici con lavori specifici e 50 minuti di corsa oppure 4 km a nuoto e 15 km di corsa. Il sabato per me? 5 ore di bici, rientro a casa, cambio delle scarpe e corsa. il riposo sul divano alla Homer Simpson? Beh, per me non esiste! Mi è capitato di stare completamente fermo per 4 giorni l’anno scorso dopo il mondiale; altrimenti per me riposare significa fare 90 minuti di bicicletta. Ed ora? Faccio gare online sulla cyclette davanti ad uno schermo; non è il massimo. ma mi adeguo. Vorrei anche io uscire. Avevo delle abitudini che tutto ad un tratto ho dovuto interrompere, non è semplice ma è doveroso rispettare le regole.

Se ce la faccio io ce la potete fare anche voi!"

 

 

Luisa Maioli