Società

In occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica, la protezione civile ha ricevuto un nuovo mezzo attrezzato con tutte le più moderne strumentazioni.

 

Da oggi i volontari della protezione civile di Prevalle avranno a disposizione un nuovo pick-up per svolgere il loro servizio sul territorio. Il veicolo è stato acquistato dall'amministrazione comunale grazie anche ad un sostanzioso contributo di regione Lombardia, che ha coperto il 90% dei 40.000 euro di spesa. Il mezzo sarà concesso in comodato d'uso gratuito ai volontari dell'associazione.

Durante la cerimonia di consegna le autorità hanno ringraziato tutti coloro che a vario titolo operano all'interno della protezione civile, pronti a rispondere a ogni emergenza, a servizio dei bisogni dei cittadini e dell'intera comunità.

Pronta per la stagione estiva la nuova area verde limitrofa alla biblioteca con i nuovi stalli per la sosta delle auto. Sarà inaugurata sabato 4 giugno alle 17, in caso di maltempo all'interno dei locali della biblioteca.

 

La richiesta di uno spazio destinato a piccolo parco limitrofo alla biblioteca era giunta all’amministrazione comunale fin dal suo insediamento nel 2019 da parte degli operatori e utenti della biblioteca. La biblioteca infatti era adiacente a due parcheggi, ma priva di un’area sicura e adeguata per le attività all’aperto. La necessità di un’area esterna è poi esplosa durante la pandemia e si è consolidata nell’attuale fase postpandemica. 

E’ doveroso ricordare che nonostante dal 2014 fosse stato inaugurato il nuovo stabile destinato a biblioteca e ambulatori Ats, ben oltre 700mq di area adiacente alla biblioteca erano ancora interdetti, in quanto area da bonificare per la presenza di un distributore di benzina dismesso. Grazie ad un contributo di Regione Lombardia e al sostegno della Comunità Montana di Valle Sabbia, l’amministrazione comunale ha potuto così iniziare, tra gli altri, il percorso di ridisegno dell’intera area sud della biblioteca, ricavando un’area verde vicino al Naviglio e traslando il parcheggio verso via Quarena.

Lo spazio verde esterno alla e per biblioteca non ha ridotto i posti auto precedenti all’intervento, anzi, a conclusione delle operazioni di bonifica aumenteranno ulteriormente i posti auto per residenti e commercianti del centro storico. Inoltre, viene riqualificato l’ingresso del paese con spazi verdi e percorsi per utenza debole (ciclisti e pedoni),  

L'intervento va nell’ottica del percorso di rivisitazione dei nuovi spazi dell’intero edificio dedicato all’Area Servizi alla Persona, chiamato anche Area 63. Le stanze a piano terra che avevano ospitato fino a poco tempo prima gli ambulatori dell’Ats sono ora occupate dagli uffici dedicati all’istruzione, alla cultura, allo sport e in particolare ai servizi sociali che divengono così più accessibili e accoglienti. E’ stato mantenuto al piano terra anche il Servizio di Continuità Assistenziale (guardia medica) con ingresso indipendente. 

Anche la biblioteca ha in corso una rivisitazione degli spazi che si concluderà a breve. Al piano terra è stata infatti spostata l’area bambini e ragazzi insieme ad una prima accoglienza, mentre al piano superiore è in via di allestimento la sala studio. Le nuove dislocazioni consentiranno la maggior fruizione del verde esterno nella bella stagione e garantirà per gli studenti, al piano primo, maggior spazio a disposizione. 

Queste rivisitazioni oltre che funzionali sono anche sostanziali e vanno nella direzione della biblioteca quale moderno spazio non esclusivo per i libri ma di riferimento per la comunità, luogo di cultura ma anche di aggregazione e di autogestione delle diverse attività che vi vengono svolte. Un nuovo modo di vivere la biblioteca, i suoi spazi e i suoi servizi già potenziati in questi mesi con la consegna a domicilio, i bibliolocker, l’autoprestito e altri che verranno attivati prossimamente.

All’inaugurazione di sabato 4 giugno seguirà un piccolo buffet. Per l’occasione Area 63 sarà aperta per una visita e un laboratorio pensato per i bambini, con il truccabimbi e un buon gelato. Sarà inoltre presente lo street artist Giovanni Mulè che darà il via alle decorazioni delle pannellature da posizionare nell’area.

In questi giorni è stato lanciato un crowdfunding per il restauro della locomotiva ospitata in Castello a Brescia.

 

Da 60 anni ci accoglie nel grande Bastione di San Faustino, nel punto più panoramico e frequentato del Castello di Brescia. È orgoglio della città ed anche primo esempio di monumento ferroviario in Italia. La Numero 1 è ospitata tra le mura del Falco d’Italia dal 1° luglio del 1961 e da allora è nel cuore di tutti i bresciani. Nonostante le attenzioni che le sono state riservate, oggi la locomotiva mostra pesanti segni del tempo che non le rendono giustizia.

Ecco da dove nasce l’idea di questo progetto. All’interno di WeLoveCastello, l’Associazione Palcogiovani ha deciso di lanciare una campagna di crowdfunding “dal basso” per il restauro della locomotiva del Castello di Brescia. L’intenzione è proprio quella di mobilitare la cittadinanza tutta e stimolare il pragmatismo bresciano che di certo accoglierà positivamente questa iniziativa, proprio perché l’affetto che lega i bresciani alla Locomotiva è più forte di quanto si pensi.

L'iniziativa ha preso il via raccogliendo materiale dell’epoca grazie ad un lavoro di ricerca negli archivi cittadini. Questo ha permesso il ritrovamento di fotografie inedite davvero suggestive, che saranno rese visibili durante la campagna, costruita grazie alla preziosa collaborazione di moltissimie persone che volontariamente stanno mettendo a disposizione le proprie energie per la causa.

Il progetto è infatti reso possibile grazie a giovani registi, grafici, informatici, storici, artisti, fotografi, esperti di fermodellismo, imprenditori, aziende private, testimonial, influencer e con il fondamentale supporto delle istituzioni. In particolare i promotori ringraziano il Comune di Brescia, soprattutto il sindaco Emilio Del Bono e l’assessore Valter Muchetti che hanno con entusiasmo appoggiato l’iniziativa, Fondazione Brescia Musei con il direttore Stefano Karadjov e FNM SpA nella persona del Presidente Andrea Gibelli. Camera di Commercio di Brescia, Apindustria Confapi Brescia hanno già confermato il loro supporto. Alcune importanti realtà bresciane (e non) hanno già aderito all’iniziativa: BPER Banca, Bonera Group, Cartapani, Fonte Tavina, Italmark; molte altre si stanno aggiungendo. 

Per informazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Brevi cenni storici

Realizzata dalle Costruzioni Meccaniche di Saronno, consegnata con il numero di fabbrica 284 alla SNFT, entrò in servizio nel 1907 e quasi da subito venne assegnata al trasporto passeggeri, che proprio in quegli anni crebbe notevolmente grazie all’ampliamento della linea ferroviaria che consentiva un collegamento più rapido tra le numerose località della nostra provincia. Tuttavia la N.1 venne anche impiegata, a supporto di altre locomotive più potenti, nel trasporto merci, per rispondere alle esigenze delle numerose fabbriche esistenti al tempo in Valle Camonica (opifici, lanifici, cotonifici, fonderie, cave….).

Superato senza grandi problemi il periodo del secondo conflitto mondiale, la vita della nostra macchina e delle consorelle, anche di altri gruppi, proseguì senza particolari scossoni sino alla metà degli anni Cinquanta quando, con l’arrivo dei mezzi Diesel i convogli loro affidati diminuirono sensibilmente. Relegate prima a servizi meno importanti e poi a quelli di manovra, sul finire del 1959 iniziarono gli accantonamenti. La numero 1 fu messa a riposo il giorno primo luglio 1961, dopo aver percorso qualcosa come 2.500.000 chilometri.

La sua sorte sembrava ormai segnata, ma il destino e la passione dei soci del Club Fermodellistico Bresciano avevano deciso diversamente. Il Club, sorto da pochi anni e guidato coraggiosamente dalla signorina Dada Bruneri, si fece promotore di una iniziativa considerata quasi impossibile: salvare la Numero 1. 

Ebbero l’idea di portare quella mastodontica macchina sul colle Cidneo.

Grazie anche alla disponibilità delle cariche politiche di allora (in testa il sindaco Bruno Boni), il progetto prese corpo e in poco tempo fu realizzato. Per prima cosa vi fu la cessione formale dalla SNFT al Club della locomotiva, avvenuta per la simbolica cifra di 1 lira, dopodiché iniziarono le fasi progettuali del suo trasporto ed in particolar modo la salita al Colle, che di certo destava non qualche preoccupazione.

Risultò difficoltoso il passaggio del convoglio sotto il portone di accesso del castello (che fu letteralmente smontato) e ancora di più l’ultima strettissima curva che portava al piazzale dove ancora oggi sosta maestosa la nostra N.1. Fu persino coinvolto l’allora sovrintendente alle Belle Arti di Brescia (Prof. Panazza) poiché si dovette temporaneamente tagliare l’antico rosone di ferro che sovrastava il secondo portone di accesso al castello, che fu magistralmente ripristinato da un abile fabbro, con il benestare dello stesso Prof. Panazza.

La macchina, che già da alcuni mesi sostava nello scalo merci di Via Dalmazia, partì per il suo ultimo viaggio il 7 settembre 1961. Caricata su un carrello per il trasporto dei carri, opportunamente modificato, trainato da due trattori stradali lo strano convoglio iniziò la marcia per proseguire fino alla faticosa salita del Castello. Il 18 settembre 1961 ebbe luogo la solenne inaugurazione, al cospetto delle più alte personalità di allora, di testate giornalistiche e radiofoniche anche nazionali, e soprattutto di moltissimi bresciani incuriositi dall’evento tanto inusuale quanto grandioso.

Il colle Cidneo è conosciuto dai bresciani come Falco d’Italia per una leggenda che si perde nella notte dei tempi, ma che i più fanno risalire ad un appellativo riconosciuto dal poeta D’Annunzio, forse proprio per la sua posizione predominante sulla città, quasi a sorvegliarla proprio come il falco quando dalla roccia osserva attento il panorama sottostante in cerca della sua preda.

Tale nome, unito al fatto che la Numero 1 non avrebbe più potuto lasciare il complesso, le fece assumere l’appellativo di Prigioniera del Falco d’Italia.

 

La raccolta funghi in Valsabbia ha un piccolo costo. Il contributo spettante per la raccolta dei funghi su tutto il territorio dei Comuni della Comunità Montana di Valle Sabbia, aderenti alla presente Convenzione, è il seguente:

Periodo di validità

Costo

Validità

Giornaliero

€ 5,00

1 giorno

Settimanale

€ 10,00

settimana da lunedì a domenica

Mensile

€ 20,00

mese o frazione di mese da calendario

Annuale

€ 30,00

1° gennaio – 31 dicembre

 

Il versamento avviene tramite:

  1. la piattaforma PagoPa, al link  Pagamenti in  Lombardia - Raccolta funghi , con carta di credito oppure recandosi presso sportelli bancari o Lottomatica con l’avviso generato dal portale stesso;
  2. portale Geotiket al link Geoticket - Raccolta funghi.

Il limite giornaliero pro-capite è determinato in Kg. 3,00, salvo che tale limite sia superato da un unico esemplare.

Ai fini del presente regolamento in relazione al regime autorizzatorio in esso previsto sono considerati residenti i cittadini regolarmente iscritti nei registri dell’anagrafe della popolazione residente nei Comuni interessati al presente Regolamento.

Per i cittadini, così come sopra individuati, la raccolta dei funghi è gratuita, esclusivamente se effettuata nel territorio del Comune di residenza, purché gravato da uso civico.

È altresì riconosciuta l’esenzione dal pagamento del contributo ai soggetti che hanno in gestione propria l’uso del bosco, compresi i proprietari di boschi esclusivamente per l’attività di raccolta funghi sui terreni di proprietà.

REGOLE PER LA RACCOLTA

  1. la raccolta è consentita in maniera esclusivamente manuale, senza l'impiego di alcun attrezzo ausiliario, fatta salva l'asportazione dei corpi fruttiferi di Armillaria mellea (Chiodino) per i quali è consentito il taglio del gambo;
  2. è obbligatoria la pulitura sommaria sul luogo di raccolta dei funghi riconosciuti eduli; non sussiste pertanto l'obbligo di pulitura per gli esemplari da sottoporre al riconoscimento degli ispettori micologici;
  3. è vietata la raccolta, l'asportazione e la movimentazione dello strato umifero e di terriccio in genere;
  4. è vietata la raccolta di funghi decomposti;
  5. è vietata la raccolta di ovuli chiusi di Amanita caesarea;
  6. è vietato l'uso di contenitori di plastica per il trasporto, comprese reti e similari traforate;
  7. è obbligatorio l'uso di contenitori idonei a favorire la dispersione delle spore durante il trasporto (cesti in vimini).
  8. Per ulteriori informazioni è possibile visionare il Regolamento al presente link : Regolamento raccolta funghi 2021

 

Sabato 4 giugno a partire dalle 16, presso il parco "Laghetto" (via Braga) di Paitone, il Comune e il Gruppo Giovani hanno organizzato un contest musicale aperto a tutti, band e solisti. Ingresso gratuito e stand gastronomico per tutta la durata dell'evento.

 

Il festival, realizzato per la prima volta l'anno scorso, torna per una seconda edizione dopo il riscontro positivo di critica e pubblico. L'obiettivo fin dall'inizio è stato quello di offrire un'opportunità per esibirsi a solisti o band emergenti che non abbiano in atto alcun contratto con case discografiche e prevede un minimo di due brani per ogni partecipante per un tempo totale di 20 minuti per esibizione.

Il concorso accetta qualsiasi genere di musica rock e qualsiasi lingua per i testi dei brani. I partecipanti possono essere bresciani o di ogni altra provincia italiana e non ci sono limiti di età. Nei giorni scorsi si sono chiuse le iscrizioni e ora la giuria - composta da un presidente e cinque giurati - sta valutando le ammissioni, dando la precedenza a chi ha presentato brani propri rispetto a coloro che si sono proposti per eseguire cover.

Il primo classificato si aggiudicherà un buono recording singolo, multitraccia in presa diretta presso Vairos Studio.

Per tutta la durata della manifestazione sarà attivo uno stand gastronomico, in funzione già dalle 16:30, con patatine, panini, salumi e salamine, formaggio, birra e bibite di tutti i tipi. In caso di pioggia la manifestazione si svolgerà nella palestra comunale.

 

Domenica 29 maggio "Brescia Buona. Il gusto dell'accoglienza" promuove incontri e degustazioni in diverse cooperative sociali che hanno aderito all'iniziativa, tra cui La Cascina di Desenzano del Garda e la Co.Ge.S.S. di Lavenone. Il programma su www.bresciabuona.it

"Brescia buona" è la rete cui aderiscono dieci cooperative sociali attive nell’ambito della ristorazione e dell’accoglienza solidale. Il 29 maggio tutte le dimore bresciane del gusto e dell’accoglienza che aderiscono alla rete – situate un territorio vasto che va dalla città alla Valle Camonica, dalla Franciacorta alla Valle Sabbia e al lago di Garda - saranno aperte per raccontare storie di cultura, buona tavola e solidarietà attraverso visite guidate, degustazioni, concerti, laboratori di cucina per bambini e molto altro ancora. Un programma tutto da scoprire, così come da scoprire sono le cooperative che lo promuovono e che offrono opportunità di inserimento lavorativo e inclusione a persone con fragilità.

«Questa iniziativa intende essere un’occasione corale di ripartenza per le cooperative, un momento di condivisione di esperienze e di apertura al pubblico – attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale del territorio, dei prodotti locali e delle preziose esperienze di inclusività sociale – per aprire una stagione che ci si augura finalmente senza interruzioni e che sarà caratterizzata da molti appuntamenti della terza edizione del Brescia Buona Festival, che presenteremo tra alcuni giorni» dichiara il presidente di Brescia Buona, Felice Scalvini.

Tutte le informazioni su "Brescia Buona in Festa", incluse le modalità di iscrizione agli eventi, sono consultabili sul sito internet www.bresciabuona.it e sui canali social di Brescia Buona.

Nata nel dicembre 2019, per iniziativa della Fondazione ASM, come rete di cooperative sociali attive nell’ambito della ristorazione e dell’accoglienza solidale, nel 2021 “Brescia Buona. Il gusto dell’accoglienza” si è costituita in forma di associazione, con l’obiettivo di favorire la conoscenza reciproca, condividere buone prassi e sviluppare azioni di valorizzazione delle attività e dei prodotti attraverso iniziative culturali e di comunicazione. Queste le cooperative che aderiscono al progetto: ALBOREA, ANEMONE, BIG BANG, CLARABELLA, CO.GE.S.S., FRATERNITÀ IMPRONTA, LA CASCINA DI DESENZANO DEL GARDA, LA MONGOLFIERA, LA RETE – ARTICOLO 1, LA RONDINE.

Affidarsi alla ristorazione di una cooperativa sociale non significa solo consumare un buon pasto, è un’esperienza etica e solidale. Le cooperative che aderiscono al progetto si occupano di formare e di inserire nel mondo lavorativo della ristorazione e dell’accoglienza, attraverso l'impegno e la dedizione di altissime figure professionali del settore, persone svantaggiate: giovani e adulti con disabilità fisiche e psichiche, soggetti in trattamento per problemi psichiatrici o dipendenze, minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, detenuti ammessi al lavoro all’esterno cui viene offerta una preziosa opportunità di formazione professionale come parte essenziale del percorso di reinserimento. L’obiettivo che si pongono le cooperative è ambizioso. La tutela delle categorie protette è intesa come coinvolgimento attivo delle fasce più deboli della popolazione in progetti di ristorazione qualificati, proposti non come temporaneo ripiego ma come esperienze professionali in grado di proporsi al pubblico secondo standard non inferiori alla ristorazione comune.

Cavalieri valsabbini. Nella cerimonia del 2 giugno svoltasi a Brescia sotto il grande portico della Loggia l'alta onoreficenza è stata concessa, tra gli altri, anche al dottor Giovanni Galli di Gavardo, psichiatra molto conosciuto nel campo della solidarietà internazionale e per la sua presenza attiva come medico sia in ospedale che sul territorio. Il dottor Galli era accompagnato dalla vicesindaco di Gavardo Ombretta Scalmana.

A ricevere dalle mani della prefetta di Brescia Laganà il titolo di Cavaliere anche il dottor Gianfranco Pasini primario della cardiologia dell'ospedale di Gavardo. Residente a Vobarno era accompagnato dal sindaco Paolo Pavoni. Il dottor Pasini è molto conosciuto nella zona per la sua attività di medico ospedaliero da oltre un trentennio e per la sua vicinanza costante ai problemi sanitari del territorio.

 

 

Secoval approva all’unanimità il Bilancio 2021 con fatturato in crescita (+14%), ma non si ferma e guarda già al futuro. “Con 39 dipendenti, ricavi netti per oltre 4,654 milioni in crescita del 14% circa sull'anno precedente, e un utile dopo le imposte di 13mila euro che contribuisce a far lievitare il patrimonio netto a 243mila euro, Secoval è sicuramente una realtà, nel settore dei servizi alla PA, tra le più dinamiche e all’avanguardia, ma proprio per questo non si ferma e sta già guardando in avanti con nuove sfide e programmi. Crediamo in questa società per la vicinanza che esprime ai territori rispondendo alle necessità dei Comuni” dichiara Giovanmaria Flocchini, Presidente della CMVS, presentando i numeri più significativi del Bilancio 2021 approvato all'unanimità dall'Assemblea dei Soci della società di servizi di proprietà della Comunità Montana di Valle Sabbia e di altri Enti (42).

 

La realtà, con età media del personale al di sotto dei 40 anni, diretta da Marco Baccaglioni, si occupa di un ventaglio di servizi molto variegato che comprende differenti settori che riguardano l'area della Fiscalità con i Tributi Locali (IMU e TASI con 44mila informative cadauno prodotte nell’anno 2021, TARI con 102mila avvisi di pagamento nei dodici mesi terminati al 31.12 scorso, ICP con 200 avvisi di pagamento ed inoltre anche con il servizio di Riscossione Coattiva); del Catasto (nel corso del 2021 sono stati rilasciati ben 2400 tra visure catastali, estratti di mappa ed altri certificati) con la Carta Unica Valsabbia e dell'Hinterland Gardesano, la ricognizione catastale del Patrimonio Stradale e il Data Ware-House Catastale; dell’ambito ICT nella Pubblica Amministrazione che è trasversale a tutte le aree e i servizi di competenza; dello Sportello Polifunzionale; del SUAP-SUED, della gestione del WEB e del sistema di Privacy, del supporto di Software Gestionale dei singoli Comuni; del progetto Smart City; del GSI – Geo Spatial Inventory; della Protezione Civile e della Statistica ed anche del RIM topografico.

“Continuiamo ad investire in tecnologie e formazione per affrontare sempre con la massima puntualità le nuove sfide che ci sono imposte dall’evoluzione da un lato e da norme e necessità sempre differenti dall’altro, per poter offrire ai nostri clienti, ovvero cittadini, professionisti, imprese e Pubblica Amministrazione, prodotti e servizi efficienti e tempestivi” precisa l’Amministratore Unico, Flavio Gnecchi, aggiungendo: “L’anno concluso è stato particolarmente sfidante anche a causa delle pandemie, ma proprio per questo siamo particolarmente soddisfatti per aver conseguito molti importanti  Obiettivi tra i quali spiccano sicuramente il completamento del riordino del Catasto per l’intera Valle Sabbia grazie alla messa in conservazione di Bagolino, mentre per l’IMU il costante adeguamento normativo con il recepimento dei decreti sostegni per l’emergenza COVID, rivolgendo però anche uno sguardo al futuro per la TARI per i comuni di Vobarno e Gavardo che dal 2023 inizieranno la tariffazione puntuale. Tra gli Obiettivi conseguiti sicuramente meritano una citazione il trasferimento sul cloud Montano dei comuni di Rezzato, Salò, Gavardo, Preseglie e Provaglio VS. Infine tra le Novità che meritano una segnalazione c’è sicuramente a proposito della Fiscalità e del Catasto da segnalare l’analisi e la bonifica della Carta Unica del Lago di Garda per i comuni di Salò e Gardone Riviera. La vera e lungimirante novità riguarda la costituzione di un ufficio, denominato “Supporto PNRR”, dedicato all’intercettazione dei fondi per la digitalizzazione della PA”.

 

 Secoval, una società nata grazie ad una felice intuizione e con il cuore pulsante sempre in Valle Sabbia, è ora quindi proiettata molto più in là dei confini territoriali montani grazie anche ad una visione gestionale lungimirante, come è stata anche oggetto di citazione e sottolineatura da parte del Ministro Colao, nelle scorse settimane, durante un incontro pubblico a Roma per la presentazione di un libro scritto dal giornalista Friedman, e rilanciata dalle Agenzie di Stampa presenti all’evento e con la quale elogiava il lavoro svolto in Valle Sabbia “quale forza positiva del Paese ed eccellenza nella digitalizzazione, supportata dalle opportunità offerte dal PNRR, dei Comuni nella provincia di Brescia”.

 

 

Quasi 2 milioni di euro destinati alle politiche sociali e al sostegno delle fasce più deboli: è questa la novità “regalata” dal PNRR alla Valle Sabbia per sostenere l'inclusione e la coesione territoriale grazie all'approvazione di alcuni progetti speciali nati all'interno del Piano di Zona di Ambito Territoriale che si integra con il sistema sanitario e sociosanitario. 

Ad annunciarlo è il Presidente dell'Ambito 12, nonché Sindaco di Villanuova sul Clisi, Michele Zanardi, che sottolinea: “Abbiamo svolto un'importante opera di progettazione rivolta in più direzioni, ma con al centro del progetto la persona, garantendo sempre servizi e l'assistenza in modo particolare a chi ha più bisogno, ovvero abbiamo scelto di indirizzare la nostra attenzione in particolar modo verso il sostegno degli anziani non autosufficienti, il rafforzamento dei servizi sociali a favore della domiciliarità, percorsi di autonomia delle persone con disabilità, l' housing temporaneo per coloro che, senza fissa dimora, possano accedere facilmente ad un alloggio. Le nostre programmazioni sono state premiate nell'ambito della misura comunitaria “Next Generation” dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e confermano l'ottimo lavoro svolto dal Consiglio dell'Ambito, che ha approvato all'unanimità le candidature elaborate egregiamente dalla struttura dirigenziale”.

Nel dettaglio presto saranno quindi disponibili in valle Sabbia € 715mila per sostenere le spese per l'adattamento degli spazi abitativi e la domotica di persone con disabilità con l'obiettivo di rendere più agevole e sicura la loro permanenza in casa; ulteriori € 710 mila saranno destinati al progetto intolato “Povertà estrema - Housing first”, ovvero una misura che contempla l'assistenza e la presa in carico della persona al fine di promuoverne l'autonomia e favorire una migliore integrazione sociale dei senza fissa dimora offrendo loro un alloggio temporaneo; infine il PNRR ha concesso in valle Sabbia un finanziamento di € 330mila per supportare gli anziani che rientrano al domicilio a seguito di un periodo di degenza in ospedale o in struttura riabilitativa.

Zanardi infine conclude: “ Importante evidenziare che è stata premiata la creazione di sinergie tra ambiti socio sanitari di altri territori, come ad esempio quelli sia di Montichiari che del Garda, e attraverso questi rapporti anche il territorio della valle Sabbia potrà investire in servizi sperimentali come la teleassistenza per garantire un servizio sempre più prossimo agli anziani”.

 

 

Questa sera, giovedì 2 giugno alle 21.00, presso il cinema La Rocca (via Parrocchiale 48), nell'ambito del festival Strabilia Cristopher Castellini si esibirà in un live show di Mentalismo. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.



Con 20 milioni di spettatori televisivi, oltre 80mila dal vivo, un guinness world record e 3 record mondali all’attivo, il bresciano Cristopher Castellini è primo mentalista italiano a vincere il podio europeo e poi mondiale di settore. Classe 1992, è stato definito dai media americani lo Stephen Hawking del Mentalismo. Primo e unico italiano sul podio sia al Campionato Europeo FISM 2017 che al Campionato del Mondo di Mentalismo FISM 2018 disputato in Corea del Sud, è l’italiano più premiato nel suo settore. Ha letto il pensiero di innumerevoli celebrità tra cui Gerry Scotti, Cristina Parodi, Diana del Bufalo, Maria De Filippi, Coez e Christo.

David Copperfield si è congratulato per il suo lavoro, Silvan lo ha definito un artista “incredibile e credibile”, Raul Cremona lo ritiene “il più grande Mentalista vivente”. Castellini apre scenari inesplorati coinvolgendo il pubblico con il mentalismo ed una profonda ricerca sul senso della vita, trasformando la mente degli spettatori nel luogo in cui accade la vera magia.

Aprirà la serata il prestigiatore Alex Rusconi.

Il 2 giugno è in programma a Vobarno organizzata dalla Polisportiva la GIORNATA BLU Camminata sulla consapevolezza dell’autismo. Si tratta di una camminata, una passeggiata in compagnia allo scopo di sensibilizzare tutti su questo tema.

Ritrovo alle ore 9 presso il Centro Sportivo comunale di Vobarno

  • Distribuzione delle magliette rappresentative
  • Partenza con camminata sulla ciclabile per località Biò
  • Visita agli animali della fattoria
  • Dimostrazione dei cani della Protezione Civile
  • Giochi aggreganti nei prati adiacenti
  • Piccolo rinfresco finale
  • Rientro per le 12,30 al Centro Sportivo

 

 

Si tiene il prossimo venerdì 27 maggio presso il Cinema Teatro Cristal alle 20:30 il laboratorio di espressione filosofica del Liceo Fermi di Salò.

 

Il Progetto didattico è coordinato da Laura De Carlo e Giuseppe De Matola. Coinvolge una cinquantina di studenti del Fermi, una dozzina di studenti universitari (ex studenti del Fermi che hanno tenacemente voluto continuare a farne parte, nonostante molti di loro studino fuori sede) e alcuni docenti ed ex docenti che collaborano dando supporto “esterno”.

Titolo del progetto: “L’amore non fa calcoli. Contraddizioni filosofiche espresse con la Musica, la Danza, le Immagini”.

Si tratta di un lavoro iniziato nell’ottobre 2019, interrotto a causa della pandemia e ripreso nell’autunno 2021.

Un abbraccio sincretico di filosofia, arte, fotografie, musica, danza, grafica all’insegna della sperimentazione e del bisogno di trovare un dialogo fra mondi paralleli.

Da Schubert ai Rolling Stones, da Saffo a Lee Masters, da Platone a Galimberti, da Händel a Battisti, da Lucrezio a Foenkinos… e molto altro ancora, senza dimenticare la musica, i costumi, le scenografie, i disegni, i video e le fotografie creati appositamente dagli studenti.

Molti di loro salgono sul palco per la prima volta (quasi la metà sono della classe terza) e altri, soprattutto gli universitari, ormai sono veterani.

Grande rilevanza hanno avuto l’aiuto dei genitori, dei finanziatori locali e la disponibilità di tutti a voler condurre in porto un progetto scolastico che ambisce a “dire la sua” su un tema così delicato come l’amore.

 

 

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