A un anno dalla precedente ispezione, in questi giorni hanno preso il via le operazioni per il nuovo intervento: due motonavi, una camera iperbarica d’emergenza, un veicolo filoguidato e un impianto di saturazione per operazioni in altofondale, 40 tecnici specializzati e 30 bilici, anche da Scozia e Olanda, per il trasporto delle attrezzature. Un appalto da 1,5 milioni di euro che durerà tre mesi.
Esattamente un anno fa Acque Bresciane aveva svolto l’intervento di ispezione delle condotte sublacuali di collettamento, previsto dal Piano di Manutenzione. Ora a Toscolano Maderno è partito l’allestimento del cantiere per riparare i punti in cui si era evidenziata una corrosione delle condotte.
Nel 2020 erano state compiute ispezioni subacquee sino alla profondità massima di 40 metri sia sul versante di Toscolano Maderno che di Torri del Benaco, durante le quali i sommozzatori hanno misurato lo spessore delle condotte e monitorato la situazione. Grazie a un veicolo filoguidato, Remote Operated Vehicle (ROV), l’indagine ha riguardato tutto il collettore, fino alla profondità massima di 250 metri.
Dalle ispezioni video è emerso che la superficie delle condotte è sede di un’intensissima attività biologica che porta allo sviluppo di micro e macrofouling. Le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua di lago, la composizione e la temperatura dei reflui trasportati favoriscono la proliferazione di vari organismi, alcuni dei quali trovano nelle superfici esterne delle condotte un ambiente idoneo alla crescita in ammassi macroscopici. Tra gli organismi che aderiscono alle superfici delle condotte e le colonizzano alcuni possono, a lungo andare, portare alla perforazione del manufatto.
Questo il quadro che ha portato all’intervento attuale che prevede un’imponente dotazione di mezzi e circa 40 tecnici specializzati che si occuperanno di predisporre le attrezzature e condurre le operazioni. Per la consegna delle attrezzature, in totale 550 tonnellate, sono attesi 30 bilici dall’Olanda, dall’Italia e dalla Scozia.
L’appalto vale 1 milione 500 mila euro e i lavori dovrebbero concludersi a maggio. I sub si prenderanno cura delle due condotte sublacuali che da oltre 40 anni corrono parallele sul fondo del lago di Garda, da Toscolano Maderno a Torri del Benaco, in prossimità di Punta San Vigilio. Si tratta di tubi in acciaio del diametro di 40 cm che trasportano per circa 7 km i reflui non trattati dalle reti di collettamento della sponda bresciana al depuratore di Peschiera.
Giovanna Gamba