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Emergono nuovi particolari sulla vicenda del nonno di Gavardo accusato dalla stessa nipotina di otto anni di violenza sessuale.

Dopo la denuncia avvenuta a inizi gennaio, e durante le indagini, la famiglia della piccola avrebbe continuato a frequentare normalmente il nonno, come se nulla fosse. Questo per dare modo agli inquirenti (i carabinieri di Salò coordinati dal capitano Lubello e di Gavardo guidati dal maresciallo Santonicola) di condurre in tutta tranquillità gli accertamenti. Nessuno diceva niente. Nessuno lasciava trasparire alcunchè. Devono essere state giornate terribili, difficilissime con un masso dentro al cuore per quella madre, quell padre, per la piccola stessa. Poi la scorsa settimana la denuncia si è tradotta in arresto e il nonno è rinchiuso dal 13 aprile in casa agli arresti domiciliari. L’uomo, di fronte alle contestazioni dei carabinieri, avrebbe minimizzato parlando di scherzi e sciocchezze, affermando - secondo quanto riferito dal Giornale di Brescia - di non aver mai voluto fare nulla di male.