Gli incidenti più gravi derivanti dal loro utilizzo sono dovuti, quasi sempre, alla mancata adozione delle misure di sicurezza necessarie al maneggio di questi prodotti.
Lo scopo è prima di tutto quello di evitare che si possa rimanere vittima di lesioni, a volte anche molto gravi, specie nelle fasi di accensione dei fuochi che possono diventare dei veri e propri “ordigni” se adoperati da mani inesperte.
L’attività della Polizia di Stato è innanzitutto di tipo preventivo caratterizzata da un’ attività di controllo presso gli esercizi di vendita, al fine di verificare che i prodotti siano quelli previsti dalle normative e che abbiano le prescritte certificazioni, ivi compresa la c.d. etichettatura che deve riportare, oltre al marchio CE, anche i dati del fabbricante, il nome del prodotto, la limitazione alla vendita (ad es. età minima di 18 anni dell’acquirente), la categoria europea di omologazione (F1, F2, F3 e F4) ciascuna corrispondente ad un livello di pericolosità dell’articolo crescente, istruzioni dell’uso e distanza minima di sicurezza.
A ciò è dedicata una squadra specializzata della Divisione Polizia Amministrativa della Questura che ha il compito di controllare la regolarità delle attività commerciali autorizzate a vendere i prodotti pirotecnici.
Ogni fine anno ricordiamo che l'immissione sul mercato e la detenzione per la vendita di qualsiasi prodotto pirotecnico non riconosciuto dal ministero dell'Interno e/o privo di regolamentare etichetta sono severamente vietate dalla legge.
Chiara Fraboni