Rientrato in Italia da clandestino, era già stato espulso a fine maggio. Aveva pensato di avercela ormai fatta il marocchino 25enne arrestato ieri in un’operazione di polizia congiunta - in perfetta sinergia - tra i Carabinieri della Compagnia di Chiari e personale della Questura di Brescia. Espulso meno di un mese fa con accompagnamento alla Frontiera di Milano Malpensa, il giovane aveva ritenuto di poter facilmente aggirare le maglie della giustizia convolando a giuste nozze. Ma al momento di declinare le generalità per il fatidico sì invece che l’anello al dito si è ritrovato con le manette ai polsi. Due braccialetti decisamente più ingombranti e vincolanti della fede matrimoniale.
Il 30 maggio scorso il giovane, censurato e già noto alle Forze di polizia, con permesso di soggiorno scaduto era stato espulso dal territorio nazionale e imbarcato su un volo diretto a Casablanca. Neanche il tempo di mettere piede in Marocco che il matrimonio con una coetanea italiana era già stato organizzato. Pubblicazioni al Comune di Torbole Casaglia e data fissata: 27 giugno 2019. Per farla franca, giocava sui tempi ristretti e le complicazioni burocratiche, ma non ha tenuto conto dell’organizzazione, della professionalità e della solerzia delle Forze di Polizia bresciane: in breve la Stazione Carabinieri di Travagliato e l’Ufficio Immigrazione della Questura hanno raccolto ogni informazione utile predisponendo la migliore accoglienza.
Il marocchino, pertanto, insieme all’ufficiale dell’anagrafe comunale ha potuto trovare anche una valida schiera di testimoni: niente pranzo nuziale ma arresto per violazione delle normative sull’immigrazione e notte in camera di sicurezza.
In data odierna il Gip ha convalidato l’arresto, rilasciando il nulla osta all’espulsione. Il giovane pertanto, anche se da solo, potrà comunque partire per il viaggio di nozze: destinazione Casablanca, sola andata.