Il Corpo Bandistico Sociale di Vobarno per l’occasione “rinforzato” da alcuni musicisti di bande musicali vicine da qualche giorno si trova in Puglia per una serie di concerti.
La trasferta non è per una vacanza, si tratta infatti di una gita di “lavoro”. Il sodalizio valsabbino è stato infatti impegnato ieri, giovedì 18 luglio, in un concerto nello splendido borgo di Carovigno in provincia di Brindisi, accompagnato dal tenore lirico valsabbino Alberto Faccinato. Ha diretto il maestro Francesco Orlando, attuale direttore del complesso, nativo proprio di Carovigno.
Nei prossimi giorni i musicisti si sposteranno poco distante e precisamente a Cisternino, dove l’Associazione musicale “Vitino Zizzi” ha organizzato il 26° festival internazionale delle bande musicali “Valle d’Itria”. Oltre ai vobarnesi si cimenteranno la Jeppo Ungdomsorkester (Finlandia), la De Flierefluiters (Olanda), la Glenn Miller di Bedonia (Parma), le Majoretele Queens Dancing (Romania), Le Mazoretna in twirling (Slovenia) e la stessa Orchestra di fiati “Vitino Zizzi” di Cisternno (BR). Venerdì 19 luglio le bande sfileranno per il borgo di Cisternino aprendo solennemente il festival, seguite da “Pizzica che banda” un cocktail musicale a tema “Made in Puglia” che mixa banda e pizzica.
Sabato 20 luglio la festa si sposta nel centro per il grande concerto delle bande.
Domenica 21 luglio le bande raggiungeranno i vari angoli del borgo per poi finire con il concerto dell’ensemble composto dai musicisti delle varie bande partecipanti al festival. Il merito di questa esperienza va senza dubbio al maestro Francesco Orlando che ha voluto far respirare ai musicisti il clima bandistico della tradizione musicale pugliese e del compositore Donato Semeraro, direttore della “Vitino Zizzi” di cui i vobarnesi hanno potuto apprezzare la professionalità avendo partecipato a un recente masterclass con lui.
"Ci auguriamo di passare dei bei momenti di fraternità e di rappresentare degnamente la nostra valle" - questo il commento dei musicisti prima della partenza da Vobarno.
(foto d'archivio)