All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, anche l’Assessore regionale al Welfare, dr. G. Gallera, il Direttore generale dell’ATS di Brescia, dr. C. Scarcella, il Questore di Brescia, dr Ciarambino, il Comandante provinciale dei Carabinieri di Brescia, Col. Magrini, il Comandante del NAS di Brescia, Magg. Martano, i delegati dell’ARPA, nonché i rappresentanti dei comuni di Acquafredda, Calvisano, Carpenedolo, Ghedi, Isorella, Montichiari, Montirone, Remedello e Visano.
Durante l’incontro è stato riferito che, allo stato delle indagini epidemiologiche ancora in corso, non è stato possibile accertare la causa degli episodi registrati sul territorio di questa provincia. Occorre, infatti, attendere fino a lunedì prossimo, data entro la quale dovrebbero essere disponibili i risultati epidemiologici sui 111 campioni prelevati.
Nel frattempo è stato convenuta l’opportunità di mantenere le precauzioni già raccomandate dall’Assessorato e dall’ATS circa l’uso dell’acqua nelle scuole e nelle abitazioni, ipotizzandosi che la trasmissione della malattia possa avvenire attraverso la nebulizzazione dell’acqua stessa.
Con tali precauzioni le scuole potranno funzionare normalmente. In ogni caso, l’Assessorato regionale e la ATS dirameranno un comunicato giornaliero ai fini di un aggiornamento puntuale della situazione.
Il dato confortante emerso nel corso dell’incontro è che la casistica delle patologie, che aveva raggiunto il suo picco il 7 settembre u.s., da allora registra un trend in diminuzione.