“Credo sia essenziale fare chiarezza – afferma Floriano Massardi – perché, a causa di un’interpretazione assolutamente restrittiva della norma, a rimetterci sono i nostri cacciatori, che vengono sanzionati durante la caccia alla migratoria, poiché si troverebbero a non annotare nell’immediato i capi abbattuti, quando la selvaggina in questione ancora non è stata raccolta. Per evidenti motivi trovo questo modo di agire assurdo: multare i cacciatori per mancata annotazione quando ancora non hanno potuto verificare in loco l’abbattimento con certezza è assolutamente irragionevole. Per questa ragione ho voluto interpellare direttamente Regione Lombardia perché fornisse un’interpretazione autentica e si risolvesse una volta per tutte il problema.

La legge infatti parla di ‘abbattimento accertato’, cosa che può avvenire solo nel momento effettivo della raccolta, come confermato dalla Regione. Gli uffici infatti hanno risposto alla mia lettera specificando che per abbattimenti accertati si intende “in contemporanea con più capi abbattuti”, cioè con annotazioni cumulative, ovvero nel momento in cui il cacciatori incarniera la selvaggina.

Auspico che questo possa fare finalmente chiarezza ed evitare inutili accanimenti verso i nostri cacciatori che, per questioni di tipo meramente burocratico, si trovano spesso a dover affrontare situazioni spiacevoli – conclude Floriano Massardi – che certamente non giovano all’attività venatoria.”