Curiosità

Il Consorzio Lugana DOC punta all'estero: sotto i riflettori Regno Unito e Germania. Sarà protagonista di masterclass, incontri con il trade e fiere internazionali. Nel mirino importatori e sommelier.

Tantissimi appuntamenti nel calendario del Consorzio tutela Lugana, un vino che continua ad affermarsi, anno dopo anno, come uno dei bianchi italiani più apprezzati in tutto il mondo, anche grazie a un trend di mercato sempre più favorevole. Il Lugana DOC è una denominazione con forte vocazione internazionale grazie al suo carattere fresco, la piacevole sapidità e la grande versatilità dei suoi stili nell’abbinamento. Queste caratteristiche hanno fatto sì che le esportazioni conquistassero un ruolo fondamentale nella bilancia commerciale delle aziende.  Basti pensare che il 60% della produzione viene venduta in oltre 65 paesi nel mondo, con forte presenza nel mercato europeo.

Per questo motivo il Consorzio ha deciso anche per il 2024 di continuare una serie di azioni promozionali in alcuni mercati d’elezione come la Germania (primo mercato di destinazione) e la Gran Bretagna. Si è già partiti il 23 febbraio con un Trade tasting lunch a Londra, presso il ristorante  Bancone Borough Yards, rivolto ai maggiori operatori del vino della metropoli. L’obiettivo è di incrementare la presenza sulle carte vini da un lato e dare visibilità ai produttori non ancora distribuiti, introducendoli a piccoli o medi importatori. L’impegno nel mercato britannico non finisce qui, infatti ritorna Lugana On Tour UK, in collaborazione con la F&BMA . Questo percorso che toccherà tre città strategiche (Londra, Manchester e Birmingham) è stato studiato per avvicinare operatori B2B, Horeca e stampa al mondo Lugana, per conoscerlo e per poi portarlo nelle tavole degli inglesi.  

Successivamente si ritorna sul continente e il tour continua in Germania dove, in collaborazione con la rivista Vinum, si terranno ben 4 eventi in 3 diverse città. Si parte da Monaco, per poi spostarsi a Eurovino dal 3 al 4 marzo, nuova fiera B2B a Karlsuhe dedicata all’area DACH e Nord Europa e infine Prowein a Dusseldorf, per lo storico appuntamento con la fiera tedesca d’eccellenza per il mondo del vino. 

Tutte le masterclass saranno condotte da Claudia Stern e in ciascuna verranno esaltate la versatilità e le caratteristiche intrinseche del Lugana, soffermandosi in particolar modo sul Metodo Classico e la Riserva e parlando degli enormi passi avanti fatti dalla denominazione in tema di sostenibilità. A Prowein infine non mancheranno sicuramente gli assaggi in anteprima dell’annata 2023. "Questo periodo dell’anno è per noi strategico – spiega Edoardo Peduto, direttore  della DOC Lugana – soprattutto per quanto riguarda i vini bianchi, questo è il momento per i buyer di effettuare gli acquisti in vista del periodo estivo. Per noi è quindi fondamentale intensificare lo sforzo promozionale nei primi mesi dell’anno, per dare molteplici opportunità ai nostri produttori, con eventi di grande qualità e un pubblico di operatori del settore attentamente selezionato”.

Manerba del Garda festeggia i 100 anni di Riccarda Tonoli, icona della Comunità Locale.

 

La comunità di Manerba del Garda celebra un evento straordinario e degno di nota: il centesimo compleanno di Riccarda Tonoli, figura amatissima e simbolica della cittadina. Nata il 21 febbraio del 1924, Riccarda Tonoli ha trascorso un secolo di vita a Manerba, rimanendo fedele al suo luogo di nascita e diventando un punto di riferimento per generazioni di manerbesi.

La celebrazione di questa ricorrenza ha avuto luogo presso la casa di riposo, dove il sindaco Flaviano Mattiotti, nipote di Riccarda, ha tenuto una piccola ma sentita cerimonia insieme all'assessore ai Servizi Sociali Giuliano Somensini e al comandante della Polizia Locale, Massimo Landi. 

Riccarda Tonoli è conosciuta non solo per la sua età, ma anche per la sua straordinaria vita e il suo impegno civile. Fin da giovane, ha dimostrato una forza straordinaria, specialmente durante gli anni difficili della seconda guerra mondiale, quando ha vissuto i bombardamenti aerei e le paure della popolazione intera. Tra gli aneddoti della sua lunga vita, emerge la sua esperienza come portalettere, un lavoro che svolgeva con dedizione e passione, trasmettendo non solo la posta, ma anche gioia e positività a ogni angolo di Manerba. Il suo motto, ispirato dalla saggezza popolare e riassunto nella famosa canzone "Finché la barca va, lasciala andare", riflette la sua filosofia di vita di affrontare ogni momento con positività e determinazione.

Riccarda Tonoli è un esempio di amore per la vita, e anche nel ricordo del suo medico di famiglia, che profetizzava la sua longevità con la frase "tra sole, pioggia e vento, vedrai che camperai cento anni!", si può trovare grande ispirazione per le nuove generazioni. Auguriamo a Riccarda ancora molti anni di felicità, salute e amore, continuando ad imparare dai nostri anziani i valori migliori della comunità.

Arte senza confini grazie alla tecnologia: immagini, quadri e disegni che con un clic si trasformano in musica, finalmente fruibili anche da chi non può vedere, in particolare bambini e ragazzi non vedenti o ipovedenti. Da Vinci, Van Gogh, Picasso: le opere dei più grandi artisti, ma con esse qualsiasi oggetto o immagine mai realizzato o ancora da realizzare, si libereranno dalle catene delle loro cornici per diventare note e melodie grazie ai colori e a un algoritmo, unico e inedito, guidato da un'intelligenza artificiale a sua volta addestrata da artisti e musicisti. Quest’ultimo permetterà a chiunque, anche a non vedenti e ipovedenti, di “sentire” l’arte come mai successo prima: ciascun utente avrà inoltre la possibilità di costruire la propria opera multimediale, combinando immagini e suoni. È questa l’idea rivoluzionaria alla base di Multiart, la nuova app tutta italiana – ideata da un collettivo di artisti bresciani e sviluppata grazie a programmatori e finanziatori lombardi – già disponibile per iOS e Android in 170 Paesi e 5 lingue (italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo), in versione gratuita aperta a tutti (da cui sarà sempre e comunque possibile ascoltare un quadro, ma se ne potranno memorizzare solo 3 nel proprio archivio personale) e in versione premium, a 4,99 euro/mese, senza limiti per artisti, professionisti e creator digitali.

La funzionalità principale della app consente di catturare con la fotocamera dello smartphone una qualsiasi immagine (un paesaggio, una foto, un ritratto, un oggetto, un’opera d’arte famosa) e trasformarla in musica tramite un’associazione innovativa di colori e suoni. Ciascuna immagine avrà la sua musica, unica e irripetibile: ora anche la Gioconda, la Nascita di Venere, La Notte Stellata e tutte le opere d’arte dei più grandi di sempre avranno voce propria e potranno essere “ascoltate”. Come detto serve solo un clic, anzi uno scroll: con Multiart basta inquadrare l’immagine per attivare l’algoritmo che, in pochi secondi, elaborerà ogni singolo pixel per ricostruire e raggruppare tra loro gli esacromatici (l’insieme dei colori ciano, magenta, giallo, nero, arancione e verde), a loro volta abbinati alle 88 note del pianoforte e a ulteriori 12 matrici, come la base di molte scale musicali, e ancora ai foni delle varie lingue del mondo, fino a comporre una melodia originale, unica e irripetibile, con un potenziale di combinazioni pari a 12 alla ventesima, nell’ordine dei triliardi. È in fase di implementazione la modalità shuffle: ovvero, la possibilità di riarrangiare e remixare la musica creata ad hoc per una singola immagine. Sarà così possibile ascoltare la Gioconda in versione rock, jazz o funk, sulla base della stessa melodia. L'intuizione (brevettata) di Multiart è firmata Fabio Rebuschi, sviluppata in collaborazione con Mauro Maisel Zuliani e Igor Costanzo, oggi insieme nel collettivo The DouglaS MortimerS.

Il format gratuito di Multiart, con il suo valore ludico e didattico, è dedicato in particolare a non vedenti e ipovedenti e alle istituzioni educative che cercano d’integrare l’arte nei loro programmi didattici per stimolare creatività e apprendimento: la versione premium si rivolge invece a chiunque voglia esprimere la propria visione artistica o esplorare il mondo dell’arte multimediale, abbracciando un mercato che vale più di 2,5 miliardi di euro  (dati 2022: in crescita del 9% l’anno). Il target di riferimento: artisti emergenti, collezionisti digitali, appassionati di tech e arte, professionisti creativi (designer, musicisti e content creator).

“Vogliamo prendere per mano un bambino non vedente e portarlo agli Uffizi, o in qualsiasi museo, e far sì che possa ascoltare l’arte per la prima volta”, spiegano i The DouglaS MortimerS. Non solo: “L’obiettivo è rendere l’arte accessibile a tutti con un approccio moderno e intuitivo, democratizzare l’arte multimediale, rendendola interattiva per un pubblico globale”. Il riferimento è a tutte le funzionalità della app: trasformare le immagini in musica; creazione di opere multimediali personalizzate; galleria online di opere multimediali (una piattaforma dove gli utenti possono esplorare, acquistare o vendere opere multimediali); stanze virtuali per gli artisti (ogni utente ha uno spazio personale all’interno della app, dove può esporre le proprie creazioni e interagire con altri utenti). “La nostra app – continuano gli artisti – racconta l’umanesimo digitale. Attraverso un codice di lettura multimediale universale vogliamo umanizzare il web, caduto ormai in mano a haters e nichilismo. Se la bellezza salverà il mondo, lo può fare anche attraverso una app che permetta alle persone di esprimersi, di esplorare l’arte in forma nuova, nel caso dei non vedenti finalmente di sentire ciò che fino ad oggi non era stato possibile vedere: il sorriso di un bambino che non vede è ciò che dà davvero un senso al nostro lavoro. La sintesi del nostro agire: un rinascimento, stimolo per una nuova era di consapevolezza, nella quale sarà l’umanità a sottomettere la tecnologia e non viceversa, al fine di una reale crescita civile e sociale”. Le ispirazioni: dal sogno wagneriano dell’opera d’arte totale alla teoria di colori e suoni di Kandinskij, e ancora la beat generation e le avanguardie artistiche del ‘900 indagate dall’Archivio Conz di Verona. Alla realizzazione della app hanno partecipato più di 50 artisti.

Ne parliano questa settimana a Radio 51 nella trasmissione Primo piano.

 

.