I due comuni, che da anni hanno firmato una convenzione per il servizio di polizia locale, stanno incrementando notevolmente gli investimenti sulla sicurezza anche grazie ai fondi regionali arrivati in due tornate. Il comandante Stefano Dondelli illustra gli interventi conclusi e quelli ancora da compiere.
I due primi cittadini, Davide Comaglio di Muscoline e Simonetta Gabana di Calvagese della Riviera, ci credono e lo dichiarano forte: la loro tenacia ha permesso di concretizzare in breve tempo installazioni che difficilmente due comuni di piccole dimensioni riescono a premettersi. Prima ancora di chiedere contributi esterni, le due amministrazioni hanno infatti deciso a fine 2016 di destinare una somma del loro bilancio per investire sulla sicurezza. Grazie alla società Lais di Brescia, che fornisce servizi personalizzati in tema di sicurezza, ha preso il via la fase progettuale per costruire una rete di videosorveglianza efficace. Il risultato è stato il posizionamento di otto telecamere, quattro per ciascun comune, in luoghi strategici del territorio.
Nel 2017 le amministrazioni partecipano al bando di Regione Lombardia per l’ampliamento delle strutture esistenti e a fronte di una richiesta di 45mila euro ne arrivano 30mila, la differenza se la accollano i comuni. Il finanziamento serve ad acquistare altre otto telecamere per la videosorveglianza classica, più i primi due sistemi per monitorare i varchi di accesso al territorio comunale. Ora a Calvagese sono costantemente osservate le zone delle scuole, del municipio e il parco pubblico di Carzago, mentre a Muscoline le videocamere coprono il parco don Milani e la zona strategica di piazza Roma, con gli accessi a scuola primaria, scuola dell’infanzia, chiesa, oratorio e municipio.
I due varchi monitorati si trovano uno in entrata a Calvagese, in località Ponte Clisi, e uno in entrata a Muscoline vicino alla tangenziale, all’altezza del centro commerciale Bennet. Si tratta di due località strategiche, dove ogni giorno transitano rispettivamente 11mila e 6mila veicoli circa. Il progetto finale prevede la copertura totale dei varchi di accesso ai due comuni, con circa 6-7 varchi che monitoreranno i passaggi in tempo reale. Il controllo dei varchi non prevede solo di stanare le auto senza revisione o non assicurate, ma permetterà di identificare anche vetture rubate o segnalate per qualche motivo. A questo proposito, sarà presto completato il collegamento informatico con i carabinieri di Bedizzole e Gavardo per coordinare le forze e gli interventi.
A settembre è infine arrivato un ulteriore contributo a fondo perduto dalla regione, di cui i sindaci vanno particolarmente fieri perché sono solo 13 i comuni a beneficiarne in tutta la provincia. La nuova somma è stata impiegata per la strumentazione tecnica e in particolare sono stati acquistati due tablet da dare in dotazione alle pattuglie sul territorio, oltre a un sistema 3D per il rilevamento degli incidenti stradali. «Quest’ultimo – precisa il comandante Dondelli – risulta particolarmente utile perché permette di liberare in brevissimo tempo la carreggiata, visto che alle classiche misurazioni si sostituiscono riprese fatte addirittura a bordo carreggiata. Anche in ufficio si ha un notevole risparmio di tempo perché non occorre ridisegnare tutto, basta importare le riprese e lavorare in via informatica». Ultimo acquisto, due micro telecamere per indagini di polizia giudiziaria. Il costo delle tre diverse strumentazioni ammonta a un totale di 10mila euro complessivi, il che porta a circa 100mila euro l’investimento sulla sicurezza affrontato in poco più di un anno dai due comuni.
«Tutti i nuovi strumenti – precisa ancora Dondelli – sono molto utili come ausilio, tuttavia non sostituiranno mai la figura dell’agente, che sfrutta questi facilitatori, ma poi valuta personalmente le situazioni e agisce di conseguenza. Inoltre, continuerà ancora il controllo casuale delle vetture per verificare quanto non è possibile rilevare mediante la tecnologia». Il tutto con un organico sottodimensionato, composto da soli quattro agenti e due mezzi. I sindaci ricordano inoltre che gli investimenti riguardano anche la sicurezza dei pedoni, con tre nuovi speed-check in luoghi dove gli stessi residenti ne avevano fatto richiesta, per esempio sulla provinciale quando attraversa il centro del paese, creando notevole pericolo per l’eccessiva velocità di alcuni automobilisti.
Giovanna Gamba