Il giovane, un 25enne residente a Villanuova, è stato riconosciuto ieri da un agente della polizia locale valsabbina che lo aveva sanzionato nei giorni scorsi. Per il recidivo le sanzioni saranno ora molto più pesanti.
I primi problemi risalgono al 4 luglio scorso: gli agenti avevano contestato all’automobilista il rifiuto di sottoporsi ad accertamenti per verificare se fosse sotto effetto di sostanze stupefacenti. In quel caso gli era stata ritirata la patente, ma dopo tre ore l’uomo era stato trovato ancora alla guida del mezzo appena sequestrato, quindi era scattata una nuova contestazione: guida con patente ritirata.
L’epilogo ieri, quando un agente in borghese - sempre nel territorio di Gavardo - ha riconosciuto lo stesso ragazzo ancora alla guida della macchina sequestrata, che avrebbe dovuto essere ferma in un cortile privato. Incurante del fatto di non avere la patente, il giovane circolava tranquillamente per le vie del paese.
L’agente ha fatto intervenire una pattuglia che lo ha fermato, contestandogli la guida con patente ritirata e recidiva, oltre alla guida di veicolo sottoposto a fermo amministrativo, il che prevede sequestro del mezzo ai fini dell’alienazione. Al giovane è stata inoltre revocata la patente perché stava utilizzando un veicolo sottoposto a fermo amministrativo. L’auto tra l’altro non era neppure sua, ma apparteneva alla compagna che abita in un paese limitrofo a Gavardo.
«In casi di questo tipo – precisa il comandante Fabio Vallini – le sanzioni sono molto pesanti. La circolazione con veicolo già sottoposto a fermo prevede revoca e alienazione del veicolo stesso, più una sanzione che va da 1988 e 7953 euro. Inoltre, la guida con patente ritirata nel caso di recidiva comporta una sanzione tra i 2050 e gli 8200 euro».
Giovanna Gamba