In questi giorni sedicenti operatori dell’ATS hanno chiesto di entrare nelle case per eseguire tamponi. La popolazione invitata a segnalare i casi.
Anche a Bedizzole c’è chi approfitta della situazione difficile per provare a imbrogliare i cittadini, facendo leva sulla paura che in questi giorni attanaglia la quotidianità. A rendere ancora più squallido l’operare di questi individui è la scelta dei destinatari: le categorie più deboli della popolazione e in particolare alcuni anziani.
A costoro in questi giorni si sono presentate persone che si sono definite come dipendenti dell’ATS (le ex aziende sanitarie locali) e hanno chiesto di entrare in casa per eseguire tamponi di screening, al fine di verificare la positività della popolazione al coronavirus. L’amministrazione comunale ha smentito di aver rilasciato autorizzazioni in tal senso e invita tutti alla massima attenzione e precauzione.
La notizia è rimbalzata anche nei paesi vicini, dove pare ci siano stati altri tentativi simili di violare con l'inganno le abitazioni dei cittadini.
Giovanna Gamba