In questi giorni, sugli schermi per gli avvisi elettronici situati in prossimità del palazzo municipale, sono stati appesi striscioni di saluto ai richiedenti asilo, in polemica con l’amministrazione comunale che si è schierata compatta contro l’accoglienza.
Risveglio con sorpresa ieri mattina a Prevalle. Ancora una volta protagonisti della cronaca sono i tabelloni luminosi che tempo fa erano diventati famosi sulla stampa nazionale per le scritte anti-gender, ad opera degli amministratori del Comune. Allora aveva destato perplessità l’uso di parte di un mezzo istituzionale ed erano fioccate polemiche, oltre che contro-messaggi ironici di vario tipo sui social.
Oggi, invece, nessun messaggio elettronico, bensì uno strumento molto più tradizionale ma non per questo meno efficace: uno striscione appeso proprio sopra i pannelli. Gli autori dell’impresa sono naturalmente anonimi, ma sembra evidente il riferimento alla presenza di alcuni richiedenti asilo giunti nelle settimane scorse a Prevalle e insediatisi nel paese, nonostante la ferrea opposizione del sindaco.
Gli striscioni hanno avuto vita breve e sono stati ben presto rimossi per lasciare spazio ai messaggi istituzionali. La loro fama dura però oltre quel tempo ristretto grazie alle foto scattate da alcuni prevallesi mattinieri, compreso il lettore che ci ha inviato le immagini e che ha ironicamente commentato: «Chi di tabellone ferisce…».
Giovanna Gamba