Zoe Fragiacomo, 7 anni e tanto entusiasmo, si è resa protagonista di una lodevole iniziativa e ha firmato un patto di collaborazione con il Comune in cui si impegna a prendersi cura della zona in cui abita: via Benaco e via Monte Baldo, a Bedizzole. Ne ha parlato anche con le maestre e i compagni della scuola primaria Manzoni, dove frequenta la classe seconda.
Un pomeriggio come tanti altri Zoe stava facendo passeggiare il cane quando, con la lucidità propria dei bambini, si guarda intorno e decide che così proprio non va: la strada è troppo sporca. Ci sono bottiglie di plastica e sacchetti di patatine, carte di vario tipo e oggetti di uso quotidiano, perfino un ombrello, oltre a tanti, tantissimi mozziconi di sigaretta. La piccola ne parla con la mamma, ma non per lamentarsi. E qui la bambina ci sorprende di nuovo: dice con sicurezza che sarà lei a pulire tutto. Quando la mamma le spiega che sono incombenze che spettano al Comune, Zoe vuole a tutti i costi scrivere al sindaco, che aveva conosciuto nel corso di una visita all’asilo e da allora saluta e considera suo amico.
Il sindaco Giovanni Cottini non solo le risponde, ma la invita insieme alla famiglia a spiegare il problema, per poi elaborare insieme le soluzioni possibili. In accordo con l’Ufficio Ecologia, viene loro fornito il materiale adeguato per la raccolta dei rifiuti, ma l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Gazzola rilancia e propone alla famiglia la formula del patto di collaborazione. Si tratta di un accordo tra istituzioni e cittadini al fine di raggiungere uno scopo di interesse comune e proprio recentemente l'amministrazione ne ha stipulato uno con un gruppo di giovani bedizzolesi che intendono prendersi cura di un parco del paese (Prendersi cura di un parco: un patto a Bedizzole è l’articolo in cui ne abbiamo parlato).
Detto e fatto. L’intervento dell’associazione Legami Leali ha garantito anche ampio respiro al progetto, che si propone come un “patto cornice”, modello anche per altri cittadini che volessero seguire le orme di Zoe. «I miei amici hanno detto che verranno ad aiutarmi!» garantisce la bambina. «Lo scopo naturalmente – precisa Gazzola – non è la pulizia, che spetta alle aziende incaricate, quanto l’occasione di creare relazioni di cooperazione, tanto più significative in quanto nate dall’idea di una bambina di sette anni».
«Ecco la via – incalza il sindaco Cottini – per cambiare davvero, per instillare una cultura del rispetto verso l’ambiente: non sono certo le multe o le fototrappole a convincere il cittadino. Se le nuove generazioni crescono come Zoe, la quale istintivamente ha capito che la strada è di tutti, possiamo essere ottimisti». Michele Crescini, di Legami Leali, sottolinea proprio il passaggio virtuoso nella considerazione del territorio da bene pubblico – che si percepisce come di nessuno, disinteressandosene – a bene comune, che si sente come proprio fino ad averlo a cuore. «Sottoscrivendo un atto pubblico protocollato, Zoe – conclude Crescini – ha compiuto un gesto educante per lei ed educativo per l’intera comunità».
Dal 29 dicembre 2020, giorno della firma, Zoe esce nei dintorni di casa, coinvolgendo l’intera famiglia nella sua missione: mamma Maria Teresa, papà Alessandro, la sorella Francesca e il fratellino Andrea, che a soli due anni vive l’avventura come puro divertimento, ma intanto impara dall’esempio dei suoi cari il rispetto per l’ambiente e l’amore per il territorio in cui sta crescendo.
Giovanna Gamba