Cronaca

Operazione lago sicuro: la Guardia costiera tira le somme di questo primo scorcio d'estate. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi in questi giorni presso la Sala Consiliare del Comune di Lazise, sono stati illustrati i primi esiti dell’operazione Lago Sicuro 2022, emanazione sul bacino del Garda dell’operazione nazionale Mare Sicuro 2022, che la Guardia Costiera svolge ogni anno lungo gli ottomila km di litorale nazionale, oltre che nel Lago di Garda e nel Lago Maggiore.

 

Presente alla conferenza stampa il Direttore Marittimo del Veneto e Capo del Compartimento Marittimo di Venezia - sotto la cui giurisdizione territoriale ricade anche il Lago di Garda - Ammiraglio Ispettore (CP) Piero Pellizzari, che ha evidenziato quale principale obiettivo dell’operazione sia quello di vigilare con uomini e mezzi della Guardia Costiera sulla sicurezza di diportisti e bagnanti e sul rispetto delle Ordinanze di Sicurezza Balneare, i regolamenti e le leggi regionali e nazionali.

Nel Lago di Garda il dispositivo operativo, già collaudato nelle trascorse stagioni estive – ha spiegato il Comandante della Guardia Costiera del Lago di Garda – C.C. (CP) Antonello RAGADALE - e che sta seguendo le direttive regionali impartite dalla Direzione Marittima di Venezia, è stato quest’anno portato da cinque a sette mezzi navali.

Coordinati dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, che è il cuore delle attività di gestione dei soccorsi, giornalmente sono più di venti i militari impiegati, tutti abilitati al salvamento a nuoto, di cui diciotto sui mezzi navali che opereranno rischierati nei Porti di Salò (BS), Lazise (VR) e Torbole (TN), con un equipaggio pronto a muovere per tutte le 24 ore per attività di ricerca e soccorso.

Il dispositivo navale, che comprende tre motovedette, tre battelli penumatici veloci e il nuovo mezzo nautico rescuerunner, sta assicurando, la copertura di tutto il bacino del Lago di Garda per garantire la sicurezza dei bagnanti ed il rispetto delle norme per la sicurezza della navigazione e per il periodo ferragostano è previsto un irrobustimento delle sortite.

Durante l’incontro con i giornalisti, a cinquantaquattro giorni dall’inizio dell’operazione Lago Sicuro, è stato tracciato un primo bilancio operativo, con numeri importanti sia per il soccorso, che per la vigilanza, a conferma del ritorno alla normalità in termini di numero di presenze sul Benaco, anche superiori al 2019.

In particolare, dal 18 giugno ad oggi, sono 65 le attività di soccorso coordinate dalla sala operativa della Guardia Costiera, dalle quali sono state soccorse 157 persone e assistiti 42 unità da diporto. Di queste attività SAR, 39 sono state portate a termine dai mezzi della Guardia Costiera e 26 dalle altre forze concorrenti (Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri, organizzazioni di Volontariato, C.R.I. e Protezione Civile), a testimonianza della sinergia tra varie forze dello Stato, che operano sotto la regia, ormai ben collaudata, della Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò.

Oltre 200 le missioni di vigilanza dei mezzi della Guardia Costiera, con oltre 630 ore di navigazione, nelle quali sono state percorse quasi 6000 miglia. Sottoposte a controllo durante le missioni ben 1050 unità da diporto ed  elevate 292 sanzioni amministrative per un totale di €.57.045,00. Di queste 86 per navigazione a motore nella fascia di rispetto destinata alla balneazione, 56 per evoluzioni pericolose, 51 per violazione dei limiti di velocità, 3 per mancanza di patente nautica, 41 per violazioni ad ordinanze sindacali e 55 per violazione del codice della nautica da diporto. Tre le unità da diporto sequestrate e tre le persone che conducevano moto d’acqua senza patente nautica.

Dopo la conferenza stampa, l’Ammiraglio Pellizzari ha incontrato i Sindaci di Lazise e di Torbole per ringraziarli della logistica messa a disposizione per assicurare nel periodo estivo la presenza costante di uomini e mezzi della Guardia Costiera anche sulla sponda veneta e sulla sponda trentina.

Il Direttore Marittimo ha, altresì, incontrato i Vice Presidenti della Comunità del Garda Filippo Gavazzoni e Cristina Santi, con i quali è stata rimarcata l’importanza del Protocollo d’intesa per la Sicurezza dei Naviganti del Lago di Garda, che annualmente viene sottoscritto dalla Guardia Costiera con la Regione Lombardia, la Regione Veneto e la Provincia Autonoma di Trento, l’Autorità di Bacino e gli Ispettorato dei Porti di Verona e Trento e, appunto, la Comunità del Garda, grazie al quale viene assicurata la logistica necessaria alla Guardia Costiera per poter operare sul predetto bacino lacuale.

 

 

A Polpenazze del Garda. attorno alle ore 14.30, in via Rosario strada che dalla frazione di Picedo porto al comune di Puegnago, per cause in corso di accertamento una Opel Corsa, condotta da Z.D. classe 2001 si è scontrata frontalmente con una Kia Venga, condotta da P.M. classe 1966. Entrambi i conducenti dei veicoli sono rimasti feriti nell'impatto. Sul posto AREU ha inviato l'automedica e l'ambulanza di Garda Emergenza. Entrambi i feriti sono quindi stati trasportati presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Desenzano del Garda, le loro condizioni fortunatamente non sono gravi e già in serata dovrebbero essere dimessi. L'esatta dinamica è al vaglio della Polizia Locale di Polpenazze del Garda intervenuta in loco per i rilievi di legge.

 

 

E’ successo tutto in pochi secondi intorno alle 15:30 di oggi pomeriggio, quando il primogenito di un nucleo familiare di quattro persone stava facendo un bagno vicino a una imbarcazione davanti 200 metri circa alla costa di Limone. Visto il figlio in difficoltà, il padre lo ha subito soccorso, ma una volta salvato il figlio, probabilmente ha accusato un malore ed è scomparso nei pressi della barca stessa.

Ricevuta la richiesta di soccorso, la sala operativa della Guardia Costiera ha dirottato immediatamente in zona il GC B135, già in pattugliamento nelle acque del nord lago, il GC A58, con a bordo i sub del 1°Nucleo della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto e il gommone di spiagge sicure, che era in attività nelle acque del trentino.

Giunto in zona - inviato dalla Sala Operativa dei VVF di Brescia - anche l’elicottero del 118 di Trento con a bordo i sommozzatori dei VVF di Trento.

Appena arrivati nelle acque antistanti Limone i soccorritori della Guardia Costiera hanno raggiunto l’unità da diporto ed hanno cercato di acquisire dalla moglie del disperso il punto preciso da dove il malcapitato non era più riemerso.

Individuato, si è provveduto ad avviare le ricerche di superficie, impiegando anche l’elicottero del 118, mentre, stante la notevole profondità del lago, che supera in quel tratto i 150 metri, è stato richiesto ai Vigili del Fuoco di Brescia l’impiego di sommozzatori con strumentazione di profondità e tramite la Prefettura di Brescia, l’impiego dei Volontari del Garda, muniti di ROV e robot di profondità.

Al momento sono in atto le ricerche con due mezzi navali della Guardia Costiera, un mezzo navale dei Volontari dei Vigili del Fuoco di Riva del Garda e i Volontari del Garda stanno per raggiungere l’area per le ricerche di profondità.

 

 

 

L'incendio è scoppiato nel primo pomeriggio nei pressi della riva del Chiese, in località Ex-Quagliodromo. Sul posto la polizia locale di Prevalle, che ha fatto la segnalazione, e due mezzi dei vigili del fuoco di Salò.

Intorno alle 14 di oggi, 11 agosto, la polizia locale è stata informata di un probabile incendio vicino al fiume Chiese. Una pattuglia si è subito recata sul posto per verificare lo stato delle cose, mentre veniva contattato il numero unico di emergenza per segnalare il pericolo. All'arrivo dei vigili del fuoco il fronte dell'incendio era già di oltre 200 metri per lato e andava velocemente allargandosi a causa del vento, fino a lambire anche un piccolo caseggiato in zona.

Agli operatori che domavano le fiamme si sono aggiunti anche due agricoltori del paese che hanno messo a disposizione le proprie autobotti per aiutare nell'opera di spegnimento. Uno dei due, tra l'altro, aveva appena subito pochi giorni fa l'incendio di un fienile di sua proprietà.

Il lavoro è continuato per circa un paio d'ore, durante le quali sono rimasti sul posto anche gli agenti della polizia locale. Anche la completa bonifica dell'area coinvolta è terminata e ha riguardato circa 6 ettari di terreno.

Massimo Zambarda, comandante della polizia locale di Prevalle, ha raccomandato ai cittadini di prestare particolare attenzione ai propri comportamenti, dato il momento particolarmente pericoloso. "Anche buttare un mozzicone a terra senza spegnerlo bene - ha continuato Zambarda - può innescare un incendio grave e diffuso, vista la siccità attuale. Tutti sono inoltre invitati a segnalare tempestivamente qualsiasi situazione di pericolo, perché ogni minuto perso nelle prime fasi di un'emergenza potrebbe aggravare le conseguenze in seguito".

Al momento non si conoscono le cause che hanno scatenato l'incendio perché i vigili del fuoco stanno ancora esaminando gli elementi raccolti, in modo da verificare le varie ipotesi.

Giovanna Gamba 

Estate tragica per il Garda. Ancora una vittima nelle acque del lago in pochi giorni. E’ arrivata ai Carabinieri della Compagnia di Desenzano la segnalazione, fatta dall’amico del 42enne che non è più rientrato sulla spiaggia della nota località Desenzanino.

 

Entrambi avevano deciso di fare il bagno in notturna, ma quando il segnalante è uscito dall’acqua e non ha più visto l’amico, ha provato a cercarlo senza però vederlo, né in superficie né sul fondale.

Ricevuta, pertanto, la segnalazione, la Sala Operativa della Guardia Costiera ha inviato il GC A58 che, giunto nello specchio acqueo indicato dall'uomo, ha avviato le ricerche di superficie. Tramite la Centrale Operativa delle Capitanerie di Porto, è stato disposto anche l’invio del 5° Nucleo Sub della Guardia Costiera di Genova, presente in questi giorni sul lago per un'altra ricerca nell’alto Garda.

Intanto, tramite la Sala Operativa dei Vigili del Fuoco di Brescia, sono stati inviati anche i sommozzatori di Milano e un’unità navale dei Vigili del Fuoco di Salò. Dopo un’attenta ispezione dei fondali, eseguita con i fari di ricerca dai due mezzi di soccorso giunti sul posto, l’equipaggio del GC A58 individuava la sagoma di un corpo adagiato sul fondale, che veniva poi recuperato dall’equipaggio dell’unità navale dei Vigili del Fuoco e trasportato in spiaggia, dove i sanitari del 118 ne constatavano purtroppo il decesso.

Sul posto anche i Carabinieri di Desenzano che hanno avviato le attività di polizia giudiziaria per ricostruire la dinamica del triste evento.

 

Il presidente di Confindustria Brescia, Franco Gussalli Beretta, è intervenuto in merito alla crisi di governo che si è aperta in questi giorni, definendo irresponsabili le scelte della classe politica in un momento cruciale per l'Italia. Riportiamo le sue parole.

 

“Voglio innanzitutto ringraziare Mario Draghi per il lavoro svolto nell’ultimo anno e mezzo, e per aver accettato un incarico delicato, a maggior ragione nel contesto della pandemia che caratterizzava l’inizio del 2021 – commenta Gussalli Beretta –. Oggi siamo di fronte a una crisi di Governo inspiegabile, dettata esclusivamente da personalismi che dimostrano, da una gran parte della classe politica, la mancanza di consapevolezza della difficile realtà italiana e internazionale, su cui pesano le incertezze della crisi energetica e della guerra russo-ucraina. Così operando, si è agito in modo irresponsabile, senza pensare al bene del Paese e dei cittadini.

I primi effetti sono già evidenti, come testimonia il forte rialzo dello Spread, ma purtroppo non è tutto – prosegue il Presidente di Confindustria Brescia –. Il rischio concreto, per il mondo delle imprese è quello di non vedere realizzati alcuni progetti che avevamo da tempo costruito insieme: penso ai piani per intercettare i fondi del PNRR, su cui corriamo il pericolo di mancare target e scadenze richieste dall’Europa, ma anche alla battaglia per la riduzione del cuneo fiscale portata avanti da Confindustria, che aveva finalmente trovato d’accordo in modo trasversale le forze politiche e i corpi intermedi, e che ora rischia di non essere realizzata.

Tra i temi cari alle imprese, inoltre, auspichiamo, nonostante la crisi, il mantenimento delle indicazioni fornite a Confindustria dal ministro Cingolani, che in un incontro dei giorni scorsi aveva garantito per il prossimo inverno la continuità delle forniture energetiche, senza le quali rischieremmo un autentico collasso, così come il rinnovo del Credito d’imposta e il Gas ed electricity release.

È tuttavia evidente che, anche restando in carica nei prossimi mesi, la prassi impone un’autolimitazione del Governo, in cui viene meno la pienezza dei poteri e la capacità programmatica – conclude Gussalli Beretta –. Il nostro auspicio è che, giunti a questo punto, si possa almeno andare ad elezioni quanto prima, anche se lo scenario che ci aspetta non è incoraggiante: con l’attuale legge elettorale, l’assenza di leadership in grado di modernizzare il Paese e un presumibile ulteriore frazionamento dei partiti, appare difficile l’emergere di un chiaro esito elettorale”.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera con cui Marco Molinari, capogruppo di minoranza "Gavardo Ideale - Centrodestra Gavardo", risponde alle lettere di sfiducia ricevute da Liviano Bussi per Forza Italia e Alfonso Scelzo per Fratelli d'Italia. 

 

“Ed ora ognuno si prenda le proprie responsabilità”…

Riscontro le dichiarazioni riportate a mezzo stampa del Sig. Liviano Bussi e dal Sig. Alfonso Scelzo  –  rispettivamente responsabili locali dei partiti “Forza Italia” e “Fratelli d’Italia” per Gavardo (BS).  Innanzi tutto, mi fa piacere che il Sig. Bussi sia tornato ad interessarsi della vita amministrativa locale e soprattutto del Gruppo consigliare di Minoranza “Gavardo Ideale” Centrodestra, di cui – idealmente – dovrebbe far parte, vista la campagna elettorale del 2019. Tuttavia, considero le richieste e le esternazioni del Sig. Liviano Bussi come una opinione personale, chiedendomi se le stesse sono state oggetto di un effettivo confronto con i referenti e gli iscritti della sua parte politica…

Inoltre, riguardo al merito delle critiche rivolte all’attività politica/amministrativa mia e del mio gruppo consigliare, chiedo al Sig. Bussi dove sia stato in questi anni, atteso che personalmente non lo sentivo né vedevo da almeno due anni. Non ho in realtà mai ricevuto proposte e/o idee da parte sua né da parte di suoi eventuali collaboratori, né tanto meno un apporto ed aiuto effettivo nella – complicata – gestione dell’amministrazione pubblica del nostro comune, soprattutto nei passati periodi di pandemia. Né il Sig. Bussi né altri per suo conto/incarico mi hanno mai contattato per fornirci indicazioni ed idee… così come nessun suo referente - meglio ancora se più - ha partecipato a riunioni pre-consigliari, così da fornire un aiuto concreto nell’analisi delle problematiche in discussione.

La richiesta di “opposizione convinta” va infatti coniugata innanzi tutto con presenza e supporto… cose assolutamente mancate da parte sua! Prendo comunque atto della critica – personale – rivoltami dal Sig. Bussi, che valuto alla stessa stregua delle – invece – numerose manifestazioni di apprezzamento e vicinanza, rivoltemi da altrettanti nostri concittadini. Mi scuso altresì per la tardività della presente risposta, ma sia io che i consiglieri di minoranza eravamo impegnati – come al solito, “in solitaria”- a preparare il Consiglio Comunale di Giovedì 28.07 u.s.

Riallacciandoci proprio all’ultimo consiglio comunale, incentrato sulla mozione a sostegno delle Donne in politica, nata da una considerazione contenuta in un volantino pubblicato dal partito “F.lli d’Italia” di Gavardo – a firma Sig. Alfonso Scelzo – fa piacere che lo stesso, forse per distogliersi e disimpegnarsi dal rispondere alle critiche nascenti dalle sue considerazioni, chieda oggi le dimissioni del sottoscritto capogruppo di minoranza, sostenendo una pretesa “mancata condivisione di testi e comunicati della minoranza.”

In realtà, ogni comunicato esterno e/o comunicato stampa della minoranza consigliare di Gavardo sono sempre stati portati all’interesse di tutte le parti politiche coinvolte PRIMA della loro pubblicazione e nessuna contrarietà in tal senso mi è mai giunta. Ricordo al Sig. Scelzo della lettera da lui inviatami nel Novembre scorso, con la quale criticava l’operato del Gruppo di Minoranza e chiedeva la rimozione del simbolo del suo partito da qualsiasi pubblicazione da parte della minoranza.

Ne abbiamo preso atto – al tempo – certi che quanto fatto in precedenza e tuttora sia secondo noi corretto. Spieghi a questo punto il Sig. Scelzo – sia a noi che ai nostri elettori-  come si poteva votare negativamente a proposte (in sede consigliare) di contributi a favore del Comune di Gavardo, per la costruzione di opere pubbliche, di aiuti alle famiglie ed alle aziende…. ad un piano di Diritto allo Studio che equamente distribuiva e sosteneva le nostre scuole.

Il votare “NO” ed il voler vedere sempre del “marcio” in ogni cosa non fa parte del nostro modo di vedere le cose – ed in generale  (mi permetto di dire) neppure della Destra, di cui ancora oggi noi del Gruppo Consigliare di Minoranza siamo esponenti. Lo stesso dicasi per la politica di “demonizzazione” dell’avversario politico o di attacco personale del singolo esponente - pratica politica da noi sempre rinnegata, su indicazione dell’elettorato di destra, che con i suoi voti alla nostra lista (2.600 circa) ha voluto dire “basta” ai continui attacchi e denunce personali.  

Qualsiasi cosa che vada a beneficio di Gavardo e dei suoi cittadini troverà sempre il nostro favore. Questo non significa – come asseritamente sostenuto dal Sig. Scelzo – essere per forza “asserviti” alla maggioranza, quando in realtà più volte abbiamo criticato la stessa, per scelte riferite al merito di alcuni progetti, da noi non condivise. La politica del “No” può essere giusta se accompagnata da proposte ed alternative alla negazione; cosa in realtà mai giunta da parte dei due signori sopra menzionati.

Pensavamo che le critiche e le uscite di sfiducia ai propri stessi rappresentanti politici locali facessero parte del passato, viste anche le chiare ed inequivocabili indicazioni dell’ultimo voto amministrativo, dove ad ottenere le maggiori preferenze sono state persone “civiche” e non tesserate con alcun partito – ad esclusione della Consigliera Nodari, esponente della Lega (partito che alla stessa tornata per le elezioni Europee aveva raccolto quasi il 70% dei voti in Gavardo…).

Ora si chiedono le dimissioni del capogruppo della minoranza consigliare, proprio da quelle persone che – direttamente ed indirettamente – hanno avuto l’occasione di entrare a far parte del Consiglio Comunale. Ma  i cittadini gavardesi – con il loro voto – hanno in realtà espresso un’altra volontà, che potrà naturalmente cambiare con le prossime votazioni amministrative del 2024.

Concludo con una riflessione, che nasce anche dalla situazione che il Gruppo Consigliare di Minoranza “Gavardo Ideale” sta vivendo: queste continue lotte “intestine” e critiche (gratuite) non fanno altro che dare una cattiva immagine del Centrodestra gavardese ed allontanare le persone – soprattutto i giovani – dall’impegno politico/amministrativo. 

Il capogruppo di Minoranza “Gavardo Ideale” Centrodestra, Marco Molinari

I Consiglieri Civici di Minoranza, Elisa Rivetta e Gianbattista Pozzani

Il presule, che da qualche tempo era ospite nella RSA Elisa Baldo di Gavardo, è mancato nella giornata di ieri, 26 luglio, all'età di 99 anni. Lucidissimo fino alla fine, aveva visto peggiorare le sue condizioni solo in questi ultimi giorni. I funerali domani alle 16 nel duomo di Brescia, presieduti dall'aricvescovo di Milano Mario Delpini.

 

Mons. Bruno Foresti aveva guidato la diocesi di Brescia per oltre 15 anni, a partire dal 1983 e fino al 1999. Originario di Tavernola Bergamasca, dove era nato il 6 maggio 1923, era diventato sacerdote nel 1946. Ricevette l'ordinazione episcopale nel 1975 e l'anno dopo fu nominato vescovo di Modena e Nonantola, dove rimase fino al trasferimento nella diocesi di Brescia con ingresso il 18 giugno 1983.

A Brescia lo si ricorda per la sua presenza mite e disponibile, seppur ferma e decisa. La sua schiettezza e la lontananza dalle logiche dei potenti lo fece sentire come un autorevole compagno di viaggio, più un buon pastore che un condottiero. Il vicario generale della diocesi, mons. Gaetano Fontana, lo ricorda citando le parole di San Paolo: "Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede". Queste parole "esprimono in maniera chiara la vita del nostro vescovo emerito Bruno Foresti - continua mons. Fontana - che ha speso tutta la sua vita per il regno di Dio. Come pastore e guida della nostra diocesi ha sempre condiviso le gioie e i dolori dell'amata Chiesa di Brescia. Il suo carattere forte e deciso esprimeva il suo zelo pastorale e un animo mite e attento ai bisogni anche dei più poveri".

Da questa mattina alle 8:30 la salma è nella camera ardente preparata in Cattedrale e stasera alle 18 ci sarà la veglia funebre presieduta dal vicario generale, mons. Fontana. I funerali si terranno domani, giovedì 28 luglio, alle 16 in duomo, dopodiché monsignor Foresti riposerà temporaneamente nel cimitero del suo paese natale a Tavernola Bergamasca, in attesa di una sepoltura definitiva nel duomo di Brescia.

E’ giunta intorno alle ore 17:30 di mercoledì 20 luglio 2022, direttamente al numero della Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, la segnalazione allarmata di un bagnante che evidenziava la pericolosità di un potente motoscafo e di una moto d’acqua, che partivano dalla spiaggia creando allarmismo e pericolo tra i numerosi bagnanti presenti a quell’ora nelle acque del basso lago.

Dirottato immediatamente nella zona il G.C.A58 del Nucleo Mezzi Navali della Guardia Costiera di Salò che, giunto nelle acque di Lonato e accertata l’effettiva navigazione pericolosa corrispondente alla segnalazione formulata dal bagnante, inseguiva con i dispositivi di segnalazione visivi ed acustici le due unità da diporto, riuscendo a fermarle e a riportare, quindi, la quiete nello specchio acqueo riservato alla balneazione. Il mezzo, nel contempo, procedeva ad eseguire i controlli documentali di rito, a seguito dei quali venivano redatte, a carico dei due diportisti, tre sanzioni amministrative per navigazione pericolosa, navigazione in zona riservata alla balneazione e violazione del Codice della Nautica da diporto.

Continua, quindi, senza soluzioni di continuità l’attività della Guardia Costiera del Lago di Garda che nell’anno 2022 ha già redatto 196 sanzioni amministrative, la maggior parte delle quali redatte per violazione delle norme sulla sicurezza della navigazione relative a navigazioni pericolose ovvero in zone riservate alla balneazione.

Il dispositivo operativo della Guardia Costiera sul Lago di Garda – si legge nella nota stampa – nell’ambito dell’operazione nazionale Mare/Lago Sicuro 2022 è stato potenziato dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, su specifica richiesta della Direzione Marittima di Venezia, portando i mezzi navali assegnati al Nucleo da cinque a sette, distribuiti sulle tre sponde lacuali tra le basi di Salò (sponda Bresciana), Lazise (sponda Veneta) e Torbole (sponda Trentina).

 

 

 

 

 

 

Ancora un incidente sulle strade dell'estate. E' avvenuto alle 12.30 sulla statale 45 bis per il Garda. Ecco la sintesi di quanto avvenuto.

COINVOLTI DUE AUTOCARRI DI CUI UNO DI UNA DITTA DI VOBARNO CHE PROVENIVA DA NUVOLENTO CON DIREZIONE DI MARCIA VERSO IL LAGO E UNO DI UNA NOTA DITTA DI SERVIZI ECOLOGICI DEL LAGO CHE PERCORREVA LO STESSO TRATTO STRADALE CON DIREZIONE OPPOSTA. PER RAGIONI CHE SONO IN FASE DI ACCERTAMENTO IL PRIMO VEICOLO INVADEVA IN PARTE LA CORSIA DI MARCIA OPPOSTA ANDANDO A COLLIDERE COSI’ CON LA PROPRIA PARTE ANTERIORE SX CONTRO LA PARTE ANTERIORE SX DELL’ALTRO. A CAUSA DELL’URTO ENTRAMBI I VEICOLI HANNO RIPORTATO DANNI INGENTI E SONO RIMASTI BLOCCATI SENZA POSSIBILITA’ DI RIPARTIRE O DI SPOSTARSI ANCHE DI POCO IN MODO AUTONOMO.

SUL POSTO IL PRONTO INTERVENTO DELL’AMBULANZA E DELL’AUTOMEDICA HA PERMESSO DI PRESTARE I PRIMI SOCCORSI AD ENTRAMBI I CONDUCENTI RIMASTI FERITI. PERSONALE DEI VV.FF. SQUADRA DI SALO’ HA MESSO IN SICUREZZA I VEICOLI. I RILIEVI DEL CASO SONO STATI ESPELTATI DALLA POLIZIA LOCALE DI PREVALLE GIUNTA SUL POSTO ALLE 12:50 CIRCA. INTERVENTO COMPLESSO DATO CHE GLI ELEMENTI NECESSARI ALLA RICOSTRUZIONE ERANO SPARSI SU OLTRE 120 METRI DI STRADA.

INTERVENUTI NELL’IMMEDIATEZZA DEL FATTO ANCHE I RESPONSABILI DI ANAS I QUALI HANNO GESTITO LA VIABILITA’ OLTRE CHE LA PULIZIA E RIPRISTINO DAI DETRITI.

SI RINGRAZIANO I COLLEGHI DELLA P.L. DI MAZZANO CHE PER CIRCA DUE ORE HANNO DOVUTO DEVIARE IL TRAFFICO PROVENIENTE DALLA CITTA’ VERSO LA VIABILITA’ ORDINARIA.

LA STRADA E’ RIMASTA CHIUSA PER CIRCA DUE ORE IN MODO COMPLETO E NELL’ULTIMA MEZZORA CON SENSO UNICO ALTERNATO.

 

I consiglieri di opposizione Bernardo Comini e Beatrice Gabusi hanno presentato in consiglio comunale un'interpellanza sulla nuova passeggiata a lago, dove la spiaggia è stata interdetta ai bagnanti per la presenza di materiali pericolosi. Dal 2021 il problema è tuttora irrisolto. Riceviamo e pubblichiamo il documento.

 

I sottoscritti consiglieri del Partito Democratico Bernardo Comini e Beatrice Gabusi mercoledì 20 luglio hanno presentato un’interpellanza rivolta al Sindaco, Guido Malinverno, e all’assessore all’Ecologia, Spiagge e Porti, Cristina De Gasperi, per sottoporre il problema dei rifiuti pericolosi presenti sulla spiaggia della nuova passeggiata a lago Maratona-via Lario, ricordando che entrambi ricoprivano gli stessi ruoli anche nella precedente amministrazione. Il problema coinvolge anche il presidente del Consiglio Comunale Paolo Abate, membro del CDA dell’Autorità di bacino che ha eseguito i lavori. 

Il problema risale al 2021. A seguito alla demolizione della precedente passeggiata è emersa la problematica della presenza di materiale ferroso e pezzi di cemento sulla spiaggia e in acqua. Sono stati fatti interventi successivi, ma il problema non è mai stato affrontato in maniera decisa per trovare una soluzione definitiva.

L’interpellanza è occasione per un atto di trasparenza nei confronti della cittadinanza su quanto fatto e su quanto in programma. Vuole essere anche uno stimolo all’amministrazione comunale e, indirettamente, all’Autorità di Bacino per una risoluzione definitiva del problema e per una maggiore sensibilità e attenzione sugli interventi futuri. 

«La sensazione – afferma la consigliera Gabusi – è che quanto fatto dall’amministrazione comunale sia stato insufficiente e senza la necessaria puntigliosità. Questo da un lato crea problemi di sicurezza in una zona molto frequentata da residenti e turisti, dall’altro crea un danno all’immagine di Desenzano che ha, in piena stagione estiva, una spiaggia interdetta e non fruibile. Chiediamo di conoscere le risposte fornite dall’Autorità di Bacino, che ha commissionato i lavori di rifacimento della passeggiata, data la mancata risoluzione del problema. Vorremmo sapere, inoltre, quali ulteriori azioni l’Amministrazione intende intraprendere per risolvere in tempi brevi il problema. Chiediamo infine chiarimenti sui controlli effettuati per lo smaltimento del materiale da costruzione nel rispetto delle normative esistenti.»

«Ringraziamo molto le associazioni presenti sul territorio – chiude il consigliere Comini - per il continuo lavoro di monitoraggio e per le segnalazioni che aiutano a tenere alta l’attenzione. A Desenzano sono presenti molti cittadini che con grande senso civico sono disposti a collaborare con l’amministrazione comunale per contribuire alla pulizia della spiaggia e non solo. Sollecitiamo l’Amministrazione a valorizzare tali forme di “partecipazione attiva per il bene della città e dei suoi cittadini”.»

Le foto mostrano spuntoni di ferro sul bagnasciuga e in acqua.

 

Un disperso nelle acque del lago a Desenzano.

Intorno alle ore 15:40 circa di domenica si trovava con la propria famiglia – moglie e due figli piccoli – con il proprio natante nelle acque antistanti la località Rivoltella di Desenzano e si è sentito male mentre stava facendo il bagno. A lanciare l’allarme alla Guardia Costiera la moglie, tramite il numero di emergenza 1530.

Immediato l’invio in zona del GC A 58 della Guardia Costiera, già presente nel basso lago per vigilanza, dell’idroambulanza del 118 e di un’Unità navale dei Vigili del Fuoco. Richiesto alla Sala Operativa dei VVF di Brescia anche l’invio dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco giunti da Bologna con elicottero.

La Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, oltre a inviare anche un’ulteriore unità navale – la MV CP 703 -  già in vigilanza sulla sponda veneta – per le ricerche di superficie, ha richiesto, tramite la Prefettura di Brescia, l’impiego dei Volontari del Garda per le ricerche con strumentazione di profondità – sonar e rov.

Sono in atto le ricerche di superficie con l’Elicottero dei VVF, con due unità navali della Guardia Costiera di Salò e con un mezzo navale dei VVF, mentre sono in atto le ricerche di profondità con i sommozzatori dei VVF, che si sono immersi sul punto in cui è stato visto il diportista, nonché con la strumentazione Sonar e ROV in dotazione ai Volontari del Garda.

 

 

 

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