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Dall’hangar di Desenzano alla ribalta artistica nazionale. La replica del Macchi Castoldi 72 – la straordinaria macchina volante con cui Francesco Agello stabilì il record mondiale assoluto di velocità a 709 km/h, il 24 ottobre del 1934, nei cieli del lago di Garda - sarà una delle icone della mostra che si inaugura il 3 dicembre e che sarà visitabile fino al 28 febbraio del 2025 nella Galleria d’arte moderna e contemporanea di Roma.

Smontata e partita da Desenzano lunedì 18 novembre, la copia dell’idrovolante dei record è già stata rimontata nei prestigiosi locali di villa Borghese. La mostra, in cui l’idrocorsa sarà uno dei pezzi forti, si intitola “Il Tempo del Futurismo”, è promossa e sostenuta dal Ministero della Cultura e curata da Gabriele Simongini, e intende celebrare l’ottantesimo anniversario dalla scomparsa di Filippo Tommaso Marinetti, avvenuta il 2 dicembre 1944. Diversamente dalle mostre del passato, dedicate al rivoluzionario movimento d’avanguardia fondato nel 1909 da Marinetti, questa mostra si concentra sul rapporto tra arte e scienza/tecnologia e illustra quel “completo rinnovamento della sensibilità umana avvenuto per effetto delle grandi scoperte scientifiche” posto alla base della nascita del Futurismo.

La copia desenzanese del MC72 è stata realizzata dal Comitato idroscalo di Desenzano: un gruppo di professionisti, tecnici, artigiani, militari che nel tempo libero, con un numero incalcolabile di ore di lavoro, hanno dato corpo al sogno di riportare un MC72 “dal vero” a Desenzano. L’idrovolante dei record si trova nel museo dell’aeronautica a Vigna della Valle, ma età e peso lo rendono pressoché inamovibile. L’esemplare desenzanese ne è la copia esatta, in scala 1:1. identici il colore rosso e la sagoma, gli “scarponi” e la fusoliera. Identiche le misure: 8,32 metri di lunghezza per 9,48 di apertura alare. Diverso il peso. I due motori del record, allineati per una lunghezza di 4 metri, dovevano sollevare una macchina di 3 tonnellate. Il “gemello” desenzanese pesa solo 700 chilogrammi. Non vola. Non ha motore. Non si solleva da terra. Però consente ad appassionati e turisti di trovarsi a tu per tu, toccare, accarezzare la replica di un gioiello della storia dell’aviazione, di una gloria nazionale.

Odoardo Resti