Curiosità

Venerdì 8 dicembre alle ore 15.30, presso Palazzo Morani a Prevalle, sarà inaugurata la mostra 'Incisori sotto torchio', tappa bresciana della mostra della bottega di Giusy Lazzari che ha avuto un buon riscontro di pubblico già a Soncino, presso il Museo della Stampa nello scorso ottobre.

Insieme a Giusy Lazzari, incisore e stampatrice cremonese, bresciana di adozione, espongono alcuni suoi allievi, quattro donne e un uomo, provenienti da esperienze culturali, artistiche e di vita assai differenti. “I risultati - spiega Adriano Filippa, assessore alla Cultura - mostrano la vivacità della bottega di Giusy Lazzari: nulla di già scritto, nulla che sia imitazione del suo stile. Piuttosto imitazione del suo amore per l’arte del segno che si traduce in incisione e in stampa. Ciascuno porta il suo gusto e la sua ricerca, coerente al proprio mondo interiore, racconta un modo di approcciarsi al fatto artistico per ciascuno particolare”.

La bottega di Giusy Lazzari è un luogo nel quale non si insegna, ma si trasmette un sapere antico, proprio come nelle botteghe del passato. La conoscenza delle tecniche, la sperimentazione, le prove hanno un solo e inappellabile giudice: il torchio. Sotto la pressione del rullo, quanto inciso sulla lastra prende una vita a volte inaspettata: i risultati aprono a considerazioni e a nuovi traguardi, a volte nemmeno immaginati. Ogni stampa è differente dall’altra proprio perché la sensibilità dello stampatore trasforma l’oggetto inciso in un tutto a sé, è la prova superata o ancora da affinare, da rivedere, la ripensare.

Oltre alle opere di Giusy Lazzari, gli altri artisti che esporranno a Prevalle sono Antonella Bitonte, Patrizia Beccari, Silvia Tagliabue, Clelia Adami, Giuseppe Fusari.

Il Castello Scaligero si illumina e diventa un simbolico faro che richiama i viaggiatori alle proprie origini.

 

Il desiderio di tornare in Italia per visitare e conoscere i luoghi di provenienza dei propri genitori, dei nonni ed anche dei bisnonni: nasce da qui il “Turismo delle Radici”, un’esperienza unica di ricerca delle proprie origini. Una forma di turismo ad alto contenuto emotivo ed estremamente importante per il nostro Paese, segnato in passato da flussi migratori molto consistenti (il numero dei discendenti di emigrati italiani nel mondo è stimato fra i 60 e gli 80 milioni), in grado di toccare l’intero territorio nazionale in ogni periodo dell’anno.

La promozione del “Turismo delle Radici” è diventato così uno speciale progetto, finanziato dal PNRR e gestito dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, “per incrementare l’attrattività dei nostri borghi e dare risalto alla loro bellezza e varietà, coniugando l’offerta di beni e servizi (alloggi, enogastronomia, artigianato, Made in Italy ecc.) con la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine delle nuove generazioni di italiani e italo-discendenti all’estero”. Per rendere omaggio a tale progetto il Castello Scaligero illuminato di radici diventa un simbolico faro che richiama i viaggiatori alle proprie origini: un luminoso invito a tornare e riscoprire la storia, l’arte e la cultura italiana, a cominciare da un luogo dal fascino unico qual è Sirmione.

Grazie alla disponibilità e alla collaborazione della Direzione Regionale dei Musei della Lombardia, per tutto il periodo delle festività natalizie chi giungerà a Sirmione nelle ore serali e notturne troverà la maestosa Rocca Scaligera illuminata da un motivo grafico particolarmente suggestivo ed evocativo: un intreccio di radici luminose che simbolicamente rimandano ai nostri valori più profondi ed alle nostre origini. Sirmione può infatti vantare una storia millenaria di testimonianze umane, dalle Palafitte Neolitiche agli straordinari resti romani delle Grotte di Catullo, dal gioiello medievale rappresentato dal Castello Scaligero fino alla storia più recente che ha visto uno sviluppo impetuoso dell’accoglienza turistica e delle attività legate all’enogastronomia.

L’emozionante ed originale illuminazione del Castello Scaligero, unita alle altre luminarie che abbracciano l’intero territorio, accoglierà ed accompagnerà i turisti in visita alla penisola nelle notti più lunghe dell’anno. Ricordiamo che il 2024, come anno del Turismo delle Radici, sarà al centro di una serie di iniziative e attività di promozione mirate a coinvolgere un numero sempre maggiore di italiani all’estero e italo-discendenti. Per il loro forte radicamento verso la Patria di origine le comunità italiane all’estero possono infatti agire come ambasciatori dell’Italia, favorendo anche l’attrazione di nuovi investimenti e lo sviluppo delle relazioni politiche. Intere filiere produttive possono essere stimolate dalla valorizzazione del rapporto tra l’Italia e gli italiani all’estero, prima fra tutte quella del turismo. 

Martedì 5 dicembre alle 17:30, presso la biblioteca Eugenio Bertuetti (via Fanti d'Italia 1), verrà presentato in anteprima un video dedicato al giudice bresciano protagonista dei romanzi di Enrico Giustacchini. Ingresso libero. 

“Giudice Albertano, concerto di voci”. E’ il titolo del video che sarà presentato in anteprima martedì 5 dicembre alle 17.30 alla biblioteca comunale Eugenio Bertuetti di Gavardo. Sette fra i più noti attori bresciani hanno interpretato alcune pagine tratte dai gialli con protagonista il magistrato vissuto a Brescia nel XIII secolo. Pubblicati da LiberEdizioni, i romanzi sono giunti ormai al decimo volume con altrettanti casi risolti dal brillante giudice-detective: il video è dunque anche un modo per celebrare il traguardo, riunendo nei contributi selezionati alcuni passaggi peculiari del percorso di questi anni. L'evento sarà introdotto dall'assessora alla Cultura Ombretta Scalmana.

Le voci di Venanzio Agnelli, Valerio Busseni, Francesca Garioni, Andrea Giustacchini, Massimo Pedrotti, Daniele Squassina e Silvia Visini saranno accompagnate da una selezione delle immagini originali realizzate da Andrea Giustacchini per illustrare i diversi romanzi, pubblicati da Liberedizioni. “La scelta degli attori non è casuale - spiega Giustacchini -. Tutti e sette hanno partecipato in varie circostanze a serate di presentazione delle mie opere, impreziosendole con le interpretazioni di brani delle stesse. Un contributo, il loro, che meritava però di essere documentato e fatto conoscere a un pubblico ancora più ampio”.

Le pagine proposte dal video confermano quella dimensione “teatrale” della scrittura dell’autore spesso sottolineata dalla critica, nonché la musicalità e le peculiarità dello stile adottato, ricercato nell’uso dei vocaboli ma, al contempo, levigato ed essenziale. Il tutto evidenziato dalla suggestione delle voci straordinarie dei sette attori-lettori. 

Dal 6 dicembre, il video “Giudice Albertano, concerto di voci” sarà disponibile su YouTube e altre piattaforme web e tv.