Il nuovo spettacolo teatrale sulla grande guerra debutta venerdì 17 a Montichiari e sabato 18 a Gavardo. Protagonista Andrea Giustacchini, testo di John Comini.
Tutto parte da un sodalizio, da amicizie trentennali tra uomini che incontrandosi e parlando, magari tra una camminata e l’altra, cominciano a dare forma alla loro passione. Sono persone speciali, non nascondono la loro vena di pazzia, sanno entusiasmarsi e condividono progetti; vivono emozioni intense e, invece di tenerle gelosamente per sé, le regalano al loro pubblico, a tutti noi. Ne sono nati decine e decine di spettacoli teatrali fino a quest’ultimo, il secondo sulla grande guerra.
Maurizio Abastanotti ha raccolto nel volume Del mio lungo silenzio le testimonianze di contadini e studenti bresciani che, da mondi diversi, sono chiamati a difendere la patria comune durante la prima guerra mondiale. John Comini ha preso in prestito alcune sue parole, le ha emulsionate con quelle di autori come Lussu, Gadda, Ungaretti e Remarque e ne ha tratto un testo inedito, denso e toccante, che narra le vicende di un ragazzo della nostra terra divenuto alpino al fronte. Andrea Giustacchini fa proprio quel testo e diventa il protagonista chiamato a combattere in condizioni disumane sulle nostre montagne. Lo seguiremo lungo tutto l'arco temporale della guerra, fino alla vittoria e al ritorno a casa, coinvolti dalle musiche originali di Luca Lombardi e dal video di Sara Ragnoli. Il tutto con la regia di Peppino Coscarelli.
Un percorso emotivo forte, in dialetto bresciano, alleggerito da qualche sana risata, tra le pieghe di una toccante umanità vissuta e raccontata da un protagonista suo malgrado, che vive l’orrore della guerra con i compagni e con l’amico tenente, scrivendo lettere alla sua innamorata.
Teatro Gavardo, Qui tra le rocce e il cielo. La grande guerra in montagna. A Montichiari venerdì 17 aprile, ore 20:30, presso il Gardaforum, e a Gavardo sabato 18 aprile, stesso orario, presso il salone Pio XI, in via Mangano. L'ingresso è libero.
Giovanna Gamba