Carissimi concittadine e concittadini
è sotto gli occhi di tutti la gravità della situazione.
Siamo attaccati da un virus terribile che oltre a colpire i nostri corpi mina anche le nostre certezze, le nostre abitudini.
E’ essenziale rimanere a casa.
Il rimanere a casa non deve essere visto solo come momento di segregazione ma, anche come un’occasione di nuova intimità con i propri cari, come un’opportunità di lettura.
Penso a Lucrezio, Boccaccio, Manzoni, Camus e Saramago, autori che in maniera geniale e profetica regalano momenti di grande riflessione sull’umanità.
Rinnovo quindi ancora una volta l’invito a tutti i cittadini nel modo più assoluto a rimanere a casa e uscire soltanto per lavoro e comprovate necessità (fare la spesa, visite mediche).
Inoltre faccio appello al senso di responsabilità sociale di tutte le nostre aziende e attività produttive presenti sul territorio comunale, invitandole, anche se non obbligate dalle direttive ministeriali, a sospendere le proprie attività.
Aggiungo che non c’è nulla che elimini le lacrime e il dolore se non l’amore e la speranza.
Solo il sentimento e le azioni caritatevoli che toccano l’anima danno accesso alla fiducia.
Fiducia, solidarietà, senso di appartenenza sono i pilastri di un paese, di una comunità.
Non è certo un virus, anche se terribile, che può abbattere il nostro Preseglie.
Dentro i nostri cuori, nei nostri sguardi c’è la voglia di vincere questo subdolo contagio.
Colgo l’occasione per ringraziare i dipendenti comunali, il personale medico e paramedico, gli infermieri, i volontari, le forze dell’ordine tutte, i vigili, la protezione civile per l’abnegazione dimostrata.
Concludo dicendo che l’Amministrazione Comunale è vicina ai malati ed ai loro familiari.
A tutti voi cari concittadini, un ringraziamento e una certezza: “Ce la faremo!”
IL SINDACO
Aristo Pietro Andus