Sono felice di essere tornato a casa, dopo 17 giorni di ricovero tra Brescia e Bolzano.
In questo mare di dolore tra la mia Brescia e la mia Bergamo, è solo una piccola goccia positiva che purtroppo non basta a rasserenarci.
Ma è pur sempre una buona notizia che voglio condividere con tutti voi anche perché ormai dopo i ringraziamenti che ho voluto fare tramite il quotidiano Alto Adige, la notizia si è sparsa. La mia decisione era stata infatti di non allarmare troppe persone durante la malattia. Dalla polmonite, seria ma mai troppo grave, sono guarito. I pastiglioni (che vedete nella foto) per la cura dell'HIV e Ebola, il sostegno dell'ossigeno e il buon umore degli infermieri e dei medici mi hanno portato alla guarigione in modo lento e graduale. Sono stato fortunato ad ammalarmi 20 giorni fa. Ne sono convinto. Oggi sarebbe tutto molto più complicato.
Non ancora completamente negativizzato, ma con la carica virale del virus ormai molto bassa, trascorrerò 14 giorni di isolamento domiciliare a casa. Mia moglie, i miei figli e tutti i miei familiari stanno bene, fortunatamente. Alcuni amici meno ma adesso tocca a me sostenerli.
Non dimenticherò mai i primi due giorni in tenda fuori dal Civile di Brescia. Quello è stato l'unico momento davvero complesso e provate. Non solo per come stavo io, ma per ciò che vedevo attorno a me.
Avendolo vissuto in prima persona non posso che confermare il mostruoso e sfibrante lavoro di medici, infermieri e anche del personale non medico. Dirlo è una cosa, vederlo da vicino è un'altra. Fidatevi.
Il mio pensiero va a loro, eroi con il sorriso, a tutti quelli che hanno perso i genitori o i nonni, ai miei colleghi di Radio Number One, e a tutte le persone che stanno lottando contro il Covid19. Il mio grazie va anche ai volontari di Brescia Soccorso che mi hanno portato a Bolzano e a quelli del Cosp di Mazzano che mi hanno riportato a casa, ai miei amici più stretti, loro sì informati fin dall'inizio, e ai miei familiari che mi hanno sostenuto ogni giorno con il loro affetto. Un grazie particolare al mio compagno di stanza Agron, che ha pregato ogni giorno Allah per me.
Vi chiedo cinque favori.
Fate una donazione subito, se non l'avete già fatta.
State a casa.
Mandate messaggi di conforto a tutte le persone malate che conoscete perché aiutano tantissimo.
Informatevi in modo completo e corretto da fonti attendibili, non sui social tanto per capirci.
Sorridete e progettate il vostro futuro.
Se scrivete un commento so con certezza che farete tutte queste cose.
Vi abbraccio.
Grazie. A presto.
Claudio Chiari