Nella giornata di ieri gli agenti della polizia locale valsabbina hanno ricevuto la segnalazione di un tentato furto e si sono messi all'inseguimento dei ladri, riuscendo a bloccarne uno che è stato condannato questa mattina dopo il processo per direttissima.

Era circa mezzogiorno di ieri, 28 marzo, quando viene segnalato un tentato furto in abitazione a Vestone: tre persone sono infatti state viste mentre si aggiravano intorno a una casa e due hanno  scavalcato la recinzione per introdursi nei locali rompendo un vetro, dopodiché sono fuggite. I movimenti vengono tuttavia notati da un cittadino che chiama il numero unico di emergenza.

La segnalazione raggiunge la polizia locale valsabbina che in quel momento sta muovendosi sul territorio con tre pattuglie, tutte allertare per cercare i soggetti segnalati. L'automobile in effetti viene identificata dopo pochi minuti a Nozza e il passaggio lungo la Valle Sabbia viene monitorato attraverso i lettori di targhe del territorio, finché il veicolo viene intercettato dalla pattuglia che si trova tra Gavardo e Villanuova.

Gli agenti mettono in azione sirene e lampeggianti e si posizionano di traverso sulla strada dove stanno arrivando i sospetti, tuttavia il conducente scarta improvvisamente a sinistra e riesce a scappare guidando ad altissima velocità in centro a Villanuova, andando contromano alle rotonde ed effettuando sorpassi pericolosi. Sentendosi ormai messi alle strette, durante la fuga i malviventi lanciano dal finestrino uno zaino che più tardi verrà recuperato e risulterà contenere un flessibile con batteria, un cacciavite, un leverino e altri oggetti per effrazione. Intanto la corsa prosegue attraverso Gavardo fino a Soseto, dove la vettura svolta in una via laterale e va a urtare un muro. Costretti ad abbandonare la macchina, i ladri vengono inseguiti a piedi dagli agenti che riescono a bloccarne uno dopo una corsa di 200 metri, mentre gli altri fanno perdere le loro tracce nel bosco.

Il fermato viene perquisito e addosso gli si trovano una ricetrasmittente, una radio occultata sotto il giubbino, un passamontagna, un paio di guanti e una torcia. Sull'automobile, invece, vengono rinvenute targhe false autocostruite con calamite, oltre ad altri oggetti di effrazione, altre lettere sempre fatte con calamite, un paio di targhe francesi, valigie ed effetti personali. Non mancano i contanti, per un totale di circa 1000 euro che vengono immediatamente sequestrati. La indagini tuttora in corso stanno appurando la provenienza dell'autovettura - anch'essa sequestrata - a causa di alcune incongruenze. 

L'uomo viene arrestato per tentato furto e resistenza pubblico ufficiale e resta in cella al comando presso la sede di Gavardo fino a stamattina, quando si svolge il processo per direttissima. L'imputato viene condannato e si dispongono per lui gli arresti domiciliari. Il giovane è originario del Piemonte, da dove probabilmente era giunto insieme ai complici proprio per compiere il furto, e aveva già precedenti specifici risalenti a qualche anno fa.

Dopo il sequestro di tutto il materiale, continuano le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, per individuare i due complici. Il comandante Fabio Vallini sottolinea che i controlli degli agenti valsabbini, già intensificati in questo periodo a causa delle numerose segnalazioni, proseguiranno senza soluzione di continuità.

Giovanna Gamba