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«El rebaltom dei putelóti» vive la sua edizione numero 149 e si svolgerà nei due prossimi weekend: 22-23 febbraio e 1-2 marzo.

Il Carnevale 2025 di Arco, 149esima edizione di un evento nato nel 1876, sarà ancora più a misura di bambina e di bambino: «El rebaltom dei putelóti», nei due fine settimana del 22 e 23 febbraio e dell'1 e 2 marzo, andrà in scena (come già sperimentato con successo nelle tre scorse edizioni) su postazioni fisse che attorno alla chiesa collegiata di Santa Maria Assunta, nel cuore del centro storico, riproducono i celebri carri allegorici, dove andranno in scena spettacoli per piccoli (quest'anno tre: in piazzale Segantini il palco dei Mostri e il palco Circus, in piazza delle Canoniche il palco dei Dinosauri) e per grandi (in piazza Tre Novembre il palco Saloon). Con punto di ristoro, la sempre graditissima frittellata di mele, la ruota della fortuna, il gioco del tappo e (solo di domenica) il truccabimbi. L'inizio è alle 14.30, si va avanti fine a circa le 18.

Sabato 22 febbraio sul palco dei Mostri il Baby Disco Show e sul palco Circus il clown Rodrigo. Domenica 23 febbraio sul palco dei Mostri Circo Tris, sul palco dei Dinosauri Trilly la fata dei fiori, sul palco Saloon il Music Disco Show con la partecipazione delle ragazze e dei ragazzi dell'oratorio San Gabriele e il dj Vito, e sul palco Circus Virgola il giullare.

Sabato 1° marzo sul palco dei Mostri il Baby Disco Show e sul palco Circus le Arlecchinate e «Caricaturist» con Valentino Villanova. Domenica 2 marzo sul palco dei Mostri Circo Meraviglia, sul palco dei Dinosauri il clown Rodrigo, sul palco Saloon il concerto di MG Project (Giorgio & Dejo), e sul palco Circus Trilly la fata dei fiori.

 

"Come amministrazione - ha dichiarato 'assessore al Turismo Dario Ioppi - siamo molto contenti di proseguire questa collaborazione che va avanti da tanti anni con il Gruppo Costruttori, ora diventato Pro loco, e da qualche anno anche con Assocentro. Il Carnevale di Arco è un evento molto importante e amato, non solo nella nostra zona ma anche fuori, che coinvolge soprattutto i bambini e le famiglie, un momento di divertimento e di gioia reso possibile dalla dedizione e dalla passione di tanti volontari che ogni anno riescono a stupirci e a coinvolgerci, sempre introducendo qualche novità. Questo, nonostante le crescenti difficoltà create dalla burocrazia, che riescono sempre a superare con professionalità e determinazione. A loro e a Mario Matteotti va il nostro sentito grazie".

"Questo Carnevale - ha continuato il presidente della Pro loco Mario Matteotti - è il primo evento che organizziamo come Pro loco di Arco, un passaggio impegnativo che però ci permette di avere una continuità più sicura. Chiaro che dopo 22 anni chiudere un percorso così importante è stato anche doloroso, ma la chiusura è stata dando alle stampe il libro sulla storia del Carnevale, che ci ha dato una grandissima soddisfazione. Per quanto riguarda il Carnevale di quest'anno, va detto che uno dei principi del gruppo di volontari che ci lavora è continuare a cambiare. I carri allegorici oggi sono improponibili, e quello è un discorso chiuso, ma l'edizione di quest'anno è ancora di più per i bambini, con l’inserimento anche di un gruppo giovanile dell’oratorio, il quale avrà una casetta che consegnerà doni ai più piccoli. Essere diventati una Pro loco ci permette anche di snellire le pratiche burocratiche, che ormai impegnano più tempo dell'evento".

"Un grazie particolare - ha concluso il sindaco Alessandro Betta - va a Mario Matteotti, storia vivente del Carnevale di Arco, e al gruppo di volontari che da 22 anni affronta il grande impegno e le tante difficoltà necessarie per organizzare questo evento. Un pensiero lo rivolgo all'ex assessore Roberto Bresciani, scomparso proprio nel febbraio di dieci anni fa, anche lui braccio e mente del Carnevale. Da tanti anni come sindaco sostengo con forza questa manifestazione, dentro un pensiero politico preciso che riassumo nell'espressione “fare comunità”, e con l'idea che Arco deva essere viva e attrattiva tutto l'anno. Il volontariato è un patrimonio prezioso per Arco, e il Carnevale è un dono che ci fa il volontariato: un momento di gioia spensierata per bambini e famiglie, un tassello di quel grande mosaico di eventi e iniziative che rende Arco una città speciale".