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Nei giorni scorsi, presso la Sala giunta del Comune di Gavardo, è stata presentata la Carta dei Valori elaborata da “Edu-care in rete”, la rete locale delle cinque scuole paritarie dell’infanzia che si trovano nel territorio di Gavardo e dintorni.

A Gavardo si può davvero dire che la sussidiarietà abbia trovato piena realizzazione nell’educazione alla prima infanzia, dal momento che non sono presenti scuole dell’infanzia statali o di gestione comunale diretta. L’esperienza di questo territorio è senz’altro particolare: in un comune di circa 11.000 abitanti sono infatti presenti ben cinque scuole dell’infanzia, tutte paritarie, tutte non-profit, e capaci di accogliere 325 bambini, oltre che le loro famiglie. Nello specifico, sono il Polo dell’infanzia Quarena, la San Giovanni Bosco di Gavardo, la scuola dell’infanzia di Soprazzocco, la Regina Elena di Sopraponte e il Sassolino di Soprazzocco.

Queste cinque realtà, pur essendo molto diverse tra loro per storia e approccio pedagogico, hanno intrapreso un percorso di avvicinamento, stimolate inizialmente dall’amministrazione comunale che ha proposto e sostenuto economicamente l’elaborazione di un protocollo comune, alla ricerca di soluzioni condivise per affrontare le sfide del settore. Il processo, iniziato prima del Covid, ha portato nel 2021 alla sottoscrizione di una comune carta di intenti che ha fatto tesoro del confronto fra le varie realtà, reso tra l'altro più intenso proprio durante l'emergenza pandemica, quando sono state affrontate sfide impensabili fino ad allora.

Il bisogno di un orientamento comune è così sfociato nella volontà di elaborare una Carta dei Valori condivisa. Questo tipo di documento è abbastanza diffuso nel mondo delle imprese per esplicitare a utenti e clienti i riferimenti etici del proprio agire, mentre è poco presente nel non-profit e ancora meno nel mondo dell’educazione. La Carta dei Valori non è l'elenco dei servizi erogati da un istituto né degli obiettivi da raggiungere, piuttosto è una sorta di bussola che esplicita i valori di riferimento della scuola e ne orienta le scelte. Per organizzazioni con identità e traiettorie molto diverse tra loro, come in questo caso, la sfida era particolarmente complessa, perché si trattava di trovare prima di tutto un denominatore comune.

I consulenti Paolo Prandelli, formatore esperto nei processi di apprendimento, e Michele Vezzoli, non-profit project manager, hanno facilitato l'incontro su un terreno comune nel quale gli operatori hanno potuto mettere a fuoco ciò che li unisce, per poi declinare gli stessi valori in un percorso concreto di comportamenti virtuosi e impegni che li concretizzino nella prassi della scuola tra colleghi, con le coordinatrici, con bambini e genitori, con l'ente gestore e con la stessa comunità territoriale.

Ora spetta alle scuole utilizzare la Carta dei Valori per guardare alle attività congiunte sviluppate da Edu-care, ma anche per scrutare il proprio operato come singole realtà. Il tutto nella consapevolezza che questo strumento serva a mostrare la direzione verso cui muoversi piuttosto che a celebrare la strada ormai già percorsa. La speranza è che i valori, come piccoli semi, possano viaggiare agili, alla ricerca di campi fertili, disposti ad accoglierne la forza generativa. 

Per promuovere questo strumento, l’esperienza di Gavardo è stata raccontata in un webinar ospitato sulla piattaforma nazionale Attiviamo Energie Positive lo scorso venerdì 14 aprile. Sul sito è rimasta la registrazione dell'incontro, anche in versione podcast, fruibile all'indirizzo https://bit.ly/webinar_cartavalori

Giovanna Gamba