Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Il comandante Fabio Vallini fa il punto sull’aggregazione valsabbina che negli ultimi mesi è tra l’altro cresciuta, grazie all’ingresso di una realtà importante e composita come Gavardo. 

Non è stato un anno come gli altri, quello che si è appena concluso. Anche per la polizia locale valsabbina gli sconvolgimenti dovuti alla pandemia tuttora in corso hanno comportato non solo ulteriori carichi di lavoro, ma anche preoccupazioni, nuove responsabilità e perfino un tributo di tipo sanitario, visto che alcuni agenti hanno contratto il virus. Il tutto, garantendo sempre la medesima qualità del servizio e senza poter contare su rinforzi di organico.

Nel contesto della gestione dell’emergenza sanitaria il comando ha assunto un ruolo sempre più rilevante, diventando un punto di riferimento per le istituzioni locali che dovevano dare risposte immediate e puntuali su diverse questioni. «A questo proposito – precisa Vallini – abbiamo operato con il necessario equilibrio, dimostrando fermezza e professionalità, ma al tempo stesso comprensione, con l'obiettivo di far rispettare le regole ma anche di intercettare situazioni di bisogno che man mano si presentavano».

Al momento la Polizia Locale della Valle Sabbia, che ha come ente capofila la Comunità Montana di Valle Sabbia, conta ben 18 Comuni aggregati con un bacino d’utenza di 44.199 abitanti. Il comando può contare su 20 operatori: 1 comandante, 2 ufficiali, 16 tra sovrintendenti, agenti esperti, assistenti, agenti di Polizia Locale e un’impiegata amministrativa.

Negli anni la presenza sul territorio si è via via dilatata, giungendo a garantire un pronto intervento attivo 365 giorni all'anno dalle 7:30 alle 19:30, cui si aggiungono numerosi servizi festivi e diverse pattuglie serali notturne (nel 2020 ben 45) per prevenire furti e contrastare la guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti. Lo dimostrano anche le oltre 17.000 telefonate ricevute, così come il modello organizzativo che consente a più persone di restare sul territorio e meno negli uffici, garantendo maggiormente la sicurezza.

Oltre ai normali servizi, la polizia locale ha assunto in questi ultimi anni numerosi altri compiti, primo fra tutti il ruolo di polizia giudiziaria, con indagini volte soprattutto a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel 2020 sono state ben 82 le persone denunciate a piede libero per vari reati, che vanno dal furto agli abusi edilizi, passando per spaccio, atti osceni e molestie, fino ai reati ambientali.

Per quanto riguarda i controlli stradali, uno degli ambiti classici della polizia locale, gli interventi hanno portato sicuramente a migliorare la sicurezza, ma rimangono ancora numerose le infrazioni, anche gravi, contestate dagli agenti. In un anno il totale delle violazioni sanzionate corrisponde a 3.485, tra cui spiccano 410 sanzioni per il mancato uso delle cinture di sicurezza, 221 per la velocità elevata e ben 707 per sorpassi vietati o circolazione contromano, ossia comportamenti molto pericolosi non solo per sé, ma anche per gli altri.

Il controllo sul territorio è inoltre reso possibile da un sistema di videosorveglianza diffuso e all’avanguardia, costituito da molteplici punti di lettura targhe (25) e da sistemi di videocamere dislocate sul territorio. Le immagini sono raccolte in sede centrale e possono essere messe anche a disposizione delle altre forze dell’ordine, tanto che in più occasioni si sono rivelate determinanti per risolvere casi e individuare responsabili di reati.

 

La gestione dei programmi e dei sistemi informatici in condivisione ha permesso inoltre di conseguire un risparmio economico non indifferente, visto che un acquisto viene sempre suddiviso fra i 18 comuni dell’aggregazione che ne usufruiranno. Anche il finanziamento per un’autovettura alimentata a gpl è stato approvato per l’80% da Regione Lombardia grazie alla forma aggregativa del comando. Chi si aggrega viene infatti sempre premiato in tutti i bandi di finanziamento.

Infine, la diffusione della pandemia ha aggiunto agli altri incarichi anche quello di controllare che la normativa in materia sanitaria fosse rispettata da tutti per la tutela della salute e questo ha comportato oltre 7500 controlli a persone fisiche e giuridiche, che hanno avuto come esito 52 sanzioni e 2 sospensioni di attività commerciali.

Un altro anno di intenso lavoro, dunque, che vede il comandante Vallini pienamente soddisfatto del lavoro svolto e si augura di poter continuare con l’intero comando a essere un punto di riferimento per i cittadini, garanzia di sicurezza e di rispetto delle regole.

Giovanna Gamba