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Un nostro affezionato lettore, classe 1925, condivide con noi un suo originale progetto tra memoria e fotografia. A lui la parola. 

«Più passano gli anni e più riaffiorano i ricordi della giovinezza. Per non disperderli, ho pensato di raccontare attraverso alcune immagini i miei primi viaggi in bicicletta nei paesi della nostra provincia.

Inutile a dirsi, la prima e più ambita meta allora era per tutti il lago di Garda: lo sognavamo in estate, non appena terminava l’anno scolastico. Una mattina di luglio partii dalla città e il mio primo incontro fu con il paese di Rezzato, dove si stava svolgendo la processione di Sant’Anna. Fui molto affascinato e mi feci spiegare il motivo di quell’evento così partecipato. Fu così che venni a conoscenza dell’apparizione di Valverde.

Nel 1399, un contadino stava arando il proprio campo, quando i buoi che trascinavano l’aratro si fermarono e inginocchiarono. Alzando gli occhi, l'uomo vide un signore vestito di rosso che con voce alta e ferma gli ordinò di gettare nel vicino laghetto i tre pani che teneva in sacchetta. Abbagliato, il contadino obbedì, ma sulle rive del laghetto gli comparve una bellissima donna vestita d’azzurro che lo fermò e lo rimandò dal signore di prima. Il contadino avrebbe dovuto pregarlo di revocare il comando e assicurarlo che avrebbe placato lei la giustizia divina.

I due personaggi erano Gesù e la Madonna, mentre i tre pani simboleggiavano fame, peste e guerra che avrebbero colpito gli abitanti del paese. Il povero contadino fece la spola tre volte prima di convincere Gesù a cambiare idea e più tardi raccontò tutto ai suoi conterranei, che iniziarono pellegrinaggi verso il laghetto vicino al quale in seguito eressero anche un santuario. Da allora ogni anno si tiene la processione in ricordo dell’apparizione della Madonna di Valverde.

Quel lontano mattino di luglio ammirai la processione fino alla fine, ma nel frattempo si era fatto tardi e dovetti rientrare in città, rimandando la gita al lago al giorno successivo».

Peppo Cinquepalmi

(Nelle fotografie, il santuario di Valverde in Rezzato e il vicino laghetto)