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A partire da questo venerdì 13 maggio, sono in programma diversi incontri di formazione rivolti ad allenatori, educatori, operatori sociali e a tutti i cittadini, cui seguiranno attività sportive organizzate in un fitto calendario durante l’estate gavardese. Obiettivo: promuovere l’inclusione attraverso lo sport.

Un progetto ambizioso e articolato quello promosso dal Comune di Gavardo in collaborazione con due società partner come AC Gavardo e Basket Gavardo, cui hanno aderito numerose realtà sportive, e non solo, presenti sul territorio: Atletica Gavardo, Bocciofila gavardese, CSI Gavardo, Volley Vallesabbia Gavardo, CAI, A.Ge Gavardo, oltre all’istituto comprensivo “G. Bortolotti” e alla scuola parrocchiale “Don Bosco”. Vale la pena nominare tutti i protagonisti, perché tutti si sono messi in gioco per realizzare un obiettivo di ampio respiro, di quelli che - se si semina bene - lasceranno tracce indelebili nei cuori dei ragazzi coinvolti.

L’idea è semplice e complessa nello stesso tempo. Si tratta di mettere in atto meccanismi virtuosi di partecipazione allo sport da parte dei ragazzi, soprattutto di quei ragazzi speciali che potrebbero avere difficoltà di coinvolgimento. Non solo disabili certificati, ma anche bambini e ragazzi svantaggiati per condizioni socio-ambientali sfavorevoli o che vivono difficoltà e disagi di diverso tipo (problemi di accettazione di sé, disturbi alimentari, autolesionismo, dipendenze varie). Per loro e per tutti i giovani gavardesi è in cantiere una nutrita serie di proposte volte a favorire la partecipazione e il coinvolgimento di tutti.

«Del resto - afferma Francesca Orlini, assessore allo Sport di Gavardo - da sempre lo sport assume anche il significato di metafora di vita e valorizzarlo con i ragazzi significa anche prepararli al futuro. Chi pratica sport impara ben presto il valore della collaborazione e dell’impegno, senza trascurare la fatica o gli imprevisti da superare quando ci si pone degli obiettivi, contando sia su se stessi che sul “gioco di squadra”». Con il contributo di ben 44.500 euro ricevuto da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, oltre a sponsor sul territorio come la Fondazione La Memoria Onlus e il Centro Servizi Ortopedici, il progetto è coordinato grazie alla cooperativa “La nuvola nel sacco”, che ha avviato il complesso confronto tra i vari interlocutori e si è fatta carico delle fasi organizzative dei vari interventi.

Uno dei primi importanti risultati è stato far dialogare gli operatori del mondo sportivo e di quello educativo, che talvolta sembrano realtà lontane, pur rivolgendosi agli stessi soggetti. «L’obiettivo più significativo da raggiungere - precisa Gianfranco Bergamaschi della Nuvola nel sacco - non è solo stimolare i ragazzi a fare sport, ma far sì che tutte le associazioni si mettano in gioco per creare insieme un patto educativo da trasmettere». Prevenire il disagio significa infatti migliorare la qualità della vita di tutti perché tutti traggono beneficio dal contrasto al bullismo e alla maleducazione diffusa, tutti sono più sereni se si diffonde la cultura del rispetto e della non violenza.

Il progetto si articola in due diverse fasi, la prima di formazione rivolta ai protagonisti e a tutti gli interessati, e la seconda più pratica, con numerose attività di tipo aggregativo e sportivo da realizzare nel corso dell’estate nei diversi grest e campi estivi. Per i dettagli si può consultare la pagina Facebook Fratelli X Sport.

Intanto, però, non si deve mancare al primo appuntamento previsto per domani, venerdì 13 maggio alle 20:30 presso l’auditorium Cecilia Zane. Massimo Serra, formatore della cooperativa Tornasole onlus, offrirà al pubblico riflessioni sulla funzione dell’esperienza sportiva in un incontro dal titolo “Di chi è lo sport?”. Le date successive saranno il 18, 24, 31 maggio e il 14 giugno. Nel frattempo a tutti i bambini del paese verrà consegnata una maglietta con il logo del progetto. Ne parleremo ancora.

Giovanna Gamba