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All'AAB, l'Associazione artisti bresciani in vicolo delle stelle a Brescia, torna dal 6 al 14 maggio la mostra riservata ai soci artisti.

Ricognizione 2016 – 2017 rappresenta la ventiduesima edizione di questo fortunato appuntamento, ormai diventato tradizione nella vita dell’Associazione Artisti Bresciani: un evento che offre l’opportunità a tutti i soci dell’Aab che lo desiderano di esporre i risultati più recenti della propria ricerca espressiva, pittorica o scultorea che sia, di confrontarsi con altri artisti, di misurarsi con i giudizi del pubblico anche in un contesto meno formale e meno impegnativo rispetto a quello di una personale.

La mostra collettiva riunisce quest’anno 45 artisti che presentano, nel complesso, 83 opere. Salgono così a 482 gli artisti che hanno esposto almeno una volta proprie opere in questa rassegna che si conferma – per continuità e longevità – un punto di riferimento per Brescia e provincia. L’alta adesione ha indotto anche stavolta a scandire l’esposizione in tre sezioni di due settimane l’una, all’interno delle quali gli artisti sono riuniti e organizzati in ordine alfabetico. La prima sezione si aprirà il 6 maggio e il sipario scenderà definitivamente, sull’ultima sezione, il 14 giugno.

Il catalogo è lo strumento per vedere riunite le opere di tutte le sezioni (una o due per ogni autore) e per abbracciare con un solo sguardo la varietà della produzione dei nostri soci che comprende opere legate alla tradizione figurativa e altre di taglio più sperimentale, tele e sculture, oli e acrilici. Una varietà di stili e di generi che conferma, una volta di più, la vitalità dell’espressione artistica che in Aab trova un laboratorio, una vetrina, un luogo di confronto e approfondimento.

Confermando le novità della scorsa edizione, anche quest’anno è prevista l’esposizione dell’opera di un artista ospite. Stavolta la scelta è caduta su Romeo Bellucci (1923-2015), un artista che ha vissuto gran parte della sua vita a Gussago, un autentico cantore delle cose semplici, delle atmosfere della nostra terra, che si formò nel primissimo dopoguerra proprio ai corsi dell’Aab, tenuti da Emilio Rizzi, e poi condividendo la ricerca di altri autori come Angelo Fiessi e Bruno degli Innocenti. Maestro a sua volta, Bellucci s’è contraddistinto per il delicato paesaggismo (temi prediletti la Franciacorta e le torbiere) ma anche per le figure enigmatiche in cui si rispecchiavano i suoi interrogativi, le sue meditazioni.

Anche questa edizione di Ricognizione, poi, dà risalto al lavoro di un’artista che frequenta i corsi dell’Aab, e in particolare il corso di acquarello. La scelta del docente, il maestro Giuseppe Gallizioli, è caduta quest’anno su Romilda Tosi che ha dunque l’opportunità di esporre un proprio lavoro accanto a quelli degli altri soci, mostrando il livello raggiunto da lei personalmente e più in generale da un buon numero di partecipanti alle attività formative dell’Associazione.