Non ho elementi per affermare che sia così, ma – come dire? – non può che essere così. Alcune fonti parlano dell’ “ira” di Papa Francesco di fronte al resoconto dell’investimento per realizzare il padiglione del Vaticano a Expo.
Si parla di TRE MILIONI di euro e il Papa, alla notizia, avrebbe strabuzzato gli occhi. Sei miliardi di vecchie lire per realizzare “solo” 360 metri quadrati di padiglione. Neanche tanti se si pensa che il padiglione Italia (non finito) ne ha succhiati 92... Ma certo troppi per Papa Francesco.
L’Osservatore Romano ha tuttavia precisato – spiega il Fatto quotidiano - che si tratta di “investimenti limitati al massimo”. I 3 milioni di euro sono stati divisi equamente tra il Pontificio Consiglio della Cultura, presieduto dal cardinale Gianfranco Ravasi, la Conferenza episcopale italiana e l’arcidiocesi di Milano.
Per il padiglione della Santa Sede all’Expo la Cei ha contribuito con la stessa cifra che aveva stanziato, nel marzo 2015, per le migliaia di persone degli arcipelaghi di Vanuatu e Tuvalu nell’Oceano Pacifico rimaste senza tetto a causa del ciclone Pam. Sempre un milione di euro era stato donato dalla Chiesa italiana per contribuire alle attività di contrasto all’espansione del virus Ebola in Africa, ma anche come prima risposta alle necessità della popolazione di Genova, duramente colpita dall’alluvione dell’ottobre 2014, e per le comunità cristiane in Iraq provate dalla violenza persecutoria scatenata dagli estremisti.
Non so come la pensiate voi, ma posso immaginare cosa abbia pensato Papa Francesco. Credo che avrebbe decisamente investito in modo diverso quei denari.
Maria Paola Pasini