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Il gruppo guidato dal maestro Francesco Andreoli ha proposto venerdì sera il concerto “numero zero” dello spettacolo di quest’anno, “Marzo 1943”. Ospiti d’eccezione Marco Ferradini e la figlia Charlotte.

Applausi, cori, mani e piedi che battono il tempo, spettatori che si alzano e fanno fatica a non mettersi a ballare: l’entusiasmo nella serata è crescente ed è impossibile non farsene coinvolgere. Può succedere di tutto quando una band di quaranta elementi propone arrangiamenti nuovi e originalissimi di pezzi che hanno fatto la storia della canzone italiana e, probabilmente, la colonna sonora della vita di gran parte del pubblico.

Dopo la stagione dedicata a De André, primo tributo a cui devono il nome, e l’esperienza Jannacci & Gaber (con la partecipazione di artisti quali Leonardo Manera e Giorgio Zanetti direttamente da Zelig), passando per l’apertura del raduno nazionale dei Nomadi e la “contaminazione” con il brescianissimo Charlie Cinelli, i musicisti di Bandafaber rilanciano e cominciano l’anno accostando due artisti tra i più amati di sempre, Lucio Dalla e Lucio Battisti.

«Dalla è nato, come sappiamo tutti, il 4 marzo 1943. Battisti lo segue a un solo giorno di distanza, il 5 marzo dello stesso anno - spiega il maestro Andreoli - e anche per questo il titolo del nuovo spettacolo è “Marzo 1943”. Celebrarli insieme è stata una sfida appassionante: tutti ormai li suonano e li cantano, perciò bisognava provare a “caratterizzarli” con il nostro marchio di fabbrica, valorizzandoli senza snaturarne l’essenza». Operazione pienamente riuscita grazie a sei mesi di lavoro del maestro e a un gruppo sempre più affiatato di strumentisti, composto in buona parte da professionisti che si divertono - e si entusiasmano - a sperimentare.

La novità di quest’anno è la collaborazione con Marco Ferradini (chi non conosce a memoria fin dal 1981 la sua “Teorema” e non la canta ancora, ogni tanto?) e la figlia Charlotte, intensa e toccante nell’interpretare alcuni pezzi del Battisti-autore portati al successo da Mina. Le voci di Marco e Charlotte si sono intrecciate a quella del cantante storico di Bandafaber: sul palco di Bedizzole Ugo Frialdi si schermiva, definendosi un guitto rispetto ai professionisti vicini a lui, e invece brilla sempre più con interpretazioni convincenti, sia nei pezzi rock che sente più nelle sue corde, sia in quelli melodici che ha accarezzato con la sua voce calda e a tratti sorprendente. Ferradini, snocciolando aneddoti su Dalla mentre “confessava” di non essersi mai esibito accompagnato da una big band, ha donato ai brani la sua personale raffinatezza e talvolta ha ricamato linee melodiche alternative sul canto dei colleghi, con esiti molto emozionanti. 

Ventiquattro canzoni per due ore di spettacolo: tra queste il maestro Andreoli sceglierà la scaletta per il debutto ufficiale del tour che sarà, non a caso, il prossimo mese di marzo. Ringraziati per l’invito e l’ospitalità amministrazione comunale, pro loco e banca di credito cooperativo di Bedizzole-Turano-Valvestino, mentre il pubblico non è ancora sazio e ognuno pensa a quali canzoni di Lucio&Lucio si potrebbero ancora cantare, Bandafaber dà appuntamento a tutti il 20 marzo al Pala Banco di Brescia.

Giovanna Gamba