Il presidente di Confindustria Brescia, Franco Gussalli Beretta, è intervenuto in merito alla crisi di governo che si è aperta in questi giorni, definendo irresponsabili le scelte della classe politica in un momento cruciale per l'Italia. Riportiamo le sue parole.
“Voglio innanzitutto ringraziare Mario Draghi per il lavoro svolto nell’ultimo anno e mezzo, e per aver accettato un incarico delicato, a maggior ragione nel contesto della pandemia che caratterizzava l’inizio del 2021 – commenta Gussalli Beretta –. Oggi siamo di fronte a una crisi di Governo inspiegabile, dettata esclusivamente da personalismi che dimostrano, da una gran parte della classe politica, la mancanza di consapevolezza della difficile realtà italiana e internazionale, su cui pesano le incertezze della crisi energetica e della guerra russo-ucraina. Così operando, si è agito in modo irresponsabile, senza pensare al bene del Paese e dei cittadini.
I primi effetti sono già evidenti, come testimonia il forte rialzo dello Spread, ma purtroppo non è tutto – prosegue il Presidente di Confindustria Brescia –. Il rischio concreto, per il mondo delle imprese è quello di non vedere realizzati alcuni progetti che avevamo da tempo costruito insieme: penso ai piani per intercettare i fondi del PNRR, su cui corriamo il pericolo di mancare target e scadenze richieste dall’Europa, ma anche alla battaglia per la riduzione del cuneo fiscale portata avanti da Confindustria, che aveva finalmente trovato d’accordo in modo trasversale le forze politiche e i corpi intermedi, e che ora rischia di non essere realizzata.
Tra i temi cari alle imprese, inoltre, auspichiamo, nonostante la crisi, il mantenimento delle indicazioni fornite a Confindustria dal ministro Cingolani, che in un incontro dei giorni scorsi aveva garantito per il prossimo inverno la continuità delle forniture energetiche, senza le quali rischieremmo un autentico collasso, così come il rinnovo del Credito d’imposta e il Gas ed electricity release.
È tuttavia evidente che, anche restando in carica nei prossimi mesi, la prassi impone un’autolimitazione del Governo, in cui viene meno la pienezza dei poteri e la capacità programmatica – conclude Gussalli Beretta –. Il nostro auspicio è che, giunti a questo punto, si possa almeno andare ad elezioni quanto prima, anche se lo scenario che ci aspetta non è incoraggiante: con l’attuale legge elettorale, l’assenza di leadership in grado di modernizzare il Paese e un presumibile ulteriore frazionamento dei partiti, appare difficile l’emergere di un chiaro esito elettorale”.