Grande dolore a Pinzolo e nelle valli Giudicarie per la tragica morte di Martino Maffei molto conosciuto e stimato nella zona. L'alpinista è scivolato scendendo da Cima Lancia, sopra Carisolo.
Il 28 dicembre Martino Maffei parte da casa con l’intenzione di godere di una bella escursione alpina. La meta è Cima Lancia.
La giornata, del resto, sembra propizia: il cielo è terso e la temperatura risulta quasi primaverile.
Di fatto, alle ore 10.00, Martino arriva in vetta e da lì telefona alla famiglia. Tutto è andato bene ed il ritorno non dovrebbe dare problemi.
Così, però, non è: Martino non torna a casa all’ora prevista.
I figli Edoardo e Alessio, preoccupati, gli vanno incontro ma non lo trovano; danno perciò l’allarme chiedendo l’intervento del 118.
I soccorritori si mobilitano subito e alle 18.45 scoprono la terribile verità: il corpo senza vita di Martino giace in fondo a un canalone.
Quella che doveva essere un’esperienza di gioia si è trasformata in una tragedia.
A soli 48 anni, Martino, gestore con la famiglia del Garnì Maffei di Pinzolo, autista del 118 di Tione ed ex soccorritore alpino, muore in montagna, cioè nell’ambiente da lui particolarmente conosciuto ed amato.
Forse Martino, come ipotizza Adriano Alimonta, responsabile del soccorso alpino, è stato ingannato da una lastra di ghiaccio poco visibile tra il verde inconsueto di questa stagione o da una roccia scivolosa o forse si è trattato di una fatalità senza spiegazioni.
Resta il grande dolore dei famigliari e degli amici, ai quali noi di 51news e radio 51 ci uniamo con solidarietà fraterna.
Luisa Maioli