In carcere l’investitore del motociclista morto il 27 luglio scorso l’accusa è omicidio volontario. Il comunicato della Polizia.
Personale della Polizia Stradale di Brescia e del Distaccamento di Desenzano del Garda, avvalendosi della collaborazione della Polizia Stradale di Udine, ha eseguito, il 14 agosto scorso, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico di B.S., nato a Trieste, residente a Desenzano del Garda ma di fatto domiciliato ad Udine.
Nella notte del 26 luglio scorso a Lonato del Garda aveva investito un motociclista che era poi deceduto il giorno dopo. Si era dato alla fuga e presentatosi poi presso la Questura di Udine, aveva dichiarato di essere fuggito in seguito al sinistro perché colto dal panico.
Consci che l’evento morte in un incidente stradale non debba ridursi necessariamente alla convinzione che possa essere la conseguenza di un fatto accidentale, di una fatalità, gli uomini della Polizia Stradale hanno raccolto gli elementi del sinistro e analizzato tutto ciò che è avvenuto prima e dopo l’impatto ed è emersa la ricostruzione di ciò che, a tutti gli effetti, è un atto criminoso.
Le indagini, gestite dal Pubblico Ministero dr. Milanesi, hanno portato alla luce una dinamica diversa rispetto a quella raccontata dall’investitore: alla base dell’incidente una condotta cosciente e volontaria e all’imputazione art.575 c.p. per aver volontariamente cagionato la morte del motociclista.
Per questo motivo, e per il fatto che l’indagato ha altri precedenti penali ed in quel momento stava guidando sebbene la sua patente fosse già stata revocata, il giudice per le indagini preliminari ha avvalorato la tesi dell’omicidio volontario con dolo eventuale disponendo per lui la custodia cautelare in carcere.